Ieri vi abbiamo anticipato che avevamo intervistato Alessandro Burioli, caporedattore della sezione sport de Il Corriere di Romagna, con le news su Carbonero, ripresa anche da Il Tempo, e Borriello. Ora vi proponiamo l’intervista integrale!
Il nuovo Presidente di Lega è Tavecchio: il Cesena ha appoggiato la candidatura…
Il Cesena ha cambiato troppo spesso opinione. Una volta deciso di non appoggiare più Tavecchio per le frasi famose, a quel punto bisognava andar dritti, o comunque se l’ultimo giorno si decideva in base all’accordo che aveva preso in sede di Assemblea di Lega con Tavecchio poteva anche rispettarlo, ma senza annunciare ai 4 venti, il giorno prima, il cambio di direzione. E’ però vero che il Cesena non aveva mai appoggiato il progetto Albertini: il Cesena con Roma, Juventus e le altre 6 società aveva appoggiato una sorta di accordo per fare un commissariamento, tutti e due ritirati per trovare un terzo personaggio. Secondo me però il Cesena non ha fatto una bella figura.
Alcuni temono pressioni da parte di Lotito…
Non so se abbia fatto Lotito, in prima persona, perché poi Giorgio Lugaresi non è che abbia dei gran rapporti con Lotito. Secondo me, potrebbe averle fatte sottobanco perlopiù Galliani, per questioni d’amicizia, si conoscono da tempo. Non credo Lotito. Sai, c’è stata una piccola frizione interna fra Lugaresi e Foschi, perché quest’ultimo è sempre stato contrario al voto a Tavecchio.
A parte le dichiarazioni sulle banane, incontro a cosa va il calcio italiano?
Il discorso è molto complesso. Secondo me, il caos regna anche perché…premetto, ultimi due anni il Cesena in Serie B, quindi rapporti con la Lega di Serie B. In Serie B c’è Abodi, un personaggio con molto più spessore, personalità, ha un controllo maggiore rispetto a Beretta. Nella Lega di Serie A si sono create delle rotture perché un po’ tutti, o quasi, vogliono comandare: da una parte Lotito-Galliani, dall’altro Agnelli-Roma. Intanto manca una guida nella Lega di Serie A. Una guida forte. Il calcio italiano…prima dei Mondiali erano quasi tutti contenti di Prandelli, poi è successo quello che è successo e tutti contro tutti. Il problema, a mio avviso, è che siamo rimasti indietro dal punto di vista tecnico rispetto ad alcune nazioni e da quello economico lo stesso, come con la Germania, cresciuta molto sotto questo punto di vista, anche operando scelte molto importanti e difficili. In Spagna poi c’è una tassazione diversa rispetto a quella italiana, in Inghilterra ed in Francia sono arrivati gli stranieri e gli arabi. In Inghilterra poi c’è il grande fenomeno del merchandising, per riuscire a diventare più potenti. I risultati in Europa dei nostri team credo siano più preoccupanti rispetto a quelli della Nazionale, magari sono conseguenziali, ma in Europa siamo rimasti indietro per diversi motivi, non per uno. Manca una linea guida forte, in Lega sono tutti contro tutti…questo non favorisce il ritorno ad alti livelli del nostro calcio.
Il trend del calcio italiano da qualche anno, è quello di cedere i migliori giocatori per motivi economici…
E’ una conseguenza secondo me. Perché nel momento in cui in Italia si riesce bene o male ad arrivare a pagare un top player 6 milioni l’anno, dico d’ingaggio, ma poi vedi il Real Madrid con James Rodrigues…la differenza sta anche nella tassazione. Poi vedi che in Francia ci sono gli sceicchi. Con più soldi potresti puntare ai “top player” ed aspirare a diventare grandi club.
Ma neanche si punta sui giovani italiani…
C’è meno coraggio. E’ più facile giocare con un 32enne alla frutta, piuttosto che rischiare un 18enne. Anche il Cesena: dal punto di vista dell’appeal, è meglio un 30enne con esperienze importanti, anche per il pubblico, piuttosto che lanciare un 18enne del vivaio. Però, il futuro dei giovani italiani è il futuro della Roma. La Roma sta lavorando bene, anche la Juventus, ma la Roma meglio di tutti. Sabatini è in questo momento è il direttore sportivo con le idee migliori e più innovative.
Un’opinione sul mercato della Roma?
Lo giudico un ottimo mercato. Ha confermato Pjanic, che secondo me il più forte in Italia al momento, non solo palla al piede ma anche in fase di non possesso, se conferma Benatia che è stato il migliore del campionato scorso, anche se io fra i due preferisco Castàn, vero leader della difesa e più bravo in difesa ma meno sulla bocca di tutti perché Benatia segna di più; poi c’è Destro ed ha messo Iturbe: è una grande squadra. C’è De Rossi, che dà equilibrio alla squadra: è fondamentale e Garcia lo ha subito capito. E’ straordinario in fase di possesso e costruzione, grande personalità e carattere, ma la sua capacità, in fase di non possesso, di andare nella linea e mettersi a tre o anche a cinque, oltre ad aiutarti davanti, dandoti più possibilità offensive. C’è sempre, ovunque, in difesa ed anche in fase di costruzione. Per me è la grande favorita. Ho visto la Roma solo in televisione, ma mi sono sempre divertito lo scorso anno. Ha giocato il calcio migliore. Quest’anno la Roma è il club favorito per vincere lo Scudetto e deve ambire a superare la fase a gironi in Champions League. Si può fare davvero una grande stagione. Bisognerà centellinare Totti, fargli giocare soprattutto la Champions. E penso che Garcia farà questo, almeno nella prima fase di stagione. Per la Roma è fondamentale qualificarsi, arrivare alla seconda fase. L’anno prossimo, poi, puntare anche più in alto.
Da Ljajic a Strootman, passando per Destro e Nainggolan: quando la Roma vuole un giocatore, lo prende. Tutto il contrario rispetto a qualche anno fa. La Roma si sta lanciando verso qualcosa di grande…
Sì, secondo me sì. Se la Roma torna come squadra a competere per i massimi livelli, più diventi forte, più hai appeal nei grandi giocatori. Negli ultimi anni mi pare che chi viene a Roma poi non dimostri voglia di andare via. Guardate Pjanic, che ha rifiutato il PSG. Il caso di Benatia è diverso, ma questo lo sai meglio tu…
Purtroppo quando arrivano certe proposte, passando prima per il giocatore…rovini il suo umore. Quanto manca perché in Italia ci siano grandi club al livello dei top team europei?
A Roma il vento sta cambiando. A Roma più che a Torino, sponda Juventus. C’è stato un cambio di mentalità, la società sta crescendo, sta diventando sempre più europea. La mentalità la stan trasferendo gli americani, la presidenza, ma anche dei dirigenti che stanno lavorando in questa e per questa Roma. Per tipo di operazioni e per mentalità: stanno trasferendo una nuova mentalità all’allenatore ed alla squadra. Stanno lavorando meglio di chiunque altro.
La sinergia Roma-Cesena per Carbonero?
La situazione è questa: il Cesena sta lavorando al prestito, si è appoggiato alla Roma, giocatore offerto alla Roma e che può interessare, perché Sabatini ha più agganci in Sudamerica. Anche e soprattutto per il riscatto al termine del prestito annuale o biennale. La Roma faciliterebbe l’operazione adesso, ma entrerebbe nell’operazione nel momento del riscatto. Della serie: guardiamo come va, tipo con Iturbe, e se va bene lo prendiamo. Un po’ come è stato per Iturbe, ma a prezzi fissati, non come nel caso di Iturbe. Carbonero è un buon giocatore, l’ho visto e seguito, può fare più ruoli: interno di centrocampo, esterno di centrocampo e d’attacco, ma più difficile. Ha tiro, forza, presenza, segna di testa. Il Cesena però deve solo pensare a salvarsi. Al momento insieme all’Empoli è sull’ultimo gradino. Si deve pensare ad inserire quei due-tre giocatori in grado di renderla un club in grado di salvarsi. La Roma, al momento, non pensa a Carbonero per la prima squadra. Non dispiace, ma si lavora per portarlo in prestito al Cesena, almeno quest’anno. Foschi ha trovato terreno fertile in Sabatini. E’ quello che ha detto la società Giallorossa al Cesena, così ci han detto dal club romagnolo: “Ti do una mano per prenderlo in prestito, poi se fa bene me lo prendo io e ti do un premio di valorizzazione, un giovane“, anche per, magari, tenersi un posto in più gli extra, l’anno prossimo. Il ragazzo ha diversi procuratori, ne ha 3, che lo offrono e lo propongono, ma lui appartiene ad un fondo bancario.
Tra cui Borriello…
Sì, ma dipende tutto da lui e dalla Roma. Borriello ha un buon rapporto con Foschi. Hanno lavorato insieme a Genoa, a parte uno screzio per una convocazione ai tempi del Genoa, contro l’Inter: ora tutto rientrato e vanno d’amore e d’accordo. Allora: il Cesena ha un budget totale, tra staff tecnico e giocatori, di 14 milioni lordi.
Borriello ne percepisce 5,4 lordi…
Esatto. Il Cesena non può superare i 700 mila euro.
Neanche può partire in prestito…
Vero, perché è in scadenza. A meno che non rinnovi e spalmi, ma secondo me non è quella la strada. A meno che la Roma non dia incentivo all’esodo ed il ragazzo non rescinda per poi trasferirsi a Cesena. Lui poi non rientra nei piani della Roma, c’è Destro che ha fatto bene ed ha fatto tanti gol, poi c’è Totti…quindi vediamo cosa succederà. Borriello predilige le grandi città…
Ringraziamo Alessandro Burioli e la redazione de Il Corriere di Romagna.
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