Lamela vuole la Champions con la sua Roma

Erik Lamela è stato intervistato da “Il Romanista”. Ecco le sue parole:

Cosa è successo a Torino contro la Juventus e con Chiellini?

Ci siamo strattonati a lungo, prima s’è messo lui davanti a me e io ho cercato di togliermelo da davanti, ma non ci sono riuscito. È stata una normale cosa di pallone. Ci siamo strattonati, lui continuava e io per scrollarmelo di dosso l’ho preso. L’ho colpito.

Chiellini aveva provocato a parole o in qualche altra maniera?

No. Nessuna provocazione solo un contatto. Non ci sono state provocazioni anche perché fino a quel momento avevo giocato praticamente dall’altra parte del campo. Non c’eravamo presi.

Un’espulsione giusta.

Sì. Però non c’era nessuna intenzione di fargli male, a questo ci tengo, l’ho fatto solo per liberarmi. E ho sbagliato.

Quante altre volte sei stato espulso in carriera?

Nessuna. Fino a Torino non avevo mai preso un rosso.

Hai lasciato la Roma in dieci e sotto due a zero…

Di questo chiedo scusa ai tifosi e ai compagni. Ne abbiamo già parlato nello spogliatoio. Mi è bastato poco per chiarire con loro.

Sarai multato...

E pagherò. Io faccio quello che è giusto e quello che decide la Roma.

Presumibile che sarai strattonato tante altre volte… Quest’espulsione può essere una lezione?
Per certi versi sicuramente, ma, lo ripeto, io non avevo nessuna mala intencion nei confronti di Chiellini.

Juventus-Roma 3-0: perché?
Perché dobbiamo cominciare a leggere meglio anche certe partite. Non è stato un problema di approccio. L’atteggiamento è stato quello giusto perché anche in trasferta sul campo della prima in classifica volevamo fare la partita. Tenevamo palla fino a che c’è stato quell’inserimento per la prima rete e la partita s’è messa male. E’ evidente che dobbiamo correggere qualcosa, è evidente che dobbiamo ancora migliorare. Sarebbe strano il contrario, nessuno pensa di avere le cose in mano.

Juventus-Roma 3-0, lascerà strascichi?
No. La squadra non ne risentirà.

La squadra che va a cena insieme.

E’ un’idea nata proprio dopo Juventus-Roma 3-0. Anche la cena in qualche modo forma il gruppo. Uno si diverte coi compagni. Ci sono tanti giocatori nuovi. E’ un modo per stare allegramente insieme.

Chi l’ha organizzata?
Totti. E’ stata un’idea del capitano. E’ stata organizzata sul pullman dopo Torino. Io mi trovo benissimo in questa squadra.

El Coco di tutti. El Coco di mio fratello..
E’ stato lui a darmi questo soprannome. Mi diceva Coco. Coco… Ed è rimasto così.

Tuo fratello e la tua famiglia, il cuore della vita?
Sì, stanno qui con me. Anche la mia ragazza mi ha accompagnato in Italia. Se per me non è stato facile, come dicono tutti, lasciare la patria, la mia casa, i miei amici e la mia squadra a 19 anni, per lei è stato anche più difficile. Ci siamo conosciuti a scuola, la cosa migliore della mia età scolastica… Con la mia famiglia viviamo lontano dal centro in un casa, mi ha aiutato Totti a trovarla.

La casa, la cena… Una volta hai detto che Totti ti riempie di consigli…
Veramente non l’ho mai detto, però è vero. E meno male. Io non posso che ascoltarlo, perché Francesco di Roma sa tutto, sta qui da sempre, è romano, conosce l’ambiente meglio di chiunque. Lui e De Rossi mi hanno parlato di cos’è la Roma, di cosa significa giocare qui. Io so bene dove sono, conosco l’importanza di questa maglietta e delle responsabilità che ho. Ma resta un onore avere certi esempi e certi compagni. Uno è Daniel Pablo Osvaldo.

Una volta per tutte, cosa è successo nello spogliatoio di Udine?
E’ stata una litigata per una giocata della partita, non c’è stato altro. Non ho mai detto la frase che lui non è Maradona, e non c’erano problemi di altra natura. E’ stata una discussione sulla partita, sicuramente accesa.

Perché Osvaldo s’è arrabbiato così tanto?
Perché era un altro periodo, perché quella partita contava tanto, dovevamo fare bene. E’ stata una discussione animata perché ci teneva tanto lui e perché ci tenevo tanto io a non perdere.

Adesso?

Adesso è tutto a posto, ma è stato immediatamente tutto a posto. Questo è un gruppo buonissimo. Io sono giovane, ho fatto solo tre anni ad alti livelli, ma questo è un bel gruppo. Io sto bene con tutti. Ci sono veramente bravi ragazzi nella Roma. E’ questo conta più di chi è più o meno forte, di chi va più o meno bene.

Adesso Bojan va meno bene…

Bojan è fortissimo! Bojan forse non è andato benissimo nelle ultime due partite, e comunque non lo devo certo dire io. Io sono contentissimo di poter giocare con un attaccante così. Lui è da Barcellona. E da Roma.

Lamela sarebbe potuto veramente essere del Barcellona…

Ah, la storia del provino da ragazzino… Feci cinque gol in un torneo giovanile in Catalogna, gli osservatori del Barça mi videro e dissero a mio padre che mi avrebbero voluto con loro. Rimasi a Buenos Aires.

Pentito di aver detto no?

No, perché ho detto sì al River Plate che era la mia squadra del cuore. Perché il mio sogno era quello di esordire in primera con la maglia deRiver e di segnare per il River. No, perché adesso sto alla Roma.

Avresti potuto fare esattamente lo stesso percorso di Messi

Nessun rimpianto. Il River mi ha preso da chiquito, col River sono diventando grande. Il River ce l’ho nel cuore. Sempre stato suo tifoso? Sempre. Da ragazzino andavi al Monumental a vedere il River? Sempre. In curva? Sì, da quando avevo 7 anni. Giocava il River e io c’ero.

Andresti mai a giocare nel Boca Junior?

Come???? Nunca! Mai. Mai. Neanche se fosse l’ultima squadra al mondo.

Cos’è River-Boca?

Eh… Diciamo che sono i due club più grandi d’Argentina e basta.

Conta sempre la distinzione fra “millonarios” – cioè la squadra d’elite, il River – e il Boca squadra del popolo?

No, non c’è differenza di ceto e di classe come dicono.

E cos’è Roma-Lazio?

Io finora l’ho visto dalla panchina. Mi piacerebbe giocarlo e mi piacerebbe segnare sotto la Sud. Poi ti saprò dire qual è “più derby”.

Al River eri molto legato ad Almeyda, laziale: ti ha ma detto niente di Roma e della Roma?

Matias è un amico, abbiamo condiviso il dramma della retrocessione del River. Mi ha parlato dell’Italia, della città di Roma che è splendida. E Roma è splendida. Il Colosseo è magnifico, anche il Vaticano, la luce che c’è… Se vuoi saperlo Almeyda non mi ha parlato male dei tifosi della Roma e della Roma, anzi era contento del mio trasferimento in giallorosso.

Quando hai saputo di essere un giocatore della Roma?

Quando il procuratore me lo ha comunicato

La prima persona alla quale lo hai detto.

A tutta la mia famiglia. Vivo con loro, vivo per loro. A pensarci, la prima-primissima persona alla quale l’ho detto è stata mio padre. Mio padre ce l’ho nella pelle. Non è un modo di dire, oltre a un tatuaggio per la nonna che non c’è più, un altro è con le iniziali di papà.

Tuo padre è stato un giocatore di calcio?

Di calcio a cinque. Anche io ho giocato a calcetto. Dalle mie parti è normale. Da chiquito non facevo che giocare con la pelota.

E’ per quel motivo che giochi tanto con la suola?

No, perché per me è normale.

Tanti ti hanno definito “Speciale”.

Un giocatore speciale è Totti, non io. Anzi tutti alla Roma sono speciali. Anche Sabatini ha detto che sei speciale.

Sabatini s’è speso tanto per te, cosa ti ha detto per convincerti a venire alla Roma?

Mi ha detto tante cose, ma nessuna per convincermi a venire alla Roma. Non si deve convincere nessuno per venire a giocare nella Roma.

A Roma verso di te c’è una sensazione particolare e nuova. Quella di avere tra le mani veramente un fuoriclasse, e così giovane. C’è anche la paura che un giorno qualcuno uno così… speciale possa portarselo via. Per esempio, se tornasse il Barcellona a richiederti cosa faresti?

Io sto alla Roma, non penso ad altro. Parlarne sarebbe pure sbagliato. Sono appena arrivato e devo crescere tanto, devo imparare tanto, devo lavorare tanto. Io qui sto bene e sono felice. Io devo e voglio dare tutto per questa squadra che mi sta dando tutto. C’è una specie di tacito e segreto ordine quando si parla di Lamela alla Roma: “Non ditegli troppo che è bravo, non ditegli che è un campione perché c’è il rischio che si monti la testa”. C’è il rischio? No. Su questo sono sicuro per un semplice motivo.

Quale?

Nella vita neanche da ragazzino ho avuto la strada spianata, non è stato tutto facile per me. Io so cosa significa stare in basso e lavorare per salire.

Tuo padre faceva il panettiere.

Sì, ma io non sono capace a fare il pane. Stavo lì, vicino a lui ma a parte il fatto che non dovevo mettere le mani nella farina perché era rischioso per le macchine, non ho mai imparato perché giocavo sempre a pallone. Ecco, il pallone è stato il mio pane. A parte Luis Enrique, il tuo allenatore più importante? Gorosito, è lui che mi ha fatto giocare nel River. Luis Enrique. No, non voglio parlarne tanto, sai com’è… Ti dico che con lui giochiamo e giocheremo sempre alla stessa maniera, sia in casa, sia in trasferta, con la prima o con l’ultima in classifica. Questo mi piace. Come persona? Muy bien

Il tuo ruolo?

Trequartista. E dove vuole Luis Enrique.

Meglio un assist o un gol?

Meglio vincere.

Dove può arrivare la Roma?

Lo Scudetto uhm è un po’ lontano… Diciamo al terzo posto.

Ma se vince a Catania?

Sì, se le vinciamo tutte lo Scudetto diventa pure matematico. Diciamo che vogliamo arrivare il più in alto possibile. Dove vuole arrivare Lamela con la Roma? A vincere la Champions League.

E’ quello il futuro?

Abbiamo un gruppo tanto forte, ci stiamo conoscendo, siamo giovani. Ci crediamo. Ci sentiamo una squadra forte, però dobbiamo lavorare. Sappiamo che dobbiamo lavorare per poter raggiungere qualcosa di grande per questa città.

Tornassi indietro rigiocheresti il Mondiale Under 20 con la caviglia malconcia?

No, ho sbagliato, però non è facile dire di no a un Mondiale e all’Argentina.

Hai detto il tuo no per sempre al Boca: e alla Lazio?

Lo mismo, neanche alla Lazio andrò mai. Di’ quello che vuoi ai tifosi della Roma. Di continuare così, come fa la Curva Sud.

Ci andresti? In Curva?

Sì. Magari ci andrò il prossimo anno per scontare la squalifica della Coppa Italia. E poi i tifosi della Roma sono un po’ argentini.

Photo Credits | Getty Images

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32 commenti su “Lamela vuole la Champions con la sua Roma”


  1. Quante altre volte sei stato espulso in carriera?
    Nessuna. Fino a Torino non avevo mai preso un rosso.
    Hai lasciato la Roma in dieci e sotto due a zero…
    Di questo chiedo scusa ai tifosi e ai compagni. Ne abbiamo già parlato nello spogliatoio. Mi è bastato poco per chiarire con loro.
    Sarai multato…
    E pagherò. Io faccio quello che è giusto e quello che decide la Roma.
    Presumibile che sarai strattonato tante altre volte… Quest’espulsione può essere una lezione?
    Per certi versi sicuramente, ma, lo ripeto, io non avevo nessuna mala intencion nei confronti di Chiellini.”

    Ecco fatto i giornalisti gia giocano…sul fattore multe…squalifiche…e ie lo dicono in faccia a lamela…

    Vacci a capire cosa frulla nella testa di lamela se prende una multa…

    Lo stile disciplinare impartito da luis è sbagliatissimo,io sono preoccupato di perdere probabili campioni..

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  2. Lamela con questa dichiarazione :voglio la champions ha detto piu di quanto si possa immagginare..
    è consapevole che grandi club gia lo vorrebbero e di certo lui nn aspetta la roma in eterno…

    Lamela ti apprezzo come giocatore e anche per la sincerita.

    Ho visto questa sua dichiarazione come un avvertimento…

    Ricordo che anche lamela ha un procuratore..

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    • E che doveva di?

      Spero di aiutare la Roma per la salvezza nei prossimi anni.

      O: Sono felice di essere a Roma, arrivare 3° nel futuro mi rende felice.

      O: Con la Roma vinceremo tutti i tornei estivi, incluso la coppa del Nonno?

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      • Infatti ha fatto bene a dirlo per me,lamela vuuole la champions?

        Io a sto punto se fossi stato il giornalista avrei fatto il bastard fino in fondo e gli avrei chiesto:
        Lamela ma quanto sei disposto ad aspettare la roma per giocare la champions???

        Sarebbe stata una domanda inteligente..

  3. Lamela vuole la champions?
    E se la roma nn ci arriva entro 2 anni in champions lamela aspetta la roma?????????che piu che la champions per ora gli promette solo multe e squalifiche..

    La mia speranza è che luis cambi lo stile disciplinare eccessivo e si fissi piu che altro nel decidere un 10-11 titolare,quindi delle gerarchie.

    Tutte le squadre al mondo hanno un 11 titolare,barcellona in primis,perche luis vuole cambiare il mondo?

    Superman luis calmati per favore e stai con i piedi per terra,che ci pensano gia i gioranli e le radio a far volare le notizie smerdanti

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  4. Pepe pesta i piedi a Messi: nessuno vede. Balotelli dà un calcio in testa a Scott Parker, niente. Ieri, Dias tira un pugno in area a Van Bommel: nada. Lamela scalcia Chiellini: subito visto. E che cacchio.

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  5. Lamela vuole la champions con la Roma?
    e noi vogliamo la champions con Lamela!!! 😀

    Già me lo vedo tra 7-8 anni con la fascia da capitano!!! Daje Erik!

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  6. Pero’ che noia ste interviste, e sempre sta storia con Osvaldo e sempre le solite domande “ovvie” e scontate.

    Un po’ di fantasia, creatività…?

    Certo che dovrebbero inventarla sta facoltà di giornalismo!

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  7. riporto:
    Fiorentina è in pressing su Walter Sabatini. E non per accaparrarsi qualche gioiello di casa Roma, ma per convincere l’attuale ds giallorosso a trasferirsi a Firenze.
    Ecco il nuovo tormentone, prepariamoci a sentirne delle belle

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    • chiediamo a viareggino se aiuta a trovargli una casa… ma dubito che gli facciano gestire i soldi in prima persona come ha fatto a roma. I della valle sono imprenditori tosti per cui credo proprio che nn andrà

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      • Ah si non va perchè i della valle sono tipi tosti..mica perchè sta a Roma affiancato da gente seria, nel pieno di un progetto serio ecc.

      • Mi sembra di intuire che Diego ha una visione un tantino alterata (diciamo “personalizzata”) della realtà! xD

      • x Forzaroma : scusa quale sarebbe il progetto serio? Svendere i giocatori… puntare al campionato primavera… non fare acquisti importanti e rischiare di perdere ddr…affidare ad un allenatore oggi inesperto e che nn ha vinto nulla la conduzione della ROMA ….

      • Sei tu quello fuori dal coro, non ti può venire in mente che sei tu che vivi in un mondo tutto tuo?? (basta vedere la tua considerazione qua sotto sull’intervista di Lamela 🙄 …)

      • si, la vedo diversamnete da te ma rispetto quello che dici anche se, ovviamnete, non lo condivido. Mi sono espresso sul fatto che lamela veniva lodato per aver ringraziato tutti : questo è deprimente. Lodare un’intervista per come ha ossequiato gli altri è davvero triste. Ma è solo il mio punto di vista. E su sabatini, credimi, mi darai ragione… un giorno….

  8. che delusione, che appiattimento, che tristezza… tutti bravi, tutti amici, tutto bene, tutto bello….ha elogiato chi doveva elogiare : se per te è un pregio per me è una delusione…ma che ci aspettiamo da queste interviste??? sempre le stesse domande, sempre le stesse risposte. Mai un impeto di essere uomini e dire le cose vere. Va bene che questo è l’ambiente del calcio ma ora sta diventando tutto appiattito

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    • Se ti fanno una domanda rispondi a ciò che ti è stato chiesto, aveva senso per te se il giornalista gli chiedeva “Come ti trovi a Roma?” e lui rispondeva “Sì, mi piace molto il cioccolato!” ??

      Rispondi
    • No hai ragione meglio se alla domanda “i tifosi hanno paura che tu possa andare via” rispondeva “e fanno bene. Io sono a Roma di passaggio.”
      “come ti trovi con LE?” “male lo odiò troppo”

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    • il tifoso romanista è davvero un caso da studiare.ho anche letto in alcuni post qualcuno che criticava sta famosa cena,per me è un modo di fare gruppo dopo un brutta sconfitta. se Lamela ha detto di stare bene e di stimare Totti, Osvaldo, Sabatini…DEVE DIVENTARE UN PROBLEMA? non capisco questo atteggiamento, se un giocatore parla bene è un noia, se un giocatore si gira le scatole e se ne vuole andare diventa un traditore, se parla male rompe lo spogliatoio.personalmente sono contento che ci sia questa armonia,significa che c’è stima e che Luis Enrique controlla abbastanza il gruppo.facciamoli lavorare

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      • Non capisco… ma forse il tuo è un discorso in generale. Mai parlato della cena ma solo del fatto che leggere queste smancerie con domande&risposte standard ormai mi sono proprio stancato…- tutto qui. Mai detto che se uno va via è un traditore : ormai le bandiere nn esistono +, purtroppo. Siamo in mano ai procuratori : ma hai letto quello che ha detto rajola : io lo porto via … Se fossi stato Balotelli avrei fatto una dichiarazione ma rinunciare al procuratore importante significa rinunciare a montagne di soldi….

      • scusami Diego, ma come puoi leggere in quello che ho scritto faccio riferimento ad un modo di commentare o dare peso a dichiarazioni e comportamenti.non mi riferisco esclusivamente a te ma a tutto quello che viene scritto in questo forum(per questo ho citato anche la cena e altre cose).che ci siano o no smancerie…alla fine di tutto vale il campo e fino ad ora Lamela promette molto bene.

  9. Che mito Lamela… semplicemente un fenomeno!

    Che cogIione l’intervistatore… gli ha fatto 45 domande sul Barcellona, sulla possibilità di andare via dalla Roma un giorno… sicuro che è romanista sto strònzo???

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  10. Adesso Bojan va meno bene…

    Bojan è fortissimo! Bojan forse non è andato benissimo nelle ultime due partite, e comunque non lo devo certo dire io. Io sono contentissimo di poter giocare con un attaccante così. Lui è da Barcellona. E da Roma.

    Sabatini s’è speso tanto per te, cosa ti ha detto per convincerti a venire alla Roma?

    Mi ha detto tante cose, ma nessuna per convincermi a venire alla Roma. Non si deve convincere nessuno per venire a giocare nella Roma.

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