James Pallotta, presidente della Roma, è stato intervistato dal sito Soccer Italia. Ecco le sue parole:
SULLA STAGIONE ATTUALE
“Amo il modo in cui stiamo giocando e già durante la sfida contro le MLS All-Star Game vedevo una squadra competitiva. Ad agosto quando dissi che eravamo forti nessuno mi credeva, neanche i media a Roma. Abbiamo impiegato un pò a convincerli, non li critico a volte. Dovevano darmi tempo dato che sono presidente da 14-15 mesi ed ho iniziato a fare cambiamenti a gennaio. A parte le vittorie mi piace lo stile di gioco”.
SUI MOTIVI DEL CAMBIAMENTO
“A causa dell’avversario con cui abbiamo perso ho pensato quali cambiamenti sarebbero serviti più avanti. fatto più avanti. Sono stato molto, molto deluso quel giorno ma abbiamo pensato a fare i cambiamenti di cui c’era bisogno”.
SULLA PRIMA VERA ROMA DI PALLOTTA
“Possiamo dire che l’abbiamo vista con l’arrivo di Italo Zanzi come CEO a gennaio. Ho scelto io di cacciare Zeman a febbraio, non mi piacevano i 5 mesi precedenti. Ha una grande storia, ma non è il mio stile. Anche l’assistente allenatore Aurelio Andreazzoli è stato un coach ad interim, eccetto nel caso in cui avesse vinto ogni partita, e non ero sicuro che sarebbe successo. Ha fatto un ottimo lavoro ed è ancora con noi, dimostrandosi molto, molto utile sul lato tecnico”.
SU RUDI GARCIA
“E’ stata ovviamente una mia decisione, parlando con Walter Sabatini ho chiesto quali altri allenatori ci fossero in giro. Volevamo fare qualcosa di diverso, non i soliti vecchi allenatori italiani seppur molto stimati. Così abbiamo pensato a qualcuno che pensassimo potesse rimanere a Roma per 10 anni, abbiamo visto al modello Ferguson del Manchester United”.
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