Se qualcuno pensa che contestare in questo modo Osvaldo porterà la dirigenza a vendere il bomber della Roma da due stagioni a questa parte, si sbaglia di grosso. Visto e considerato che l’anno prossimo con ogni probabilità sarà l’ultimo di Francesco Totti, che chiuderà da 38enne, sarebbe una vera e propria follia mandare via una delle certezze della squadra. Piaccia o non piaccia, quest’anno Osvaldo sta facendo la differenza, come l’ha fatta l’anno scorso, rappresentando oltretutto l’attaccante più incisivo della squadra. Non ha problemi con il gruppo, tantomeno con la dirigenza (basti pensare alle parole di Sabatini di questa estate: “Osvaldo guiderà l’attacco della Roma), che è contenta del suo rendimento e della sua dedizione. Si può dire qualsiasi cosa, ma contro il Cagliari è uscito piangendo, a dimostrazione che alla Roma ci tiene. A Roma si parla fin troppo, si raccontano frottole e storielle che mettono in cattiva luce molti giocatori, ma il vero problema è che con il tempo queste “voci” (TUTTE DA VERIFICARE) diventano “certezze” per buona parte dei tifosi. Niente di nuovo, dunque. Come a Roma sanno che in attacco si ripartirà dalle quattro “certezze”, in attacco: Osvaldo, Destro, Lamela e Lopez, i quattro investimenti della nuova dirigenza, con Totti che avrà il compito di guidarli. La dirigenza sa che sul mercato non si trova di meglio di Osvaldo, non a cifre inferiori ai 25/30 milioni. Oltretutto, Osvaldo è uno dei “vice” capitani, dopo De Rossi e Burdisso.
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