Domani potrebbe essere una giornata decisiva per la As Roma, infatti domani pare che la Sensi abbia intenzione di incontrare Luciano Spalletti per chiarire un pò la situazione tecnica in vista dell’inizio di stagione che quest’anno porterà la Roma ad anticipare la data di ritiro di quasi un mese rispetto la scorsa annata.
Il Messaggero – E adesso la Roma, intesa come proprietà/dirigenza, ha voglia di affrettare i tempi.
Perchè il campionato si è chiuso domenica pomeriggio a Milano, l’Europa League è già in cassaforte, e nessuno a Villa Pacelli/Trigoria ha intenzione di perdere tempo in funzione della stagione che verrà. Primo nodo da sciogliere: l’allenatore. Ecco perchè è facile ipotizzare che domani, quando la squadra tornerà ad allenarsi, i direttori, Pradè e Conti, convocheranno Luciano Spalletti per fissare con lui, e nel giro di poche ore, l’ormai famoso appuntamento di fine stagione con Rosella Sensi. Inutile, anzi deleterio aspettare la prossima settimana, come ha più volte dichiarato il tecnico. Alla fine di giugno la Roma riprenderà la preparazione per la nuova stagione, quindi non è il caso di sprecare altro tempo. E Spalletti, contratto fino al 2011 e mille perplessità circa l’opportunità/voglia di restare ancora alla Roma, deve dare una risposta prima possibile. Una risposta che, a questo punto, sembra più una priorità tecnica della società che un diritto di un tecnico abbondantemente sotto contratto. Tutto il virgolettato delle ultime settimane, rende piuttosto chiara, ma non definitiva, la posizione dell’allenatore: Spalletti appare un po’ stanco e un po’ demotivato e, per questo, vorrebbe cambiare aria, chissà forse anche solo per riposare un mese, un anno. Alla presidentessa Rosella Sensi non ha mai esposto così direttamente tutte le sue perplessità e, di certo, lo farà alla prima occasione utile. Questo, però, non significa che si arriverà sicuramente ad una separazione (di matrice unilaterale..): nulla, al momento, vieta di pensare che la Roma possa accontentare le richieste, non economiche, del tecnico, facendogli così tornare il sorriso, magari fino al 2013 come auspicato da tempo dalla Sensi. Tutto è possibile. Di certo, Spalletti è a capo di uno staff composto da sette persone, che alla Roma stanno bene e che non vorrebbero mollare la capitale. La sensazione che alla Roma non vogliano andare allo scontro con Spalletti: se il tecnico dovesse svelare (confermare?) alla Sensi la sua voglia, irrinunciabile, di salutare, verrebbe accontentato in cambio degli ultimi due anni di contratto. Della serie: tu rinuncia ai prossimi ventiquattro stipendi e sarai libero di fare ciò che vuoi. Con un risparmio complessivo (staff compreso) per la società che si aggira tra i 10 e gli 11 milioni di euro lordi. Una cosa è sicura: a Spalletti negli ultimi mesi, cioè anche nel periodo di peggior rendimento della squadra, non è mai mancato, e pubblicamente, l’appoggio della Roma, compreso quello dei direttori. Dopo la sconfitta di Firenze, è vero, il tecnico è finito sul banco degli imputati allestito dalla proprietà, ma non era solo bensì in compagnia di tutta la squadra.
La famiglia Sensi non ha mai messo in discussione il suo ruolo, anzi gli ha proposto il rinnovo del contratto per altri due anni anche a fronte di un avvio di stagione disastroso, complici 56 (cinquantasei!) giorni di vacanza dopo la fine della passata stagione, dell’eliminazione dalla Champions contro un Arsenal imbottito di riserve o dei tanti, troppi infortuni muscolari patiti in questa stagione. Senza contare che a Villa Pacelli/trigoria ancora fanno finta di nulla per quanto riguarda il viaggio a Parigi dell’estate scorsa di Spalletti, cioè di colui che non ha voluto inserire Panucci a gennaio nella lista Champios,mostrandosi più forte della società stessa. Questo per dire che nella gestione del rapporto con l’allenatoe la Roma ha poco da rimproverarsi.E’ scontato che in attesa di capire se il tecnico di Certaldo resterà, la società si stia guardando intorno per trovare l’eventuale sostituto di Spalletti: si va dal giovane rampante e di personalità al tecnico affermato e conosciuto in europa e magari con tracce di Dna giallorosso, che a Roma ci verrebbe di corsa senza maxi staff al seguito.