Mourinho autolesionista: “Sono un pirla”

Mourinho esce allo scoperto dopo la disfatta di Manchester, Mourinho usa parole forti contro se stesso l’Inter e contro Moratti. La vigilia di Inter-Fiorentina improvvisamente turbata dalle parole pesanti di Mourinho contro la sua Inter. Testa piegata, barba di tre giorni, occhiaie, qualche ruga spuntata d’improvviso: non sembra José Mario dos Santos Féliz Mourinho.
E’ lui? Non è lui? E’ lui.
Buongiorno, mister…
Special One solleva gli occhi tristi e parla. A voce bassissima: “Sono un pirla, sono un pirla, sono un pirla… ”.
Prego…
“Sono un pirla… sono un pirla… ”.
Mi sta prendendo per i fondelli? O ha rivisto una sua convinzione profonda?
“Ma quali fondelli… Non ne posso più. Mi devo confessare. Lei arriva al momento giusto”.
Mourinho mi abbraccia come fossi suo fratello e scoppia in lacrime: “Caro amigo, la vita è dura. All’Inter, quando sono arrivato, mi hanno fatto una lezione di tre ore. Massimo è stato ossessivo: devi subito dire di non essere un pirla. I giornalisti italiani ti scambieranno per Gesù Cristo. Che cazzata. E’ andata bene per sei mesi. Ora mi stanno conoscendo tutti… ”.
Sta esagerando, mister. Noi siamo tutti convinti: lei non è un pirla.
“Pirla… io non so neppure cosa significa davvero pirla. Mi aiuti: Moratti, ad esempio, è un pirla o non è un pirla?”.
Non mi faccia rispondere. Non è di mia competenza. Piuttosto, a mente fredda, parliamo della sconfitta con il Manchester… “Scontata. Ibra non tira, Mario pure. Per non parlare del centrocampo… ”.
Ma come… Nel dopopartita, ha sostenuto che i suoi hanno risposto in pieno… Che non aveva addebiti da fare…
“Diplomazia… diplomazia. E poi devo tener buono Moratti. Lei neanche immagina che rompic… sia”.
Sa cosa significa rompic… ?
“Certo, certo. E’ linguaggio internazionale. Questo, Moratti, sarebbe uguale in Spagna, in Portogallo, in Inghilterra”.
Non voglio metterla nei guai: ma questa storia dell’aggressione al tifoso del Manchester?
“Non ricordo, non ho fatto niente… ”.
Era in trance?
“Non lo so. Faccia lei. Io sono un pirla. Sono depresso. Devo prendere vitamine e devo fare relax. Devo dormire. Devo farmi la barba. Devo farmi fare una maschera al viso. Magari di succo pomodoro”.
Come vuol rifare l’Inter, per vincere in Europa?
“Migliorare il livello estetico della rosa. Ibra è bruttarello. Non trova? Il sex appeal è indispensabile. Ha visto Cristiano Ronaldo? In Europa essere prestanti non basta. Ecco, per cominciare, prenderei Simon Kjaer del Palermo: è bravo, alto, biondo, bellissimo. E poi… ”.
E poi?
“Cambierei quel rompic… ”.
Non lo dica, non lo dica, per carità…
“Lo dico, lo dico: io sono un pirla”.

Si ringrazia il portale PuntoSport.net per la simpatica intervista immaginaria con Mourinho protagonista, era uno scherzo magari fosse stata vera…

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