Sabatini non pensa solo a giocatori “pronti” per migliorare da subito e notevolmente il tasso tecnico della Roma, come Jean, Ilicic o Aubameyang, ma continua anche ad occuparsi dei giovani talenti, i migliori del calcio mondiale. E’ il caso di Giorgian Daniel De Arrascaeta Benedetti, meglio conosciuto dagli addetti ai lavori come De Arrascaeta. Le indiscrezioni giunte da ambienti vicino al Direttore Sportivo della Roma parlano di un interessamento da parte di Sabatini, ma anche di una concorrenza davvero importante. Per saperne di più, ho subito pensato all’esperto di calcio Sudamericano ed Agente FIFA Gianfranco Cicchetti, che più di chiunque altro segue questo calcio, il quale ci ha risposto con una descrizione del giocatore e con qualche informazione sulla sua situazione.
Signor Cicchetti, secondo indiscrezioni la Roma sarebbe interessata al giovane talento dell’Uruguay under 20, De Arrascaeta. Cosa può dirci?
“E’ un classe ’94 e gioca nel Defensor Sporting (la stessa squadra di Laxalt e Rolan) ed ha partecipato agli ultimi Sub20 sudamericani, dove si è distinto come uno dei centrocampisti più interessanti dell’intero panorama sudamericano. E’ un giocatore di qualità, può essere utilizzato da trequartista, che è anche il suo ruolo naturale, ma nella nazionale U20 è stato più volte schierato come mezzala in un centrocampo a tre, ruolo nel quale sembra avere maggiore prospettiva di diventare un giocatore importante.”
Con un sub20 giocato alla grande e con queste credenziali sicuramente non ci sarà solo la Roma…
“Infatti, bisogna far presto. De Arrascaeta piace a diversi club, tra cui anche Catania e Bordeaux, ma i Giallorossi dovranno vedersela soprattutto con l’agguerrita concorrenza del Psg, che si è già mosso sul giovane uruguaiano con estrema decisione. A favorire un suo arrivo in Italia potrebbe contribuire anche il passaporto italiano che il baby del Defensor aspetta di ottenere da un momento all’altro, grazie alle sue origini italiane.”
Sabatini quindi deve accelerare se vuole anticipare il PSG di Leonardo. Clicca qui per un video del “fenomeno uruguayano”.