GENOVA, 1 GENNAIO – Ha voluto rendere omaggio a Fabrizio de Andrè, Lorenzo Jovanotti che dal palco del concerto dell’ultimo dell’anno al porto antico di Genova ha cantato una versione riarrangiata di ‘Bocca di rosà; perchè, ha detto «metteva l’amore sopra ogni cosa». Ed è stato un concerto all’insegna dell’amore quello che il cantautore toscano ha regalato ai tanti fan accorsi nonostante freddo e pioggia e che ha chiuso il ‘Safari tour 2008’. In scaletta le sue più celebri ballate, recenti e del passato: da ‘Serenata rap’ a ‘Dove ho visto tè, da ‘Chissà se stai dormendò a ‘Ti sposerò. Immancabile ‘A tè, il romantico brano campione di incassi del 2008, che a grande richiesta Jovanotti ha bissato, trasformando l’arena in un tripudio di baci ed effusioni tra innamorati. Tanti anche i brani più ritmati che hanno fatto ballare la folla. A mezzanotte il brindisi e in coda al concerto spazio all’improvvisazione con la band e al mixer proprio come agli esordi della sua fortunata carriera. Capodanno dedicato a Fabrizio De Andrè anche a Palazzo Ducale, dove, secondo gli organizzatori della mostra per i dieci anni dalla scomparsa del cantautore genovese, sono stati staccati quasi mille biglietti. Nel salone del maggior consiglio per tutta la serata canzoni di Faber e proiezione del video sul cantautore genovese curato dal giornalista Vincenzo Mollica. A mezzanotte brindisi e balli a ritmo di revival anni Settanta e Ottanta e disco music. Nello stesso Palazzo Ducale, nella sala del munizioniere e nella sala del camino, quasi 200 bambini tra i 3 e i 10 anni, accompagnati dai genitori, hanno festeggiato il Capodanno con un pensiero particolare ai diritti dell’infanzia, nell’ambito di ‘Genova città dei diritti dei bambinì organizzato dall’amministrazione del capoluogo ligure. Un capodanno in memoria di Babu per una decina di senzatetto radunati sotto i portici del teatro Carlo Felice che hanno portato fiori e qualche bottiglia vuota di sambuca vicino a un altarino improvvisato già dalla mattina mattina in memoria dell’amico morto di freddo l’altra notte. Un brindisi con vino rosso e bicchieri di plastica, poi tutti a dormire. In cinque sotto i portici del teatro dell’opera genovese, nessuno nella stazione della metropolitana di piazza De Ferrari, che il Comune in accordo con l’Amt, ha deciso di lasciare aperta sino al 7 gennaio per ospitare i senza fissa dimora in queste notti di freddo intenso.