Il Real Madrid guarda al ‘Grande Clasicò di domani sera al Nou Camp contro il Barcellona con un unico obiettivo: evitare la goleada. Era la missione impossibile per Schuster, assunta solennemente da Juande Ramos al momento di firmare il contratto offertogli dal Real. Un’impresa alla quale il nuovo tecnico lavora da due giorni contro il tempo. In vista del derby per eccellenza, a Madrid si mettono a punto piani alternativi per frenare la potente offensiva blugrana. Quarantaquattro gol in 14 incontri di Liga, con una media di 3,1 reti a partita, danno fede della potente macchina offensiva messa a punto da Pep Guardiola, con Etòo e Messi come arieti, che non ha pari in Europa. Nel tempio blugrana la squadra di Guardiola ha già incenerito per goleada Atletico, Almeria, Valladolid e Valencia: 21 reti all’attivo in tutto. I catalani arrivano all’appuntamento con il morale alto: sono primi in classifica, a +6 sul Villareal e +9 sul Real, quinto in classifica. Una differenza che, con gli eventuali tre della vittoria, salirebbe a 12 punti, un abisso invalicabile fra le merengue e il titolo di Liga. Il Real Madrid ha collezionato tre sconfitte nelle ultime quattro giornate ed è la quinta squadra ad aver incassato il maggior numero di reti. È decimato dai molti infortuni, col terzo forfait di De La Red, dopo quelli di Van Niestelroy e Diarra. Èavvilito dalle polemiche infinite sulla presidenza, scosso per l’esonero fulminante di Schuster e la difficoltà a ritrovarsi. Gli ultimi due titoli di Liga conquistati sembrano appartenere a un passato remoto, anche se il tecnico chiamato in corsa, Ramos, è il più convinto di tutti che la sua squadra possa farcela a portare a casa la vittoria. Anche Fabio Cannavaro non scherza: «Se c’è una squadra capace di battere il Barca al Nou Camp è il Real Madrid» ha assicurato il capitano della Nazionale azzurra in un’intervista alla radio madridista. «È vero che a loro le cose stanno andando in maniera eccellente, ma ora è diverso: andremo per colpirli a morte». Nonostante manchi «gente forte come Pepe, Heinze, Van Niestelrooy e Diarra», secondo Cannavaro il Real ha «una squadra completa che può vincere». Ma non sarà facile. Da quattro anni il popolo blaugrana non assapora un trionfo sul Real. L’ultima occasione persa fu due anni fa, il pareggio col Real di Fabio Capello che seppe utilizzare il 3-3 come trampolino verso la conquista della Liga. Nell’ultimo duello, i Blancos riuscirono a espugnare il Nou Camp per 0-1 per la prima volta nelle ultime 23 stagioni. Ora, però, l’assenza degli attaccanti, assieme a quella di Robben, lascia le merengue a scarso di munizioni. Al punto che Ramos starebbe valutando di impiegare sull’ala sinistra l’olandese Royston Drenthe, che, negli ultimi due giorni, ha mostrato un entusiasmo inusitato: «Vinceremo 1-2», il suo pronostico. È Sergio Ramos, ‘l’anti-Messì, come titola oggi Marca a tutta prima pagina, l’incaricato di operare il miracolo e fermare l’erede di Maradona, autore della tripletta contro il Real di due anni fa al Nou Camp. «Messi è il migliore, bisogna fermarlo», assicura Ramos, determinato a «non regalare il titolo a nessuno». Da parte sua, Guardiola non si fida: «Mi sentirei più tranquillo se il Real venisse con tutti i suoi uomini, piuttosto che decimato – ha detto – Sono loro i campioni, noi possiamo tentare di vincere, ma nessuno conosce il risultato». E Xavi Hernandez conferma: «Mi sembra assurdo parlare di goleada, quando ci sono rarissimi esempi nella storia dei derby fra le due squadre». Il tecnico blaugrana pensa però a un 4-3-3 col tridente d’attacco composto da Henry, Messi ed Etòo. Quanto ai pronostici, Zapatero prevede la vittoria dei ‘suoi blaugranà per 5-1. Ma, al di là degli sfottò – «si sa che la Cultural Leonesa ha una migliore difesa del Real», ha osservato – tutti tremano davanti ai pronostici mai azzeccati del premier. I broker danno 6 a 1 la vittoria del Barca. «Scommettete sul Madrid, è un’ottima occasione per diventare milionari», scherza Ramos.