Dario Nardella, deputato del Pd, ha illustrato la proposta di legge sugli impianti sportivi per la quale è firmatario insieme a Filippo Fossati. Ecco le parole del deputato:
“Non è una legge solo sugli stadi ma per poter sviluppare o ristrutturare impianti sportivi multifunzionali. Non è solo rivolta agli stadi dato che c’è un emergenza per tutti gli impianti sportivi in tutta Italia non solo per gli stadi di calcio”.
SULLO STADIO DELLA ROMA
“La legge potrà aiutare la Roma e tutte quelle società accelerando gli iter amministrativi per realizzare stadi nuovi. Se fosse già entrata in vigore sarebbe stata utilizzata anche per lo stadio della Juventus o per l’Udinese. Il modello a cui si ispira la legge è molto simile a quello dello Juventus Stadium. Abbiamo parlato con il mondo del Coni ed il progetto di legge è un inizio, una base di lavoro. A partire da questo progetto di legge avvieremo un confronto con tutti i protagonisti del mondo sportivo, non solo del calcio. Penso ai palazzetti dello sport, di cui lItalia è molto carente.
SULLE SPESE E LE VARIE TAPPE
“Faremo dei calcoli ma già è presente una procedura nella normativa italiana, come la finanza di progetto. Si attribuisce alla Regione il compito principale nella procedura, attraverso un responsabile unico del procedimento con tempi molto rigorosi per emanare il provvedimento autorizzatorio. Adesso i protagonisti sono il soggetto privato, il Comune e la Regione, ma stiamo parlando di impianti realizzati dai privati. Chi vuole costruire deve presentare al Comune la proposta di intervento. Il Comune è la prima tappa, poi tocca alla Regione che nomina un responsabile unico del procedimento. Non ci saranno derogje ai vincoli paesaggistici, idrogeologici e di tutela del patrimonio culturale. Ci sarà rispetto delle normative.
DA CHI E’ PROPOSTO
Avrà un sostegno bipartisan, senza dubbio. Sono stati informati sia il ministro Delrio che il presidente del Coni, Malagò ed il Governo di questa iniziativa. Una analoga è presente al Senato a firma del senatore Villariò. Insieme si potrà facilitare il lavoro del governo che non è assolutamente in chiave di contrasto, il lavoro parte da una matrice comune e dal coinvolgimento di tecnici ed esperti. L’iniziativa parlamentare e quella governativa non si escludono, possono essere in sinergia.
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