John Arne Riise durante la conferenza stampa di oggi, oltre a parlare del derby di Roma, ripercorre le tappe della sua avventura in giallorosso fin dal suo arrivo. Dopo un inizio in chiaroscuro Riise si è integrato bene e si è ritagliato una buona fetta di simpatia nella curva sud incoronandosi un vero e proprio beniamino.
Arrivando a Roma, le tue aspettive sono state un po’ disilluse? Ti aspettavi un campionato differente?
"Quando ho firmato con la Roma ero convinto di aver scelto una squadra con la quale avrei potuto vincere qualcosa, non abbiamo avuto un inizio semplice, strada facendo le cose si sono un pò complicate, però ribadisco, al momento l’obiettivo più importante è il quarto posto perchè la Roma ha giocatori molto validi e un’equipe valida".
La vostra uscita dalla Champions e un commento sul risultato del Liverpool di ieri.
"Siamo ovviamente tutti dispiaciuti per l’uscita dalla Champions nonostante avendo giocato moltyo bene la partita contro l’Arsenal e penso che uscire ai rigori sia la maniera peggiore per essere eliminati, nonostante questo i tifosi ci sono stati vicino e ci hanno supportato tantissimo.
Per quanto riguarda il Chelsea, ha giocato una buonissima partita, ma nonostante questo una delle caratteristiche del Liverpool è quella di poter cambiare le cose in corsa, può cambiare totalmente la propia partita e il modo di giocare".
Quali sono secondo te le differenze tra il campionato italiano e quello inglese?
"Le differenze tra i due campionati sono dal punto di vista fisico, il calcio inglese per tutti i 90 minuti si basa sulla fisicità.Il calcio Italiano punta più sulla tecnica. Per quanto riguarda la mia esperienza al primo anno all’inizio ci sono stati alti e bassi nei primi tre mesi però ora sono felice perchè le cose stanno migliorando".
Chi vincerà la Champions League?
"Credo che vincerà il Barcellona".
Un bilancio sui tuoi primi mesi qui in giallorosso: pensavi di poter dare di più o sei soddisfatto?
"Sono stato molto felice nel moemento in cui ho firmato il contratto con la Roma, ci sono voluti almeno tre o quattro mesi per adattarmi dal punto di vista della lingua, del rapporto con i compagni per poterli conoscere, per l’allenatore, quindi ci sono delle cose da migliorare subito dopo, tutto sommato la sensazione è positiva".
Hai detto di essere rimasto molto sorpreso dal caloroso pubblico giallorosso,ti aspettavi che ci sarebbe stato un cambiamento così repentino, avendo vissuto all’inizio un momento un pò particolare ed essendo ora un beniamino della curva sud?
"Da quando sono arrivato qui a Roma i fans si sono dimostrati sempre più disponibili nei miei confronti perchè comunque ho avvertito molto il loro calore e il loro supporto, la presenza di questo tipo di tifosi è molto importante per qualsiasi tipo di giocatore. Si sono dimostrati vicino a me soprattutto dopo la partita con l’Arsenal e di questo sono stato molto contento per cui il prossimo anno speriamo di vincere qualcosa proprio per loro".
Puoi darci una spiegazione sul perchè è sata una stagione così altalenante e difficile con una partenza così complicata.
"Non è facile trovare una ragione, comunque sia, una parte importante è stata giocata anche dal gran numero di infortuni che ci sono stati
perchè aver avuto sei, sette, otto giocatori infortunati ha inciso moltissimo sull’andamento della squadra, anche però due mesi dopo l’inizio siamo migliorati e abbiamo cominciato a vincere".
A proposito della Lazio, c’è qualcosa in particolare in quella squadra che a prescindere dalla classifica può mettervi in difficoltà?
"E’ una partita molto importante anche perchè è sempre un derby e sarà vissuto in maniera particolare,comunque se noi faremo del nostro meglio sicuramente riusciremo ad ottenere un buon risultato anche perchè, ripeto, dobbiamo sempre dare un occhio al quarto posto e comunque sia avrà una valenza maggiore per l’importanza che ha il derby per i tifosi e per la città.noi daremo il 100%".
Una curiosità: a Roma si dice che provi poco il tiro da fuori area…
"E’ normale quando si gioca in una granda squadra a volte ricevere critiche magari per una tecnica di gioco. L’importante è fare tesoro di queste critiche ed eventualmente apportare qualche cambiamento lavorando di più. Le critiche servono da questo punto di vista, ti aiutano a lavorare di più".