Nei giorni dopo la sconfitta di Firenze, la piazza romanista è rimasta nuovamente spaccata in vari fronti, un qualcosa di normale per una tifoseria cosi appassionata come la nostra che, a conseguenza di questo grande amore, quando si tratta di esprimere un giudizio obiettivo e non passionale nei confronti della propria squadra del cuore non conosce una via di mezzo.
C’è chi ancora da fiducia a questo progetto e questo allenatore, ci sono altri che credono nel progetto ma non più nell’allenatore, e chi invece non crede oppure non ha mai creduto in questo progetto e molto meno in questo allenatore. Ognuno di noi può pensarla come vuole ma la cosa che mai possiamo dimenticare è quella di mettere sempre e comunque la nostra Roma al di sopra di qualsiasi giudizio personale, giusto o sbagliato che sia.
Era qualche settimana fa, esattamente Roma-Lecce quando apparì quello striscione che diceva “Mai schiavi del risultato”, poi invece sono bastate due sconfitte, 5 reti subite, per cambiare idea e cadere nello sfattismo più assoluto.
Certamente il momento che sta attraversando la nostra Roma preoccupa anche il più ottimista dei tifosi, perchè le difficoltà sono tante e su più fronti, ma non tutto è da buttare via. Non dimentichiamoci che questa nuova realtà giallorossa è solo all’inizio e come spesso succede quando si intraprende una nuova strada, le avversità sono sempre dietro l’angolo.
Possiamo essere critici su tante cose, sui vari errori di Luis Enrique, sul fatto che a questa squadra manchino due terzini e sicuramente anche un difensore centrale, si può condividere il fatto che questa Roma tiri pochissimo in porta, si può discutere sul fatto che non ci sia una squadra tipo, oppure che molti giocatori giochino fuori ruolo. Le critiche però vanno sempre fatte in maniera costruttiva.
La cosa che però da tifosi romanisti non possiamo accettare è quella di sentire, come è accaduto in questi ultimi giorni, tifosi che augurano il male della propria squadra solo perche non sono d’accordo con questa nuova società e molto meno con questo allenatore. Oppure altri che hanno espresso pronostici catastrofici ancor prima di giocare la gara contro la Juventus.
Non dimentichiamo mai chi siamo e da dove veniamo, perché essere romanisti significa avere contro tutto e tutti e sopratutto significa affrontare le difficoltà, per quanto complesse esse siano.
Nel calcio si può uscire dal campo sconfitti ma mai e poi mai da perdenti.
Una cosa è certa, le difficoltà sono tante a cominciare da infortuni, espulsi, statistiche sfavorevoli etc, ma Roma-Juventus non è mai stata una partita normale, ci sono molte cose in gioco e anche se la Roma arriva da sfavorita, nel calcio le partite vanno giocate per 90 minuti.
Chi tifa Roma… non perde mai
Riccardo Lelli x Forza-Roma.com
Photo Credits | Getty Images