Ecco un altro appuntamento della rubrica esclusiva di Forza-Roma.com, in cui intervistiamo i tifosi della Roma: siamo gli unici ad offrire uno spazio così ampio ad ogni singolo tifoso. E siamo certi che questa sia la strada giusta, perchè il tifoso non ha voce nel Mondo del calcio…e noi gliela daremo. Oggi siamo in compagni di Sebastian, che qui conosciamo come Il_Romanista3. Ecco l’intervista:
Parlaci del tuo primo contatto con la Roma…
“Guarda devo dirti che la passione della Roma me l’ha trasmessa mio padre, che però si è dovuto arrendere di fronte a mio fratello minore cresciuto durante gli anni vincenti dell’Inter, quindi puoi ben immaginare di quale fede sia. Io poi sono di Verona, e vivo tutt’ora in questa città, ma grazie al cielo mio padre è originario di Roma, salvo poi venire qua per motivi di lavorativi. E insomma piano piano, crescendo (ora ho 17anni) i colori giallorossi sono entrati nella mia vita, davvero, e ora sono felice di sostenere questa squadra, fondata sulla passione allo stato puro”.
La Roma venerdì sera ha perso, forse ingiustamente, contro un Udinese in lotta per i primi posti…come hai preso la sconfitta? Hai ancora fiducia nel progetto?
“Mah, è stata una partita davvero noiosa, con pochissime azioni da gol, sia da una parte che dall’altra. La Roma può e deve far meglio. E non è la prima volta che, dopo aver costruito un buon filotto di partite giocato bene (e soprattuto a calcio), la squadre cade all’esame. Speriamo che ciò sia dovuto all’inesperienza, ma questa scusa deve reggere fino ad un certo punto : non dimentichiamo che in rosa ci sono Bojan, già vincitore di 2 Champions, Pjanic, con una 20ina di partite (se non ricordo male) in Champions, Stekelenburg, finalista al mondiale, e scorrendo via via gli altri. Insomma la partita doveva essere giocata meglio, con più cattiveria, e per la prima volta non ho visto il possesso palla che ha caratterizzato la Roma fin qui. Ho sempre fiducia nel progetto. Sempre, fino alla fine della stagione. Poi si vedrà.”
A proposito del progetto, ci credi?
“Credo che nel calcio la parola progetto non esista. Se oggi vinci, sei il re del mondo, se domani perdi sei una squadra fallita, da rifondare ecc. Quante volte lo abbiamo sentito? Tante. E infatti nel calcio ci vuole una botta di c*** impressionante. Certo si possono programmare a grandi linee delle aspettative, però non si può tracciare una linea specifica da seguire in 4, 5 anni perché comunque ci sono mille attenuanti, mille problemi che più o meno renderanno impossibile appunto il progetto. Con questo non voglio dire che il pensiero di fare una Roma ai vertici fallirà, tutt’altro. E’ interessante costruire una rosa giovane ma allo stesso tempo competitiva, disporre di soldi da investire anche nello stadio, che porterà inevitabilmente tanti, tanti soldi.”
Ad oggi sei soddisfatto della rosa della Roma? Dove interverresti?
“Dire di non essere soddisfatti del mercato in entrata è un’eresia. Assolutamente un calcio-mercato con i fiocchi. Molto male invece quello in uscita, ma non mi soffermerei tanto sulle cessioni di Menez e Vucinic. Siamo in troppi in squadra, e la rosa pertanto va sfoltita. E’ anche difficile per un tecnico lavorare con 30 calciatori. Mi riferisco a Cicinho, Cassetti, Taddei, Simplicio, Perrotta (ahimè è giunto alla fine della sua carriera), Borriello. Ecco Borriello è un caso molto particolare. Le sue qualità non si discutono, è un ottimo attaccante, senz’altro. Però non si sposa con il gioco di Luis e mai si sposerà per caratteristiche tecniche. Deve essere ceduto, altrimenti diventa un peso. Interverrei molto sui terzini, soprattutto quello destro. Angel è un buon calciatore, mi piace, ma serve una valida alternativa.”
Mettendo da parte i tuoi desideri sul mercato, giochiamo…sei in grado di prevedere chi prenderà la Roma e in che ruolo?
“Mi fai una domanda impossibile, e chi lo sa cosa bolle nella pentola? Il mio sogno è Van Der Wiel, ma con Baldini, diventa più possibile K.Walker. E’ proprio di oggi la notizia che la Roma sta ancora trattando Nilmar, e penso proprio che verrà preso, altrimenti lo avrebbero lasciato perdere già dopo l’acquisto di Osvaldo”
Cosa pensi del giornalismo sportivo italiano? Soffermati su quello romano…
“Potrei andare avanti ore e ore a parlare del giornalismo sportivo in Italia. I giornalisti sono corrotti, scrivono ciò che gli fa comodo. Non mi piace per niente, ma si sa, in Italia vanno avanti solo i raccomandati. Guarda non essendo di Roma mi è difficile parlare del giornale romano, perché comunque lo seguo pochissimo.”
Cosa pensi degli oriundi in Nazionale?
“Usciamo dalla mentalità provincialista. Vogliamo vincere? Bene, dobbiamo utilizzare tutti i mezzi migliori disponibili. E questi sono gli oriundi. Certo poi c’è una bella differenza tra Thiago Motta o Amauri e Osvaldo!”
Segui la Primavera della Roma? Chi porteresti in prima squadra? Approvi l’idea di “costruire” squadre B (come in Spagna) e lasciarle giocare in Lega Pro?
“In effetti la seguo spesso, anche perché parliamo di miei coetani! Il vivaio della Roma è uno dei migliori in Italia e bisogna valorizzarlo al massimo. Ci sono talenti in questa primavera; talenti che vanno trasformati in grandi calciatori. Parlo di Viviani e Nego o Caprari e il meno citato Piscitella. Mi piacciono di meno invece Verre e Ciciretti, e questo Tallo mi incuriosisce sempre di più. Senza contare che in giro per l’Italia abbiamo Crescenzi, Florenzi, D’Alessandro. Senz’altro l’idea di avere una squadra B è molto interessante. Però servono delle precisazioni. Giocando in Lega Pro e, perché no, in Serie B servono degli stadi, che non siano quelli d’allenamento della prima squadra. Dove giocano? Ora il problema per la Roma non sussisterebbe, in quanto abbiamo a disposizione il Flaminio, ma le altre squadre?”
Dimmi il tuo 11 Giallorosso ideale!
Stekelenburg
Rosi ( Nego ) – Burdisso – Juan – Angel
De Rossi – Gago – Pjanic
Lamela
Bojan – Osvaldo