Il solito destino di qualsiasi giovane Giallorosso: nulla di nuovo, direte voi. E’ comunque molto triste, ed è innegabile, assistere al silenzioso successo di Nico Lopez, la giovane stellina della Roma, che in patria è considerato un fenomeno e l’erede di Luis Suarez e qui in Italia non è considerato proprio. Un ruolino di marcia simile nella Copa Sudamericana ce lo hanno avuto Messi, con 5 gol in 9 partite, nel 2005, e Neymar, che nel 2011 alla fine della competizione aveva 9 reti. Per il resto, Lopez sta facendo la differenza ed ovunque tranne che in Italia lo si sta elogiando per questo. I suoi compagni si affidano ciecamente a lui nei momenti difficili, lanciandolo e servendolo continuamente.
E’ normale che qui non gli venga dato lo stesso spazio che avrebbe avuto giocando in altre squadre a caso, soprattutto una con le strisce rosso e nere, il cui acquisto di Mastour “il baby fenomeno” viene elogiato appena se ne presenta l’occasione. Livaja dell’Inter e Niang del Milan sono gli esempi più lampanti: titoli di giornale, addirittura, per il secondo.
Capiamo che non piaccia elogiare un colpo di Sabatini quanto farlo con Adriano Galliani o Marino e Bigon per alcuni giornalisti, ma non è nemmeno giusto per il ragazzo. E’ nota a tutti l’antipatia che Sabatini nutre per programmi tv e approfondimenti vari, sappiamo che non ama parlare e che non ama farsi vedere in studio, a differenza di altri…e questa cosa la paga. Gabbiadini e Immobile sono in ogni prima pagina, ogni notizia, ogni servizio: non hanno fatto più gol di Destro, quest’anno, ma il fatto che l’ex Siena giochi nella Roma implica delle conseguenze.
Per quanto siamo abituati a questo, continua a dare fastidio.
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