Un Bologna offensivo e spregiudicato per guarire dalla ‘pareggitè. Dopo cinque punti nelle sue prime cinque partite, domani nell’anticipo con il Torino Sinisa Mihajlovic vorrebbe togliersi di dosso l’etichetta di ‘mister X’, fugare l’ormai inevitabile paragone con il primo Mancini all’Inter quando Sinisa era in campo (12 pareggi nelle prime 15 partite nella prima stagione di Mancio in nerazzurro) e soprattutto portare tre punti ad una classifica che ne ha bisogno, sopratutto se strappati a una diretta concorrente per la salvezza. «Al pareggio non voglio nemmeno pensare – ha spiegato il tecnico serbo – perchè ora una vittoria sarebbe troppo importante, non solo per i tre punti ma anche per il nostro cammino futuro in campionato. Se vinciamo domani, facciamo un salto di qualità: la squadra prende fiducia, quel pizzico di convinzione in più in quello che si sta facendo che aiuta a vincere le partite, ingranare davvero e andare per la propria strada». Questo, ha spiegato l’allenatore, non significherà naturalmente rovesciare la squadra in un arrembaggio garibaldino. «Ognuno – ha detto – sa bene cosa deve fare. Ho l’impressione che, quando arriviamo al pareggio, la squadra si accontenti: è giustificabile, dato che prima si perdevano le partite, ma dobbiamo fare il prossimo passo, cioè spingere sull’acceleratore e andare a vincere, ancora più convinti e cattivi». Il Bologna, contro il Torino, potrebbe quindi presentare una faccia un pò più aggressiva rispetto a quella delle ultime partite. A cominciare dal settore offensivo, dove il prolifico Di Vaio (suoi nove dei 14 centri del Bologna) potrebbe avere al suo fianco Marazzina, eroe della promozione dalla B, quest’anno a secco e spesso relegato in panchina. Il sostegno dovrebbe arrivare loro dalle ali del 4-4-2: Valiani, Adailton, Cesar e Coelho si contendono due maglie, ai lati di una mediana più solida, in cui Mihajlovic ritrova nel rientrante Volpi anche un’alternativa a Mudingayi e Mingazzini. In difesa è squalificato Zenoni e non ci sarà Marchini, non al top. Sull’out di destra probabile l’impiego di Lavecchia.