Rischio squalifica per Wayne Rooney accusato di aver calpestato deliberatamente un avversario nel corso dell’ultimo impegno di Champions League contro l’Aalborg. È stato lo stesso Kasper Risgard, vittima dell’eccesso di intemperanza dell’attaccante del Manchester United, a chiedere un provvedimento disciplinare alla Uefa, che per il momento preferisce non commentare. «Era un netto fallo da espulsione – le parole di Risgard – Solo perchè si giocava all’Old Traffford Rooney è rimasto in campo. Ma non c’è alcun dubbio che mi abbia calpestato intenzionalmente». Secondo la stampa britannica potrebbe risultare decisiva la prova tv che mostra piuttosto chiaramente come Rooney abbia scalciato l’avversario a terra. Non mancano d’altronde i precedenti, come quando nel 2002 Alan Shearer è stato sospeso dalla commissione disciplinare Uefa per due partite dopo che le immagini televesive avevano evidenziato la sua gomitata a Fabio Cannavaro in una gara del St James’ Park. Stessa sorte per Michael Essien, fermato due partite, a causa di un tackle su Dietmar Hamann, all’epoca centrocampista del Liverpool. La Uefa, che non sembra aver ricevuto alcuna segnalazione da parte dell’arbitro dell’incontro Laurent Duhamel, con ogni probabilità annuncerà entro la fine della settimana se intende procedere contro il giocatore dello United. «Quello che per il momento posso dire è che ci sono già stati casi in cui episodi non sanzionati in campo dall’arbitro sono stati in seguito rivalutati, comportando squalifiche per i colpevoli», le parole di Rob Faulkner, portavoce Uefa.