Ranieri: “Juve torna a vincere”

TORINO La Juve prende la Coppa Italia come si fa con un antidepressivo. Per ritrovare il sorriso perso in campionato. Stasera all’Olimpico c’è Juve-Napoli: chi vince affronterà la Lazio in semifinale, chi perde finisce in fondo al tunnel.
Già, perché le due squadre negli ultimi quattro turni di campionato hanno patito un black out: una sola vittoria per la Juve, un solo punto per il Napoli. «Vogliamo ricominciare a vincere da subito – sancisce Cobolli Gigli – e poi concentrarci sulla difficile trasferta a Catania».
Quindi, l’ammissione del presidente: «Lo scudetto lo può perdere solo qualcuno. Certo, i sei punti che abbiamo lasciato per strada nelle ultime due partite sono tanti». Alla nuova rimonta sembra credere molto di più Ranieri: «Ci impegneremo al massimo per rendere il campionato più avvincente. La coppa? Vogliamo andare avanti in tutte e tre le competizioni. Contro il Napoli sarà una partita gagliarda: faremo di tutta per vincerla».
Ma la lista degli indisponibili si allunga ancora. Gli ultimi illustri degenti di quello che sembra sempre di più un lazzaretto sono Buffon (febbre) e Marchisio (affaticamento muscolare). Al loro posto, stasera, si rivedranno gli ex acciaccati Manninger e Poulsen. Il danese farà coppia con Sissoko a centrocampo, mentre il febbricitante Tiago partirà dalla panchina. Idem Trezeguet. L’attacco, infatti, dovrebbe parlare italiano con Del Piero e Iaquinta: «Vincenzo è più in forma, ma David è quasi pronto». E manca poco anche per Camoranesi, tornato nella lista dei convocati dopo due mesi. Ranieri osserva con fatalismo: «E’ un’annata così, la accettiamo».
Intanto, il suo presidente assolve tutti: «Non ci sono colpe specifiche, ma la questione degli infortuni va affrontata con grande attenzione». Guardia alta anche per l’infortunato Chiellini, vietato rischiare un’altra ricaduta: «Lui avrebbe voluto giocare già a Udine. Giorgio è un ragazzo intelligente: aspetterà prima di ributtarsi nel fuoco». (ass)
AMAURI
– «Non c’è alcuna possibilità che io scelga l’Italia al posto del Brasile». Così Amauri, all’emittente brasiliana, Esporte Interativo. La chiamata del ct Dunga per l’amichevole del 10 febbraio con l’Italia, e la decisione della Juve di negare il giocatore alla Selecao, devono avere pesato nei ragionamenti dell’attaccante.

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