«È un anno veramente positivo per la Juventus. Due parti dell’anno: la prima in cui siamo riusciti a qualificarci in Champions, la seconda parte, cioè questo campionato, in cui siamo secondi. Sei punti sono tanti, ma comunque siamo secondi in classifica e abbiamo fatto delle ottime cose anche in Champions». Traccia un bilancio positivo per il 2008 il presidente della Juventus, Giovanni Cobolli Gigli, ai microfoni di Sky Sport24 all’ingresso della Lega calcio. «Il 2009 si apre con tutte le prospettive per la Juventus, in primo luogo, cosa a cui tengo moltissimo, fare una bella figura in Champions e poi, naturalmente, giocarci il campionato fino all’ultimo. E rimane anche la Coppa Italia». Si torna a parlare di calciomercato, ma la Juve non si muoverà. «A gennaio noi recuperiamo grandi campioni che sono stati infortunati per un lungo periodo, in questi primi quattro mesi di campionato, quindi crediamo proprio di non dover far nulla dal punto di vista degli acquisti e prevediamo di non dover far nulla anche dal punto di vista cessioni. Poi Secco e Blanc naturalmente si guardano in giro -aggiunge- per pensare a cosa fare per giugno, però ricordiamoci che devono tornare grandi nomi come Trezeguet, Zebina, naturalmente Buffon in testa a tutti e molti altri. Abbiamo già recuperato Zanetti e Poulsen. Mi sembra che la squadra a questo punto possa essere ben strutturata per arrivare al momento importante che è quello del 22 febbraio, se ricordo bene, a Londra con il Chelsea, dove credo che abbiamo il 50% di probabilità, però la considero una partita estremamente stimolante per dei campioni come quelli della Juventus». «La Juve interessata a qualche giocatore dell’Udinese? I nomi non li so e non li faccio. È chiaro che l’Udinese ha un grandissimo vivaio di giocatori, è una delle società più sane e ha sempre basato la sua vita di squadra e di società sportiva sul fatto di aver saputo far crescere i giovani che poi mette sul mercato e attraverso il quale credo regga la situazione con un bilancio estremamente positivo». Oltre a i recuperi dagli infortuni ci sarà anche la cittadinanza italiana per l’attaccante Amauri. «Sarebbe un peccato se non lo diventasse, un campione così… Amauri, tra l’altro, è migliorato partita dopo partita e adesso è diventato una grande vera star della Juventus e del calcio italiano, lo vediamo per come gioca, per come difende, per come attacca, per il numero dei gol fatti. Sarebbe un peccato se non diventasse italiano, per il calcio italiano e per la Juventus», sottolinea Cobolli Gigli.