E’ il classico momento delicato. I giorni della depressione, che più o meno abbiamo in ogni stagione, a prescindere dalla classifica. Dopo una sconfitta come quella di sabato, a prescindere dal fatto che, purtroppo, nel calcio di partite così ne capitano diverse a stagione, è tutto da buttare. Ogni dirigente torna ad essere un brocco, come qualsiasi altro giocatore della Roma tranne Totti. I soliti commenti sono: “bisogna rifondare tutto“. No, sarebbe esiziale una cosa del genere: la squadra va riconfermata in larga parte e migliorata, così com’è nei piani della dirigenza. Ci sono giocatori che non si sono assolutamente espressi ai propri livelli, come Balzaretti, altri giocatori che ancora devono farsi vedere, per diversi motivi, come Dodò e Nicolas Lopez, o giocatori che vanno recuperati pienamente, come Osvaldo, perché per la Roma sono fondamentali. Inutile chiedere di fare tutto con i piedi di piombo: Balzaretti non può essere diventato un brocco dalla mattina alla sera. Da miglior terzino sinistro della Serie A, a brocco? non parteciperò a questo gioco.
De Rossi, che numeri alla mano è stato LARGAMENTE il migliore in campo contro il Palermo (andate a leggere il pdf su AsRoma.it…), è decisamente in crescendo: il suo rendimento dall’arrivo di Andreazzoli è migliorato, anche se naturalmente non è ai livelli del campione che abbiamo imparato ad ammirare. I giocatori della Roma che hanno partecipato all’Europeo, non hanno più ripreso la forma: non è bastato a De Rossi tornare prima a Trigoria ed allenarsi in solitaria. Da lui bisogna ripartire, l’anno prossimo.
In difesa, al centro, la Roma riparte dalle certezze Castàn-Marcos e dal giovane Romagnoli, che anche l’anno prossimo farà parte della rosa. Arriverà con ogni probabilità un difensore di prima classe. A centrocampo, sarà confermato Bradley, con De Rossi, Pjanic, Florenzi e probabilmente Marquinho. Qualcuno arriverà, a prescindere da Bertolacci.
In attacco, la dirigenza continua a rendersi che a prescindere dal carattere caldo di Osvaldo, i 4 gialli ed i due rossi fra Coppa Italia e Serie A, rimane un centravanti affidabilissimo, con un gol ogni 153 minuti, molto più di qualsiasi altro attaccante in rosa, Totti compreso. E non sono numeri di fronte a cui un dirigente rimane indifferente. Sul giocatore ci sono grandi club, come la Juventus, il Tottenham e l’Anzhi, disposti a pagarlo molto bene, soprattutto gli ultimi due. La Roma, però, ha detto all’agente e ad i vari operatori di mercato di non voler cedere il giocatore. Anche perché, prendere un attaccante che possa sostituirlo degnamente e con un ingaggio “decente”, è quasi impossibile.
I dirigenti sanno che Totti a settembre farà 37 anni e che bisogna cominciare a pensare ad una Roma senza di lui. Lamela e Pjanic sono pronti, ma oltre Destro, Lopez ed Osvaldo servirà un altro giocatore, proprio a livello numerico. I giocatori con una certa età, a prescindere dal livello, sono terrorizzati dagli infortuni: più si va avanti, più si recupera lentamente. Guardate Klose, un giocatore che da quando ha iniziato a giocare immerge le gambe nel ghiaccio per mantenere al massimo il tono muscolare. Eppure, un infortunio lo ha tenuto fuori tantissimo tempo. Ovviamente, speriamo che Totti non si faccia male mai. E’ però un’eventualità da considerare. E la dirigenza, questo, lo sa.
La “gente” facesse pure qualsiasi discorso, ma la verità è sotto gli occhi di tutti: questa stagione si può “riprendere” solo con un miracolo. Grazie ad Andreazzoli, ora la Roma è in zona Europa ed è ad un passo dalle squadre sopra. Con l’arrivo del nuovo tecnico, la Roma ha intrapreso un ruolino di marcia invidiabile, facendo meglio di Napoli, Lazio e le altre contendenti, tanto è vero che abbiamo recuperato tantissimi punti. Il danno, purtroppo, è stato fatto prima. Da oggi in poi, comunque, bisogna ritrovare la forma delle scorse partite, la carica mentale e la voglia di sconfiggere qualsiasi avversario. I processi non si faranno partita dopo partita, ma alla fine della stagione. E li farà la dirigenza. Con i piedi di piombo, perché non è tutto nero, o tutto rosa.
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