In attesa delle parole di Rudi Garcia nella conferenza stampa pre-Derby.
Sky: è una settimana che la Lazio sta provando uno schema differente, in vista di domani. Si aspetta questa novità? Cosa è cambiato nella Lazio?
Non cambia nulla. Dobbiamo trovare soluzioni per dare problemi all’avversario, come accade sempre. Non cambia niente. Bisogna fare attenzione ad alcuni punti forti e ad alcuni giocatori più forti. E’ sempre così.
Mediaset: siete obbligati a vincere, pressione in più?
Buona pressione. Preferisco essere secondi, fare in modo di vincere la partita, solo per prendere 3 punti. E’ la stessa cosa ogni partita.
Rai Sport: all’andata disse “il derby non si gioca, si vince”. Adesso è passato un girone, avete stupito tutto, sei ancora convinto di questo?
Quello che è bello nel calcio è che non sappiamo prima del match quello che succederà. Da oggi all’andata non è cambiato niente. Vogliamo vincere, prendere i 3 punti, siamo in una striscia interessante, la squadra ha tanta voglia di andare avanti. Solo questa voglia, questa cosa di dare tutto in campo. Per fortuna sarà solo la seconda partita, fisicamente staremo bene. Conta solo vincere. Se lo faremo con il nostro gioco, giocando bene, sarà meglio, ma conta solo vincere.
La Roma è favorita…
E’ il gioco della stampa. La classifica dice questo, normale che bisogna vincere, ma bisogna giocare, c’è un avversario di fronte, sarà difficile, ma abbiamo delle qualità e dobbiamo metterle tutte sul campo. Ho fiducia in questa squadra, sa giocare contro tutti i moduli, tutti i modi di giocare avversario. Abbiamo tutte le chiavi, ma ora bisogna fare il lavoro sul campo.
E’ il derby più sentito?
Penso che il Derby è sentito più dai giocatori. Abbiamo tre giocatori che sono romanisti, Daniele, Francesco e Florenzi, per parlare solo di loro 3. Per loro forse è più sentito, ma dobbiamo superare questa cosa. Non è solo un Derby, è anche una partita di campionato. Per la tifoseria è importante e dare tutto, vincere. Anche altri derby in Turchia, Inghilterra, Spagna, che sono di fuoco.
Repubblica: lei si sente di dire che la Roma è più forte della Lazio?
A che serve dirlo? Vedere la classifica e basta. Quella dice tutto. Juventus prima, Roma seconda. La classifica riflette sempre il campionato. Conta qualificarci in Europa, per la Champions. Non dimentichiamolo. Per andare avanti abbiamo bisogno di vincere e fare più punti possibile. Per questo vedo questo match come ogni altra partita. Dobbiamo fare in modo di vincere questa partita perché sarà un bel segnale per gli altri che siamo pronti, stiamo bene ed è difficile per tutti giocare contro la Roma.
Corriere dello Sport: in 4 giorni si gioca il Derby e la Coppa Italia. Lei firmerebbe per il secondo posto e la vittoria della Tim Cup?
Non esiste questo contratto e non devo scegliere. Scelgo la vittoria domani e poi penserò al ritorno con il Napoli. Tutti concentrati sul campionato per ora.
Area: Reja ha detto che si accontenta anche del pareggio…
Ha detto questo? E’ quello che ha detto di vedere di buon occhio l’infortunio di un romanista? Non siamo solo allenatori, siamo anche educatori. Se un allenatore dice questa cosa pubblicamente, che può dire alla squadra nello spogliatoio? Di rompere una gamba? Di ammazzare qualcuno? Dico due cose: Orsato sia attento agli interventi, non voglio miei giocatori infortunati, e che le due tifoserie tifino solo per le proprie squadre e niente di più. Solo questo. Sul fatto che si accontenti del pareggio? Noi giochiamo solo per vincere. Quello che dice l’avversario, è sua responsabilità. Abbiamo tre punti in vista e solo questo.
Gazzetta dello Sport: come sta Pjanic?
Molto meglio. Faccio in modo di gestirlo e migliora molto. Più vicino al 100% di prima. Buona notizia, abbiamo due gare dopo questa.
Corriere della Sera: dovrete giocare due partite a porte chiuse…
Vedo solo il lato sportivo. E’ un’assenza enorme questa sanzione delle due curve, per ben due partite. Preferisco sul piano amministrativo che risponda la società, Mauro Baldissoni, perché è una cosa veramente molto importante che non si risolve oggi in una frase. Ci sono tante cose da fare su questo, ma per ora la legge è così. Non mi piace giocare senza le curve, sul piano sportivo è una cosa brutta e non aiuta la squadra.
RDS: lei dice sempre di essere ambizioso, che vede il Derby come una sfida personale. Conta vincere i derby a Roma?
Per me è importante giocare per vincere in tutti i match. Ci sono solo 3 punti da vincere. Non è la mia cosa, è una cosa dei tifosi. Voglio che la mia squadra giochi come al solito, con ambizione ed entusiasmo.
Teleradiostereo: all’andata avete messo la chiesa al centro del villaggio, ora?
Basti guardare la classifica: è reale questa cosa.
Radio Radio: Gervinho non godeva di grandissima considerazione, ora pare il nuovo Cristiano Ronaldo.
Lui è così. Quando è in grande forma ed ha fiducia di allenatore e compagni, la mia ce l’ha sempre. Bisogna lasciarlo tranquillo, prende piacere a giocare, fa le cose solo per la squadra e non per sé. Lui è il suo gioco, di saltare l’uomo, andare in profondità, di giocare per i compagni, non solo ha la capacità di segnare, ma soprattutto di dare problemi all’avversario, di fare assist. Quando entra in area è difficile difendere su di lui senza fare rigore. Lo conosco, era così a Le Mans ed anche a Lille. E’ migliorato dall’inizio, ma può farlo ancora.
Centro Suono Sport: la partita di andata era carica di significato. Che significato ha questo derby?
E’ differente. Se uno a Roma non sapeva quello che fosse successo in fine di stagione, senza tv radio né internet, così ho capito velocemente che l’inizio del campionato non solo era importante, ma soprattutto la 4a giornata, la possibilità di andare avanti in un modo molto più positivo. E’ quello che è successo. 22 partite già giocate, l’approccio della gara è completamente differente, soprattutto sul piano psicologico. Non cambia nulla però, dobbiamo rimanere umili. E’ una gara da 90′ e può succedere di tutto. Tutto il club vuole la vittoria della Roma e basta.
Manà Sport: le condizioni di Totti?
Pronto, così come Destro.
T9: l’unica volta che Maicon ha giocato due gare di fila si è fatto male. E’ pronto?
E’ differente. Quella volta aveva solo 3 giorni, questa volta sono 4. Va bene per lui e per tutti gli altri.
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