Mangiante, Sky Sport: Aveva definito Roma – Chievo la partita più difficile e così si è rivelata, come definisce oggi Torino – Roma?
Spero come una bella partita, perché quando gioca il Torino c’è sempre spettacolo. Fa e prende gol, ma per la gente nello stadio ed i telespettatori è una squadra che gioca e lo fa bene.
Si sta giustamente celebrando questo record di vittorie della Roma: lei ritiene Juve e Napoli ancora le favorite per lo Scudetto?
Va bene che gli altri facciano questo con il record, noi siamo tranquilli dentro Trigoria. Guardo solo i numeri: 8 vittorie, un pari ed una sconfitta, è un ritmo da capolista e da scudetto per loro.
Mediaset, Cherubini: è la prima volta che cambia per squalifica la coppia di centrali. E’ una particolarità che la preoccupa? In quel settore ci sono maggiori attenzioni?
No, non è un problema che Castàn sia stato squalificato. Forse + meglio per lui, che si riposa, abbiamo Nico. (suona il telefono): lei festeggia per l’ingresso di Nico? (ridono) entrerà un giocatore forte e con esperienza. Lo merita, si allena come non ho mai visto allenarsi nessuno. E’ un professionista molto buono, è un giocatore sempre pronto ad entrare.
Corriere della Sera: le volevo chiedere, Fiorentina – Napoli l’ha vista?
Sì sì
Nel passato, ci furono proteste perché due giocatori del Real si fecero ammonire di proposito perché diffidati. Normale che la prova televisiva non possa annullare l’espulsione?
Non parlo di queste cose, normalmente, di altre squadre, soprattutto quando l’arbitro ha deciso una cosa. Va così, è il calcio. In Francia esiste una commissione video per queste cose: quando c’è un fallo importante, può essere contro o per il giocatore. Per me, non è normale che Cuadrado non giochi la prossima gara. In gara non accade nulla, si può sbagliare, ma credo che sì, la regola vada cambiata. Se c’è la possibilità di una commissione video, per fare che la cosa sia più giusta possibile, sarebbe molto meglio.
Di Dio, Giornale: teme di più la forza del Torino, le assenze di Totti e Castàn o i soli due giorni per recuperare?
Tutto può succedere in questa gara. Penso che recuperiamo molto meglio quando vinciamo, perché la testa è importante, il gruppo va bene, sicuramente faremo attenzione agli infortuni durante l’allenameno. Sono contento di giocare questa gara contro il Torino, veramente una buona squadra, che vale più del posto in classifica occupato, ma quando giochiamo così e vinciamo, penso che i giocatori ed anche io siamo contenti di giocare ogni 3 giorni. Meglio allenarsi, sicuro. Saremo pronti.
Ferrazza, Repubblica: lei dice, dove non arrivano le gambe, arriva la testa. Anche questa volta, però, la Roma gioca per ultima: uno svantaggio?
No, né svantaggio, né vantaggio. Il risultato degli altri non conta se noi vinciamo. Questa cosa deve rimanere e rimarrà solo se continueremo la nostra serie. Sarà molto dura domani, ma non cambia niente: siamo ambiziosi, abbiamo fiducia in noi e vedremo. Speriamo che la migliore squadra vinca domani e che la migliore squadra sia la Roma.
Zucchelli, Gazzetta dello Sport: giudizio sulla gara di Ljajic contro il Chievo. Da titolare non ha mai segnato, pesa?
E’ casuale questa cosa. Ha già segnato 3 gol, giocando pochi minuti, perché ha avuto problemi fisici, ma adesso sta bene, è un giocatore di talento, può essere decisivo, può fare gol ed assist ed avremo bisogno di lui, anche perché ci mancano uomnini. E’ importante Adem, come Borriello, Florenzi, Marquinho, Ricci e Caprari, perché anche loro, forse domani, ci aiuteranno. Ljajic è giovane, ma sa prendere responsabilità nel gioco, ad Udine lo ha fatto ed anche contro il Chievo.
Evangelisti, Corriere dello Sport: i record non contano niente, dice lei, ma i giocatori sono umani e quando l’obiettivo è lì vogliono raggiungerlo. Hai notato qualcosa di diverso, in positivo o in negativo, nell’atteggiamento della squadra?
In positivo sicuramente. Ogni volta la squadra è più consapevole che è la nostra serie, tutti vogliamo che duri il più possibile. Non è un peso, è un aiuto psicologico. Non dobbiamo fare tabelle così, pensiamo sempre alla prossima gara e forse dopo il record italiano arriva quello europeo. Tra di noi non serve a niente, ma per il gruppo può essere buono.
Minghi, Il Tempo: rimandata amichevole in Indonesia. E’ contento?
Va bene, rispondo. Può essere una cosa importante per il club, anche per l’esperienza mia e dei giocatori, però come abbiamo infortunati, com’è il viaggio, non per me che è ottimo, ma preferisco che abbiamo tempo per organizzare tutto per il meglio. Sarà meglio andare di là con il Capitano, no? il faro della squadra, uomo chiave che tutti conoscono nel mondo. Andare in Indonesia senza Totti per me non ha senso. E per questo abbiamo scelto così. Viaggio importante, ma meglio l’anno prossimo.
Aspri, Radio Radio: aveva visto due gare in calo, per poi ammettere che lo aveva detto solo per stimolare i suoi.
E’ vero.
Parliamo della preparazione, in cui lei è esperto: la Roma voleva partire a razzo, oppure non è così? Ci dica la sua.
No, non è il momento di parlare di questa cosa. Parliamo solo della gara, questa cosa toglie troppo tempo. Ne parleremo durante la sosta. La cosa importante è che la squadra stia bene fisicamente e per ora lo è. La squadra partita dopo partita migliora, e anche tempo dopo tempo. Non è casuale che facciamo tanti gol nel secondo tempo. Mi preoccupa che ho meno soluzioni davanti: quando entrano Borriello e Ljajic, per esempio, che non hanno molto minutaggio, loro hanno bisogno di competizione, di gare, ma è difficile giocare tre gare da 90′ di fila se non c’è competizione. Questo mi preoccupa, per questo credo che sarà il momento di Caprari e Ricci di aiutare la squadra. Ad Udine era impossibile far entrare dei giovani, perché in 10, ma contro il Chievo avevamo bisogno di esperienza. Avremo bisogno di loro. Abbiamo visto Torosidis giocare benissimo, Dodò sta bene fisicamente, Marquinho ha fatto bene, hanno lavorato tutti bene perché il gol arriva dopo 65′. Gli 11 che giocano dall’inizio lavorano tanto che chi entra raccoglie il frutto del loro lavoro.
Lo Russo, RDS: quando lei è arrivato qui, non era molto conosciuto. Ora è il contrario, la conoscono tutti. Lei considera importante questa esperienza, anche solo per la sua carriera? la Roma potrebbe essere il trampolino di lancio?
Questa cosa del trampolino non esiste mai nella mia testa. Dico questo perché in Francia hanno detto questo, ma sono rimasto 5 anni a Dijon e 5 a Lilla: io lavoro solo nel mio club. Se la mia carriera sarà sempre nella Roma, sarà la stessa, io starò qui e starò bene. Sarà un’esperienza molto interessante, con molta passione. Solo questo.
Volevano sapere le condizioni di Gervinho…
Eh, quando sono arrivato lui stava facendo la risonanza. Parlerò con il dottore: se sta bene si allena, se no non lo prendo.
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