Roma, 03 gennaio – Una fila ininterrotta di auto dall’ingresso del centro commerciale Roma Est (a Lunghezza) fino all’uscita dell’A24, centinaia di metri più giù. Stessa situazione anche sulla Prenestina, sulla Collatina e sulle altre arterie che dal centro della capitale portano a questo vero e proprio santuario dello shopping in periferia preso d’assedio in quest’inizio di saldi. Alle 14 lo sterminato parcheggio lampeggiava di luci rosse a indicare ‘completò. In tanti i giovani e giovanissimi che, complice la chiusura delle scuole per le vacanze natalizie, si riversano nei negozi della moda a basso prezzo che diventano oggi ancora più appetibili. Per qualcuno però il centro commerciale ha una funzione del tutto diversa. «Gli acquisti li faccio in centro. Questo per noi ragazzi del quartiere è un luogo di ritrovo – ha detto Matteo, 17 anni, studente – Ci veniamo dopo scuola perchè qui intorno non ci sono molti altri posti in cui stare. Oggi vedere il centro commerciale così pieno di gente lo rende più divertente». In molti passeggiano spingendo i carrelli della spesa che però in alcuni casi rimangono vuoti o semivuoti. E non mancano gli scettici. Come Marco, da poco padre di una bambina: «Mi sento preso in giro – ha detto – si è deciso di anticipare i saldi con la scusa di voler aiutare le famiglie quando in realtà era l’unica opportunità per far guadagnare i commercianti. Se li avessero messi il 10 nessuno avrebbe avuto un euro da spendere. Per questo motivo oggi sono qui solo per fare la spesa».