Pradè: “Sappiamo dove dobbiamo operare”

(AS ROMA – PRADE’: CEDIAMO SOLO PER GRANDI OFFERTE – ROMANEWS.EU)- Prima Conti, poi Pradè…anch’esso contattato da Radio Radio, ha parlato del mercato della Roma, della prossima stagione e ha promesso che ci sarà maggior comunicazione…un’altra promessa fatta ai tifosi Giallorossi:
Bruno Conti ci ha svelato che avete rifiutato un’offerta importante dal Chelsea per De Rossi.
"Ha detto la verità. Forse sbagliamo a comunicare poco, come ci avete rimproverato oggi, e cercheremo di far meglio. La crescita è anche quella. Sappiamo quali sono le nostre esigenze, sappiamo come dobbiamo operare. Già abbiamo una squadra competitiva che va migliorata in qualcosina".
Ci saranno altre cessioni?
"Noi siamo una società tifosa, perciò ci facciamo delle domande e ci diamo delle risposte da soli, cioè parlando da professionisti e da tifosi. Ci saranno delle cessioni se ci saranno delle offerte importanti. I bilanci sono importanti. Se serve faremo delle entrate. Ripeto: sappiamo dove dobbiamo operare. Questo è un mercato difficile per tutti i club. Anche le grandi stanno a guardare quello che succede e noi facciamo la stessa cosa".
La Roma può essere la grande sorpresa quest’anno.
"Sappiamo di avere dei calciatori importanti. Calciatori che all’esterno sono considerati importanti. Essendo noi degli operatori di mercato sappiamo qual è il valore dei nostri giocatori. Quando sai che top club come il Real, il Manchester United, l’Arsenal sono interessati ai tuoi calciatori vuol dire che hai qualcosa di importante. La scorsa stagione è stata strana e per quest’anno cerchiamo di partire con il piglio giusto. Abbiamo un grande rapporto con il nostro tecnico che per noi è un grande tecnico. Spalletti è una persona valida e che c’ha dato modo di divertirci in questi anni".
Cosa vuole dire ai tifosi?
"Ormai ho lanciato uno slogan che è quello della fiducia. Dateci fiducia e guardate anche le cose che vanno bene e non solo quelle che vanno male, perché le cose che vanno male ce le hanno anche le grandi squadre. L’Inter ad esempio è una squadra stratosferica che ha perso come ha perso una partita di Supercoppa. Dobbiamo avvicinarci di più alla cultura anglosassone che è quella della sportività e della sconfitta. Questa è una forma che il dirigente deve portare affinchè i giovani si approccino a questa disciplina in maniera corretta".

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