Ed eccoci al nuovo appuntamento della rubrica per i tifosi Giallorossi, l’unica di tutto il web che permette ai vari tifosi di potersi esprimere come un protagonista dello sport che ama, con un’intervista vera e propria! questa volta abbiamo parlato con Fabio, qui conosciuto come Gugly_89, con cui abbiamo toccato tutti i temi più scottanti del momento. Eccovi l’intervista integrale…
Qual è stato il tuo primo contatto con l’As Roma?
All’età di dieci anni, o giù di lì. Ma più che primo contatto con l’As Roma, direi che il mio è stato un primo contatto col calcio in TV, anche perché come ogni altro ragazzino di quella età mi piaceva giocarlo, più che vederlo. Poi però come spesso capita quando si è ragazzini, ci si appassiona ai campioni di una certa squadra: io scelsi Totti, le sue giocate mi impressionavano, i suoi gol, i suoi tocchi, i suoi famosi cucchiai, tutto insomma! E da lì poi cominciai a tifare la Roma, cosa alquanto insolita in una famiglia dove i pochi che seguono il calcio tifano Napoli, essendo la squadra “più vicina” a noi.
Cosa pensi della rosa Giallorossa? pensi che Sabatini abbia fatto un buon lavoro?
In generale penso che sia molto forte, anzi, voglio sbilanciarmi col dire che è tra le prime tre, forse due, sulla carta! Però come noi tutti sappiamo bene, non sono i dati sulla carta a scendere in campo ma i giocatori, ed i risultati purtroppo sono stati (e sono tutt’ora) ben diversi da quanto ci si aspettava.
Riguardo Sabatini, ti posso dire che per me non ha svolto un lavoro completo quest’anno, perché si sapeva che la più grossa debolezza della squadra sin dalla stagione scorsa era l’assenza di un forte terzino. E lui come ha coperto la falla? Prendendo Piris, rivelatosi poi discreto giocatore e nulla più, e Dodò, rotto da più di un anno e rientrato soltanto ad ottobre! Così quella fascia è rimasta ad oggi un problema e, nonostante lo stesso Sabatini avesse ammesso l’errore fatto l’anno scorso, ha colpevolmente perseverato. Se poi si considera che dall'”altro lato” aveva iniziato alla grande acquistando Balzaretti, la cosa fa ancora più rabbia!
C’era poi anche un problema “centrale difensivo”, ma con il duo Castàn-Marquinhos il nostro DS ci ha visto veramente lungo, questo glielo riconosco: tuttavia ha fatto comunque un azzardo, almeno nel caso di Marcos, perché al di là del valore tecnico, il ragazzo ha soltanto diciotto anni ed è alla prima esperienza in una grande squadra di un campionato difficile come quello di Serie A! Quindi, meno male che ha risposto alla grande, dal punto di vista caratteriale e della personalità…
Comunque, parlando più in generale, non sono soddisfatto del lavoro compiuto da Sabatini in questi due anni, specialmente riguardo il mercato d’uscita, dal quale si è ricavato troppo poco (diciamo quasi niente)… Ah, un’ultima cosa: perché comprare Destro e non un esterno d’attacco, contando che in quel ruolo c’erano già Totti ed Osvaldo? Perché poi cedere Bojan? Non critico il valore dell’acquisto di Destro, giocatore che a me piace, ma il senso. Poi però anche Zeman ha avallato queste scelte, quindi più che rimettermi alla loro (ovviamente) maggiore competenza non posso fare…
Franco Baldini: il direttore generale più discusso d’Italia. Tu cosa ne pensi?
Sicuramente che è un gran signore, un uomo pulito, intelligente, una figura fuori posto in questo mondo del calcio pieno di persone arroganti e vili, insomma. Poi il suo intento di dare un volto umano a questa squadra, di cercare di farla avvicinare il più possibile a noi tifosi, di rinnovarla in ogni suo minimo aspetto e di impegnarla anche nel sociale è veramente apprezzabile. Una gran persona, quindi, uno che sicuramente vuole il bene della Roma e mette tutto sé stesso per raggiungere lo scopo, a differenza di quanto qualcuno (e purtroppo il numero sta crescendo) sostiene.
C’è da dire però che delle volte sembra caschi dalle nuvole (o almeno così potrebbe sembrare) come quando ha risposto alla domanda riguardante una eventuale cessione di DDR con un “noi abbiamo valutato le offerte, poi le abbiamo rispedite al mittente”: uno come lui che è stato a Roma (e in Italia, più in generale) per tanti anni sa che parole simili vengono subito strumentalizzate, quindi perché dare quella risposta? Errore peraltro reiterato, perché allo stesso modo si alzò un polverone quando lui definì Totti “pigro”.
Ecco, se c’è una cosa della quale questa squadra non ha sicuramente bisogno è una polemica, specialmente se creata ad arte sfruttando le dichiarazioni di una figura importante della società, perché non fa altro che destabilizzare ulteriormente l’ambiente, e dico ulteriormente perché a Roma ai giornalisti piace parecchio tirarne fuori almeno una al giorno, di storiella…
Secondo te chi è il giocatore più talentuoso della rosa Giallorossa?
Pjanic, anche se appena dopo di lui colloco Lamela: il bosniaco ha classe da vendere, piedi d’oro, una discreta potenza e soprattutto calcia delle punizioni fantastiche! Mi piacerebbe vederlo giocare in quello che per me è il suo ruolo naturale, cioè quello di trequartista, ma a meno che Zeman non lo schieri al posto di Totti non credo che avrò questa occasione.
Diatriba Zeman – De Rossi: cosa ne pensi?
Che hanno sbagliato entrambi. Daniele avrebbe dovuto essere più professionale, accettare senza fiatare le disposizioni del tecnico e soprattutto evitare di dire che “chi dice che questa squadra può puntare allo scudetto è fuori strada”, perché non si può contestare così platealmente il proprio tecnico, non davanti alle telecamere alla fine di una partita almeno! Il boemo invece ha dalla sua la colpa di non aver voluto insistere con De Rossi in regia preferendogli Tachtsidis in quel ruolo: non è che non possa provare altre soluzioni, ci mancherebbe, tuttavia la scelta del greco come regista titolare non ha mai pagato sinora (sebbene Zeman l’abbia più volte vista diversamente…), anzi, ha soltanto rischiato di farlo “bruciare”, un vero peccato considerando il talento del ragazzo. Detto questo, c’è anche da considerare che le cose sono state ingigantite ed esasperate dalla stampa, come al solito…
A proposito del boemo…sei contento di lui o avresti preferito un altro tecnico?
Comincio col dire che è un grande uomo, un paladino del calcio e dello sport in generale. Ed è anche un grande tecnico, a dispetto di quanto dicono in tanti. Molti lo definiscono un perdente, uno che non ha mai vinto, ma a queste persone vorrei domandare con quale squadre avrebbe dovuto farlo, visto che non ha mai avuto la possibilità di allenare una squadra veramente forte ma soprattutto adatta al suo stile di gioco! E qui veniamo al punto cruciale: quest’anno la rosa è forte, probabilmente è la migliore che gli sia stata mai data, tuttavia è ormai palese che non sia adatta, almeno in parte, al suo gioco. È per questo motivo che non posso esprimermi sfavorevolmente nei suoi confronti, o almeno non posso farlo in pieno: se ad oggi la nostra stagione è da definirsi fallimentare, la colpa è anche sua, questo è sicuro, ma come definirlo l’unico artefice se non gli sono stati dati i giocatori giusti? Serviva un regista, ha chiesto Verratti (titolare) e Tachtsidis (riserva) e gli hanno dato solo il secondo, servivano difensori veloci prima di tutto e in rosa ci sono Castàn-Burdisso, che sono molto forti ma anche altrettanto lenti, infine serviva un esterno d’attacco e gli è stato preso un attaccante. Beninteso, lui dice di aver avallato tutte le scelte di mercato, ma io sinceramente a questo punto ho dei dubbi a riguardo…
Un altro tecnico? È da quando sono arrivati gli americani che ho sperato ritornasse Spalletti, per me il più grande allenatore che abbiamo mai avuto in assoluto, ma visto che non ce n’è mai stata la reale possibilità, avrei optato per Benitez, il suo palmarès è impressionante e non ci si deve lasciar ingannare dalla sua sfortunata avventura in nerazzurro, lì non gli era stato comprato nessuno e la squadra che aveva ricevuto in eredità da Mourinho era paga di tutti i successi conquistati l’anno prima! Comunque non avrei preso Montella sicuramente, col senno di poi a torto devo dire, perché c’erano troppe poche garanzie di successo, Catania non è un banco di prova attendibile (vedi Mihajlovic), ma in ogni caso la scelta sarebbe ricaduta su un tecnico che cura bene entrambe le fasi d’attacco e di difesa, uno che cerca di creare squadre quadrate insomma, senza però rinunciare al gioco, che per me è l’elemento fondamentale.
Ma qui si vuole predicare il cosiddetto “calcio arrogante”, nonostante i risultati siano quello che sono da almeno un anno a questa parte…
Scrivici la tua formazione ideale; secondo te c’è qualcuno che dovrebbe giocare di più?
Si, c’è Pjanic che dovrebbe giocare di più, è troppo forte per tenerlo in panchina, Dodò, perché ha grandi doti ed è il momento di vedere se è capace di tirarle fuori, e Destro, anche solo per quanto è stato pagato :D! Scherzi a parte, Mattia dovrebbe giocare di più perché è veramente bravo. Comunque, alla luce di queste considerazioni e del modulo adottato da Zeman, direi:
Stekelenburg
Dodò – Castàn – Burdisso – Balzaretti
Bradley – De Rossi – Marquinho
Lamela – Destro – Pjanic
Secondo te il livello del calcio italiano si è abbassato, rispetto agli anni scorsi?
Assolutamente si, ma è palese, è sotto gli occhi di tutti. Prima la Serie A era un campionato molto ambito, uno nel quale qualsiasi giocatore puntava ad arrivare, uno nel quale se un calciatore forte andava via, veniva presto sostituito da un altro altrettanto bravo. Oggi invece vediamo andar via campioni del calibro di Ibrahimovic e Thiago Silva, rimpiazzati da giocatori anonimi, e nessun campione (o almeno definito tale) accostarsi al campionato italiano.
Poi la cosa è stata aggravata dall’aver perso il terzo posto nel ranking Fifa per colpa di una assurda tendenza ad uscire volutamente dall’Europa League per riversare tutte le forze nel campionato da parte di quelle squadre che hanno lottato un anno intero per qualificarvisi, perché il maggior “contributo negativo” è stato quello, più che le frequenti uscite di squadre dalla Champions League!
Le cause che hanno portato a questa situazione comunque sono molteplici, tra tutte un sistema vecchio e “stranamente” favorevole a poche sole squadre, che finché hanno avuto soldi, l’hanno fatta da padrone, in Italia come anche in Europa, mentre oggi sono state superate da chi di soldi magari non ne aveva molti, ma ha saputo spenderli diligentemente ed ha investito nei propri vivai (e con questo mi riferisco soprattutto alla Germania), e da chi di soldi li ha sempre avuti e perciò ha continuato a spenderli (Spagna ed Inghilterra ovviamente).
In tutto questo comunque, io credo che la Roma debba cercare di sfruttare la situazione a proprio vantaggio e di proporsi come nuovo punto di riferimento in un campionato dove una vera e propria “corazzata” non esiste, anche perché i mezzi e le potenzialità ci sono tutte, sebbene finora siano stati sfruttati poco o niente. E questo fa rabbia, perché la possibilità di prevalere in questo campionato così livellato verso il basso è altissima, ma noi la stiamo buttando via anno dopo anno e si rischia tra un po’ di tempo di non avere più una situazione così “favorevole”…
Francesco Totti. Leggenda, storia e simbolo. Cosa pensi del suo minutaggio? pensi che sia ancora tra i più decisivi?
Come ho già detto all’inizio, è a lui che devo il mio amore e la mia passione per la Roma. Le sue doti non si discutono, quest’anno poi ha una forma invidiabile, quei sei chili persi l’hanno ringiovanito di altrettanti anni a mio avviso.
Si, penso che sia tutt’ora importante per la squadra, sicuramente tra i più decisivi, tuttavia credo che il suo minutaggio sia eccessivo: non lo si sostituisce neanche quando è palese che il contributo che può dare alla squadra è nullo, neanche in quelle situazioni di campo particolarmente pesante (e quindi rischioso) nel quale magari servirebbe un altro tipo di giocatore, anche solo per non rischiare un infortunio. Io al suo posto vedrei bene Pjanic (come ho già detto sopra), visto che comunque Totti parte a sinistra ma finisce per mettersi “tra le linee” e fungere quindi da trequartista, ruolo che il bosniaco potrebbe ricoprire tranquillamente.
Comunque, il motivo principale per il quale non vorrei che giocasse così tanto è che la squadra dipende troppo da lui, se lui si spegne la squadra si spegne con lui, e questo non è tollerabile per una compagine che cerca di realizzare un progetto basato sui giovani: voglio dire, finché c’è lui che illumina e predica calcio va bene, ma quando si ritirerà come faremo? Per questo credo che dovremmo pensare quanto prima ad una soluzione, senza però nel frattempo lasciargli giocare tutte le partite e sempre da titolare!
Per ultimo voglio solo dire che ringrazio ancora una volta Matteo per avermi dato questa possibilità e spero che vogliate confrontarvi con me su qualsiasi dei punti toccati dall’intervista, sempre che non vi siate addormentati nella lettura, visto lo sproloquio!
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