Torniamo a parlare di mercato con addetti ai lavori! In attesa di un’intervista con uno speaker delle radio romane, la quale arriverà nei prossimi giorni, torna il solito appuntamento con il sempre pronto e preparato agente Fifa Gianfranco Cicchetti, esperto di calcio europeo e sudamericano. Qualche intervista fa Cicchetti ci anticipò i contatti fra Roma e Barcelona per Adriano Correia: oggi torna a parlarcene. Ecco l’intervista intera, con anticipazioni interessanti!
La Roma sembra essersi fiondata su Adriano, come peraltro ci anticipasti in una vecchia intervista. Com’è la situazione legata al terzino brasiliano?
“Adriano Correia era e resta l’obiettivo numero uno del mercato della Roma per la fascia sinistra. L’ostacolo principale è il Barcellona ma soprattutto Luis Enrique, che non vorrebbe privarsi di un giocatore così esperto e duttile. I giallorossi ci proveranno ancora, magari con l’aiuto dell’entourage del calciatore brasiliano, atteso in Europa nei prossimi giorni. In caso di sbocchi positivi, il mancino verdeoro potrebbe arrivare a Trigoria in cambio di 10 mln e con un contratto triennale da 2 mln a stagione, più bonus“.
Si cerca con insistenza un terzino sinistro titolare: Balzaretti verso l’addio, o Dodò andrà in prestito?
“Penso che resteranno entrambi, salvo improvvisi cambiamenti. La Roma punta molto su Dodò, quest’anno potrebbe essere la stagione giusta per la sua definitiva consacrazione“.
A centrocampo si avvicina l’acquisto di Ucan, il quale però dovrebbe andare in prestito. Con Keita, De Rossi, Pjanic, Strootman, Nainggolan e Paredes, servirà comunque un altro acquisto? Si è parlato di Obiang ed Acquah…
“Ucan sarà parcheggiato per almeno sei mesi al Sassuolo. Se Strootman dimostrasse di poter recuperare in tempi brevi, il club giallorosso potrebbe anche decidere di rimanere con sei centrocampisti, in caso contrario le piste di Obiang e Acquah potrebbero tornare d’attualità per completare il reparto“.
Si considera praticamente definito l’acquisto di Marko Basa: l’acquisto giusto per la Roma di Rudi Garcia?
“Acquisto azzeccatissimo. Il centrale montenegrino ha esperienza, personalità, centimetri e conoscenza profonda del gioco di Garcia (con il quale ha lavorato sia al Le Mans che al Lille) per essere l’elemento giusto al posto giusto. Il rapporto qualità-prezzo è decisamente conveniente“.
Secondo lei serve una punta d’esperienza da affiancare a Destro, considerando l’età di Totti e la Champions League?
A mio avviso si. L’ideale sarebbe acquistare un giocatore in grado di poter fare il centravanti e l’esterno, il prototipo ideale sarebbe Aubameyang del Borussia Dortmund, ma la punta del Gabon è per il momento difficile da acquistare. Il club tedesco non vorrebbe cederlo e lo farà solo per almeno 20 mln. Potrebbe arrivare l’argentino (con passaporto croato) Cvitanich dal Nizza, che ha caratteristiche simili ed un costo molto accessibile.
Per quanto riguarda l’esterno offensivo: si fanno ormai mille nomi, comprese le new entry Carrasco, Douglas Costa e Perisic, senza dimenticare Cerci, Lens, Iturbe…cosa sta pensando di fare la Roma? Le risultano trattative avanzate con alcuni di questi?
“Il pallino resta l’argentino Iturbe, ma l’accordo con il Verona ancora non arriva. Lens e Douglas Costa sono le alternative più credibili, in questi due casi dipenderà dalla situazione della politica ucraina che condizionerà in un modo o nell’altro i destini di questi due calciatori. Carrasco e Perisic sono valide alternative che Sabatini tiene in serbo, ma non escluderei altri nomi come il francese Ben Arfa (Newcastle) e il ghanese Ayew (Marsiglia), che sono sul taccuino del ds giallorosso“.
Capitolo Mondiale: come commenta l’eliminazione dell’Italia già nella fase a gironi? L’Italia calcistica ha scelto Balotelli come capro espiatorio, ma la sensazione è che la colpa maggiore sia di Prandelli, o che comunque la sconfitta parta da più lontano (vedasi Abete…). Cosa ne pensa?
“Le colpe sono di tutti i componenti del sistema calcio, nessuno escluso. L’eliminazione viene da lontano, dalle scelte scellerate di programmazione dei nostri club, dall’invasione degli stranieri, dal mancato sviluppo dei settori giovanili e dalla tardiva riforma dei campionati, in particolar modo la rivisitazione del Campionato Primavera e l’introduzione che non c’è stata del Campionato Riserve. E’ una buona occasione per fare ‘tabula rasa’ e rifondare il nostro calcio, ma come spesso avviene in Italia dopo fiumi di sterili polemiche tra qualche settimana tutto resterà foglia morta“.
Sempre sul Mondiale: i talenti che stanno emergendo di più? Chi l’ha sorpresa di più?
“Togliendo i grandi nomi, cito Ennar Valencia (Pachuca) dell’Ecuador, Menphis Depay (Psv) dell’Olanda, Tejeda (Saprissa) del Costa Rica e Brahimi (Granada) dell’Algeria, quest’ultimo finito anche nel mirino della Roma. Sono quattro giocatori da prendere subito, ma forse è già troppo tardi per i club italiani.”
Ancora sul mercato Giallorosso: c’è qualche nome sul taccuino di Sabatini che ci sta sfuggendo?
“Franco Acosta, giovane attaccante uruguaiano del Fenix, classe ’96, esploso nell’ultima Primera Division e nazionale U17 della Celeste. In patria è considerato l’erede di Cavani e potrebbe arrivare presto in Europa, grazie ad un fondo privato che sta acquistando il suo cartellino dal club uruguiano. La Roma, così come altri club italiani, lo tiene d’occhio da tempo e continuerà a seguirlo.”
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