Uno dei padri della figura del procuatore, che svolge l’esercizio dell’agente dal 1974: da sempre vive a Roma ed è quindi molto vicino all’ambiente Giallorosso. Parliamo di Dario Canovi, storico procuratore, che io ho avuto il piacere d’intervistare in esclusiva per Forza-Roma.com: lunghissima chiacchierata, con domande e risposte su moltissimi temi. Abbiam parlato di Zeman, Mazzarri, Allegri, mercato e tanto altro. Leggetela insieme a noi!
Lei ha rivelato di aver consigliato alla Roma l’ingaggio di Luis Enrique: visto che ora siamo a questo bivio, lei chi consiglierebbe alla Roma? Mazzarri o Allegri?
Mah, domanda difficile! Onestamente, in maniera diversa ma sono entrambi grandi allenatori. Per la rosa attuale della Roma io forse opterei per Allegri: è senz’altro più adatto a lavorare con i giovani più di quanto non lo sia Mazzarri, che vuole giocatori già pronti.
Non crede che possa essere trovato un compromesso con Mazzarri? per esempio: la Roma in questo momento sta già facendo mercato, ci sono voci e conferme per Nainggolan, Ilicic, Basta, per Rojo, uno penserebbe che la società già sappia su chi puntare, altrimenti non avrebbe senso fare mercato…
Beh, io questo me lo auguro. Onestamente non lo so, non so se abbiano già chiuso un contratto con uno fra Mazzarri ed Allegri: con Allegri mi sembra obiettivamente difficile che abbiano già raggiunto un accordo, se non verbale, perché ha ancora un anno di contratto con il Milan. Con Mazzarri, invece, la cosa sarebbe possibile perché è a fine contratto. Mi auguro che abbiano le idee chiare, nel senso che cerchino giocatori che siano adatti al modulo di gioco adottato ed alla mentalità del nuovo allenatore.
Anche perché decisamente particolare fare mercato senza sapere quale modulo adotterà l’allenatore. Si parla comunque di giocatori importanti, dal valore alto, ma è anche vero che Mazzarri ed Allegri praticano due tipi di calcio completamente differenti…
Son d’accordo. Io infatti spero che gli eventuali acquisti siano adeguati a quel che è il modulo di gioco ed alla mentalità dell’allenatore, ripeto con la rosa attuale a me sembra che possa essere più adatto Allegri, che sicuramente con i giovani lavora più e meglio di quanto non faccia Mazzarri, che cerca giocatori già fatti. I nomi da lei fatti mi sembrano più per l’idea di calcio di Mazzarri, che non quella di Allegri.
Oltretutto: cosa pensa dell’attuale rosa e cosa manca alla Roma per puntare ai primi 4 posti.
Secondo me manca un portiere, due difensori centrali, un esterno ed un centrocampista.
Lei in attacco lascerebbe tutto così com’è…
Eh, l’attacco credo che sia uno dei più forti in Italia. Poi, finché regge Francesco Totti, un giocatore come lui, credo compensi qualsiasi lacuna possa esserci. Però insomma, due attaccanti come Destro ed Osvaldo credo siano più che adeguati per una squadra che punta a grandi risultati.
Anche quest’anno la Roma, molto probabilmente, terminerà la stagione settima in classifica. Secondo lei, è un risultato che rispecchia il valore della rosa, posto che comunque la classifica rispecchia i limiti della squadra, anche caratteriali, o ci sono stati errori tecnici che hanno influenzato negativamente la stagione?
Beh, sicuramente degli errori ci sono stati, perché se no non si arrivava settimi. Quali siano stati, se siano stati dell’allenatore, dei giocatori o della società, io ritengo sempre che gli errori siano cumulativi e che siano da attribuire a tutti. Unica cosa che, se potessi consigliare i dirigenti, è cercare giocatori che abbiano certe caratteristiche caratteriali, più che tecniche. Quello che mi sembra manchi più alla Roma credo che sia il carattere, la capacità di reagire in certi momenti. Che non ci siano giocatori di grandi personalità; Totti è un grandissimo giocatore, ma non è un leader, nel senso che lo è in campo, ma non è uno che riesce ad imporre la propria volontà, proprio le sue caratteristiche, ad un intero spogliatoio. Credo che sia soprattutto necessario questo.
D’accordissimo. De Rossi e Totti: il primo, costantemente messo in discussione dalla tifoseria, non dalla dirigenza che gli ha fatto un rinnovo molto importante, e sul secondo, con il contratto in scadenza. Cosa fare con loro due, come comportarsi.
De Rossi soprattutto se arriva Mazzarri, sia un giocatore che possa adattarsi benissimo al tipo di gioco di Mazzarri, sempre che non voglia fare il regista basso perché quello Mazzarri non l’ha mai avuto e non lo utilizza. Se De Rossi è quello di due anni fa, quello che è uno schiacciasassi, che sa inserirsi e fare qualche gol, credo che per Mazzarri sia l’ideale. A Totti io farei contratti a vita, non avrei dubbi su questo. Ogni anno si dice “eh, ma forse…” e poi ogni anno è il migliore della Roma. Per cui, ripeto che a lui andrebbe fatto un monumento fuori Trigoria, a cavallo o a piedi è lo stesso, ma un monumento glielo farei, e soprattutto credo che finché lui avrà voglia di giocare, io un contratto glielo farei.
Potrebbe consigliarci qualche giocatore “utile” per la Roma? qualche nome…
Molto dipende da quello che sarà l’allenatore della Roma. Ripeto, e non perché sia un mio giocatore od uno che io contribuisco ad assistere, ma io un difensore centrale come Granqvist farei di tutto per averlo. E’ un giocatore che ha una continuità di rendimento fra i più alti in Italia, forse la più alta, adesso sta giocando terzino destro che è un’assurdità tecnica dettata dalla necessità ed io domenica ho visto la partita, aveva contro Nagatomo, che è piccolo, rapido e veloce, ma che non è riuscito ad andargli via una volta; era costretto a fare il passaggio all’indietro, o all’uomo a 5-6 metri da lui, perché non è riuscito a passare. Io credo che questo sia un acquisto non costoso, che nella rosa della Roma ci starebbe non alla grande, ma alla grandissima. Personalmente lo reputo superiore a qualsiasi altro centrale della Roma attuale. Tanto per dirne un altro che prenderei se mi servisse un terzino sinistro, sarebbe Antonelli…non sono socio di Preziosi, eh, tanto per togliere dubbi (ride, nda), perché io suggerirei anche Kucka, mi capita spesso di vedere il Genoa per una serie di ragioni. Questi credo che siano tre giocatori che andrebbero bene in una grande squadra, giocatori che hanno oltretutto quelle caratteristiche di cui parlavo prima, cose che spesso mancano ad argentini e brasiliani.
Soprattutto ai brasiliani…
Io ho sempre raccontato un episodio che secondo me è illuminante per quelle che sono caratteristiche e caratteri dei giocatori. Anni fa, io parlavo con Paulo Roberto Falcao, e lui mi disse: “sai una cosa? se tu prendi due bambini brasiliani e gli dai un pallone, loro palleggiano, giocano e si divertono, se tu dai il pallone a due bambini italiani loro fanno la partita. Io credo che questo sia illuminante e che debba illuminare anche i dirigenti della Roma. Ci vogliono giocatori che siano agonisti e non solo giocatori tecnicamente validi, perché la tecnica in campo ha meno importanza del cuore e della testa.
Abbiam parlato di Genoa prima: Bertolacci? secondo lei meriterebbe di tornare a Roma?
Io Bertolacci lo lascerei un altro anno a giocare in club come il Genoa.
Ha numeri importanti, nell’ultima stagione 4 gol e 5 assist…
Sì sì, Bertolacci è uno di quei giocatori che andrà visto ancora, che per arrivare a giocare in una grande squadra ha ancora bisogno di un anno di maturazione. La Roma ha dei giovani molto bravi, ne hanno uno…parlavo qualche giorno fa con Camplone, allenatore del Perugia, ch’è stato un mio giocatore e di cui sono profondamente amico, lì hanno un giocatore, Politano, punta esterna, che mi ha detto “oh, questo è fortissimo”. Cioè, la Roma a mio avviso…voglio dire, in un contesto come questo forse c’è da pensare ad un allenatore che sappia potenziare e far crescere i giovani. Vero anche che Mazzarri è uno che insegna calcio. Come pochi.
Effettivamente, Cavani è diventato Cavani con lui…
Ma tanti giocatori sono diventati giocatori con lui. Io conosco Mazzarri da quando allenava la Reggina, che io avevo lì Mozart, e ancora era un allenatore sconosciuto, o poco più, eppure fece benissimo. Addirittura salvando la Reggina partendo da una penalizzazione di -9 o -11, io andavo spesso giù a Reggio Calabria per vedere Mozart e parlavo spesso con Mazzarri e debbo dire che mi fece una grandissima impressione sin da allora. E’ uno di quelli che sa migliorare di una buona percentuale il valore di una rosa che gli viene messa a disposizione. Nel senso che: se una squadra vale 100, con lui vale 120. E sono pochissimi gli allenatori che possono dire di ottenere un risultato del genere.
Protegge anche la squadra, dalle pressioni. Ricorda un po’ Mourinho in questo senso, rispetto le telecamere…
Difatti io non ho mai sentito un giocatore, nemmeno quelli che rimangono fuori squadra, lamentarsi di Mazzarri. Mai. Mourinho qualcuno sì, Mazzarri mai. E questo secondo me è importantissimo. Beh, anche di Allegri, per par condicio, anche di Allegri tutti i suoi calciatori parlano molto bene. Ed infatti c’è stata una sorta di plebiscito dei giocatori del Milan…
Sì, una vera e propria levata di scudi…
E non era una levata di scudi indotta. Era naturale: era quello che i giocatori realmente pensavano.
Anche perché ad inizio stagione nessuno pensava che il Milan potesse fare bene: cessioni importanti.
Io per primo. Io avevo detto che non arrivava più di sesta. Debbo dire che una buona mano gliel’han data anche gli arbitri negli ultimi 4 mesi. L’ultima è stata contro la Roma: non vedere il fallo da rigore fatto su Lamela, era clamoroso. Anche perché non posso pensare che un arbitro che stava a 3 metri dal fatto non veda niente. Può non aver visto l’arbitro ch’era a 30 m, ma un arbitro che sta a 3 m. Anche perché, non c’erano ostacoli tra il giudice di porta ed il fatto. Niente, per cui…
Vero, sono rimasto interdetto durante il match perché…
No, no, ma non è la prima. Negli ultimi 4 mesi, da quando hanno rieletto il Presidente della Lega, guarda caso, ci son stati episodi molto…
Discutibili? no, ma neanche discutibili, perché la situazione è abbastanza chiara.
(ride) No, no, penso che i due rigori contro il Genoa siano stati clamorosi…
Ed anche quello contro l’Udinese all’ultimo istante. Questo lo penso anche io e lo dico, riguardo Allegri, nonostante io lo ritenga miracoloso: la rosa del Milan non vale assolutamente il terzo posto e lui è riuscito ad estrarre l’olio dalle pietre, ha fatto fare un exploit ad El Shaarawy…
Io credo che il vero miracolo l’abbia fatto con Zapata, con Mexès, con Yepes e via dicendo (ride), cioè, io quella era la difesa che avrei creduto più battuta, con 50 gol, ed invece è una delle meno battute d’Italia. E’ riuscito a fare miracoli con questa squadra.
A prescindere dall’arrivo di Balotelli, il Milan gioca anche bene…
Oltretutto, Mario sta giocando con continuità, segna e gioca alla grande: anche di questo va dato atto all’allenatore, perché Balotelli non è che abbia avuto mai un rendimento di questi livelli e così continuo.
Quello che mi ha stupito di Allegri, oltretutto, è la condizione della squadra: la squadra corre ancora, dura da tutto l’anno, con non troppi infortuni. Inoltre: spesso il Milan ha giocato con Boateng sulla linea mediana, con davanti Niang, Balotelli ed El Shaarawy. Squadra a trazione super-offensiva, ma pochi gol presi e nessun 4-0 secco com’è capitato spesso alla Roma in questi anni. Squadra molto equilibrata.
Merito dell’allenatore, assolutamente. Va anche detto, che dal punto di vista della preparazione fisica anche Mazzarri, le sue squadre il girone di ritorno lo han sempre fatto alla grande. E’ uno molto meticoloso anche lui. Da questo punto di vista entrambi sono entrambi molto meticolosi nella preparazione; difficilmente hanno cali di rendimento.
Si dice che la Roma voglia prendere anche lo staff medico del Napoli, oltre che a Mazzarri.
(ride) io sono amico di De Nicola, da sempre, da quando faceva il medico del Bari e lavorava già da qualche secolo, lo conosco da sempre. E’ sicuramente uno dei migliori medici sportivi, lui ha sempre avuto un centro medico specializzato, dove si andava ad allenare la nazionale romena prima fino al 1990 prima dei Mondiali. E’ sicuramente uno dei migliori medici sportivi del mondo e non da adesso.
Crede possa muoversi?
Conoscendolo, da buon napoletano, mi sembra dura. Però, tutto è possibile.
La Roma quest’anno ne ha avuti molti di problemi muscolari. Balzaretti, per esempio, anche per colpa dell’Europeo…
Non si sono allenati, sicuramente…
Non si sono allenati?
No. Il problema della Roma, uno dei problemi, è la disciplina. E’ chiaro che se tu hai Zeman e poi non lo segui, nella sua preparazione, o lo seguono solo alcuni ed altri no, è chiaro che poi succede questo.
Eppure secondo i report ufficiali, dello stesso Zeman, la squadra durante la preparazione correva e s’impegnava. Oltretutto, Lamela ha battuto il record di ogni tempo negli allenamenti di Zeman in un tipo di esercizio…lei quindi segue il filone di pensiero secondo cui il problema era l’impegno?
Assolutamente sì. Lo han detto loro stessi, basti leggersi le interviste di Totti…non è che lo dico io, lo hanno detto gli stessi giocatori.
Per la disciplina però Baldini parlò di un regolamento interno, peraltro redatto già nel 2004, affisso a Trigoria…
A parte che non era scritto, ma non è quello il problema, se esiste o non esiste, ma di farlo rispettare. E’ tutto lì. Se ho un regolamento, va fatto rispettare. Se vale per alcuni sì, per altri no, non è più un regolamento. E purtroppo è andata così.
Inoltre, problemi di gestione con il gruppo, con alcuni di essi, per esempio Marquinho ha detto “da quando c’è Andreazzoli si può tornare a sorridere a Trigoria”
A parte che Zeman chi lo conosce sa benissimo che è un uomo dotato di un grande senso dell’umorismo. E’ chiaro che pretende che si lavori durante gli allenamenti, però che non si possa ridere durante gli allenamenti…basta andare a vedere gli allenamenti. Io Zeman lo conosco, da anni, è uno che sa ridere e scherzare, poi è ovvio che pretende che si lavori. Poi se tutti si lamentano di un doppio allenamento il venerdì, magari, e allora è inutile prendere Zeman. Tutto lì.
Una riflessione che andava fatta prima, comunque. Lui ha sempre dato il meglio con i giovani, mentre quest’anno c’erano giocatori più navigati, personalità forti, e forse il fatto che a fronte di un impegno elevato in allenamento non vedessero arrivare risultati, forse questo ha potuto scollare il rapporto fra le componenti.
Sicuramente. Sicuramente non c’è stato un bel rapporto con alcuni dei giocatori, certo. Se no, non staremmo a dire che non tutti l’hanno seguito.
Grazie all’avvocato Canovi.
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