Luciano Spalletti nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Cagliari-Roma, vero e proprio spareggio europeo, si dice fiducioso del raggiungimento dell’ultimo obiettivo stagionale rimasto alla sua Roma, ovvero la Uefa, ma non farebbe drammi se per ipotesi, la Roma arrivasse sesta e quindi fuori dall’Europa.
E’ importante andare in coppa Uefa oppure è meglio prendersi un anno di pausa per poi rientrare a grandi livelli?
"Sarebbe importante per la società. Ovviamente andrebbe un pochino gestita, però sarebbe un risultato che dà vantaggi, al quale dobbiamo assolutamente mirare".
Anche per non perdere attrito dalle coppe…
"Ultimamente qui ci siamo abituati bene, ma anche quella è una competizione importante".
Cosa vorrebbe dire una Roma fuori dalle coppe?
"Sicuramente sempre male abbiamo fatto, però per far vedere l’impegno e la passione bisogna cercare di fare il massimo. Penso che per una volta arrivare sesti non sia così brutto così come si pensa. E’ una cosa che a volte ci sta se si vanno a valutare le cose che ci sono successe nel corso del campionato".
Doni finirà sotto i ferri.
"E’ stata data un tempistica che gli permetterà di tornare ad allenarsi durante la preparazione, in modo tale da essere a disposizione per il prossimo campionato".
Dopo il pareggio con il Chievo, qual è la situazione psicologica dei giocatori?
"E’ chiaro che quando non si vince c’è sempre dispiacere negli allenamenti. Però c’è la voglia di tornare a riproporsi sempre e comunque perché abbiamo le possibilità. Non ho visto una bruttissima prestazione. Dal punto di vista dell’impegno ho visto dare molto. E’ vero il risultato è stato negativo, però dobbiamo impegnarci al massimo e cercare di vincere la partite, anche se davanti troveremo una squadra forte, allenata da un tecnico emergente che ha fatto vedere di sapere come si fa. E poi hanno quasi i nostri punti e bisognerà vedere sul campo chi più bravo".
In Allegri rivede Lo Spalletti di alcuni anni fa?
“Io quattro anni fa ero già pelato. Lui mi sembra bravo sul campo, io non so quello che ero. Quattro cinque anni fa mi hanno aiutato alcune componenti, tra cui la più importante, la qualità dei giocatori che avevo a disposizione”.
Al termine di Roma-Chievo ha auspicato maggiore chiarezza da parte della società. Soddisfatto delle parole della Sensi rilasciate in questi giorni?
“Al termine di Roma-Chievo ho detto che il primo responsabile sono io e poi ho detto anche qualcosa dell’essere stimolato nell’andare a ‘girellare’ su alcune notizie che ci circondano e non mi debbono interessare quelle lì. So che potevo fare di più di quello che ho fatto, e questa è la cosa fondamentale”.