La tranquillità nel calcio ci vuole poco per perderla ma altrettanto poco per riconquistarla, l’ambiente con una scossa è ritornato a respirare un’aria buona quanto leggera, gli infortuni che prima erano mannaie sulla capoccia di Spalletti e soci adesso vanno visti in un ottica diversa, con le vittorie torna il buon umore in un gruppo che è seriamente convinto delle proprie potenzialità ed intenzionato a proseguire senza limiti di spazio e di tempo in questo viale verso il paradiso. La Roma non si pone dei limiti, ci mancherebbe, vuole tirare il piu possibile e cosi potrebbe avere in seguito delle voglie di ambizioni che adesso sembra prematuro spifferare ai quattro venti ma che ogni romanista dopo quella serata di Champions ha iniziato a vedere nelle proprie notti. Il tifoso, non l’ammetterà mai, adesso sa che la propria mente è rivolta verso il futuro prossimo: Chievo, Bordeaux, Cagliari, Catania, quattro tappe per continuare in un cammino iniziato quel 4 novembre scorso, tutte alla portata della nostra Roma che se confermerà la tempra vista contro la Fiorentina, il sacrificio, l’abnegazione, la carica agonistica, la voglia di vincere e di accontentare chi le è stata sempre al suo fianco, allora si che la Sud può domire sonni tranquilli.