Conferenza stampa di Spalletti pre Lecce-Roma

La consueta conferenza stampa di Luciano Spalletti alla vigilia di Lecce-Roma:
 
Dopo il derby vinto avete ora la possibilità di lavorare con un po’ di calma. Ha la sensazione che il peggio sia passato?
“Si ce l’ho la sensazione, soprattutto vedendo quello che fanno i ragazzi in campo, come modo di comportarsi durante gli allenamenti. Diventa loro più facile andare a trovare le soluzioni, ad essere poi quella squadra del valore che tutti si aspettano”.
La Roma sta tornando la Roma in poche parole…
“Secondo me, per quello che si è visto, sì. Qui devo fare i complimenti ai ragazzi per come sono rimasti compatti in un momento di difficoltà vera. Dove non si riusciva a trovare la causa precisa e di conseguenza devi essere bravo a lasciar passare il tempo mantenendo certi criteri
di professionalità, di intenzioni e di disponibilità soprattutto. Di questo li ringrazio. Li ringrazio anche perchè con molti di questi ragazzi qui ho vinto cento partite. E non è poco. Gliel’ho detto anche dentro gli spogliatoi e lo voglio dire anche pubblicamente perchè mi porterò dietro nella mia vita il fatto di aver fatto cento vittorie con la Roma, ed è dipeso da loro. Avrei voluto giocare diverse partite, però non è stato possibile”.
Domani il Lecce, mercoledì il Cluj. Ha pensato ad un piccolo turnover per far riposare qualcuno? Domani uno tra Totti e Vucinic potrebbe andare in panchina?
“Ho ancora del tempo a disposizione e valuterò bene. Però la considerazione è giusta. La partita di Lecce è una gara importantissima, quella con il Cluj diventa fondamentale. Per la posizione che abbiamo ancora in campionato tutte le partite sono importantissime, ma le due di Champions sono fondamentali”.
In queste ultime ore si è parlato tanto, tra notizie e smentite, del tema-Aquilani. Lei che idea si è fatto? Qual è la situazione secondo lei al momento? Il futuro di Aquilani è a Roma in giallorosso?
“Penso che dispiaccia a tutti vedere valutazioni o confronti che riguardano soprattutto la società e il ragazzo, venire attribuiti all’opinione pubblica, alla stampa, e di conseguenza in un modo che può creare delle pressioni che possono andare a rompere un rapporto che viene da lontanissimo fra questo ragazzo, Bruno Conti e la società. Penso che sia tutto abbastanza semplice: la società vuole tenere il ragazzo, e il ragazzo, per quello che ha fatto vedere, vuole rimanere qui. Poi si dovranno mettere a sedere, ma per quello che ho visto c’è la volontà da parte di entrambi di mettere a posto questa situazione. Non c’è solo Aquilani che deve mettere a posto il contratto ma ce ne sono anche altri. Non vedo un grosso problema per quelle che sono le cose che so dall’interno. E’ chiaro però che il contratto deve essere stipulato e che ci sono dei punti di vista da limare”.
E’ da questa estate che si parla di Aquilani, è diventato un tormentone. Per lei quanto è importante il giocatore?
“Giocatore importante, di spessore che deve perfezionare e migliorare qualche sfaccetatura nel suo modo di stare in campo per diventare un campione. Però ha tutte le caratteristiche per poterci arrivare. Di conseguenza io la penso come la società”.
Quindi sarebbe una perdita enorme? E’ incedibile?
“Si parte sempre da una programmazione, da un progetto. Poi si tenta di fare il meglio in base a delle valutazioni che vengono fatte di possibilità, di livello, di tante cose che non spettano a nessuno. E di conseguenza ci si comporta. Non è che si possa rimanere prigionieri delle situazioni. Si va a fare il massimo di quelle che sono le possibilità e poi allo stesso tempo siamo pronti attraverso l’organizzazione. Nel calcio conta sempre l’organizzazione o almeno bisogna partire da un presupposto che l’organizzazione può fare la differenza. E allora poi si vanno ad affrontare le situazioni che capitano con quelli che sono stati i ragionamenti fatti a tavolino inizialmente. Per quanto riguarda Aquilani le intenzioni sono quelle giuste. Se poi è dall’estate che se ne parla… Noi siamo stati spettatori di molti discorsi, perchè l’abbiamo sempre pensata allo stesso modo. E penso ancora di più uno come Bruno Conti che il ragazzo lo ha fatto crescere, lo ha lavorato, lo ha sicuramente portato a un livello di crescita. Bruno Conti come il direttore Pradè e come la proprietà”.
La squadra è andata insieme a cena. Un gruppo che è tornato compatto, per qualcuno lo è sempre stato. Vuole togliersi qualche sassolino dalla scarpa?
“Sassolini non ho da togliermene nessuno. Però tutte le volte mi dite questo. Probabilmente voi sapete che qualcuno i sassolini me li ha buttati nelle scarpe. Io ho visto quale comportamento abbianoo avuto i ragazzi in un momento di difficoltà. Però è chiaro che bisogna continuare a fare risultato  perchè la nostra classifica vuole quello. Quando parlo di organizzazione: noi siamo dietro tante squadre che hanno mezzi inferiori a noi, ma probabilmente loro si sono organizzati in maniera corretta e hanno avuto dei vantaggi”.
A questo punto quale può essere l’obiettivo in campionato?
“Gli obiettivi sono quelli che ho detto prima. Tutte le gare sono importantissime per noi. Creare aspettative è un mezzo di fare informazione vostro, un mezzo su cui noi non ci dobbiamo basare perchè è controproducente, soprattutto in un ambiente caldo e sensibile come questo che ci dà un grossa mano. La tifoseria organizzata ci ha aiutato a tenere l’ambiente calmo e tranquillo. Per cui andiamo avanti partita dopo partita, cercando di mettere a posto la nostra classifica, che non è quella corretta in base a quelle che sono le nostre potenzialità”.
Gli allenamenti di questa settimana hanno evidenziato un Totti in crescita e soprattutto una grande intesa tra lui e Baptista.
“Secondo me Totti ha ancora dei problemi e non riesce a sviluppare quello che potrebbe. Lui sa che ci può dare di più di quello che ci sta dando in questo momento anche se noi lo ringraziamo di questa disponibilità. Baptista ha fatto vedere di aver trovato una condizione superiore a quella che aveva fatto vedere fino a questo momento. A noi fa piacere. Però è l’espressione della squadra in generale che mi fa ben sperare per il futuro. Quello che è l’entusiasmo, quella che è la tranquillità: tutte caratteristiche evidenziate negli allenamenti di questa settimana”.
Preoccupazione per il problema di Pizarro o poca roba?
“Una volta uscito è stato valutato e sembra nulla di importante. Dovrebbe essere a disposizione”.
L’assenza di Panucci durante la settimana, è stata prevista per mercoledì?
“Ha un problema al ginocchio da smaltire. Sta recuperando ed è prossimo a lavorare in campo”.
Lecce squadra ostica, nemmeno il Milan è riuscito a passare sul suo campo.
“Soprattutto con il Milan ha fatto una buona partita. Ha perso l’ultima contro la Sampdoria ma ha fatto vedere che riesce a segnare. Facendo due gol ha fatto vedere che sa far bene. Una squadra tosta. Beretta lo conosco da quando allena il Siena. L’ho fatto seguire, è un allenatore giovane che ha delle idee. Sicuramente le ha trasferite alla squadra visto che il Lecce è davanti a noi in classifica”.
Quanto aumenta l’autostima dei giocatori dopo il derby vinto in vista di domenica sera?
“Penso possa ribaltare completamente le qualità di un calciatore. Non è una partita quella, è la partita dentro un campionato. I ragazzi il maggior sforzo lo hanno fatto precedentemente a quella partita. Perché io non mai avuto il dubbio, tipo se ora perdiamo questa. Il modo di prepararsi la partita è stato corretto. La Lazio ha giocato benissimo. Ribadisco che la Roma non ha rubato nulla”.
Come pensa di contenere Tiribocchi, Castillo e compagni?
“Sembra che giochi Cacia al posto di Castillo, ma è uguale. Cacia viene dal Piacenza. Lo aveva acquistato la Fiorentina. Li ha trovato poco posto. Troveremo gente con qualità per questa categoria. Tiribocchi lo conosco in maniera particolare. E’ stato un artefice del mio Ancona, venne nel mercato di riparazione e fece molti gol e gli farò i complimenti”.
Cavasin ha detto, Vucinic è un predestinato, è d’accordo?
“Io penso sempre che uno nasca con delle qualità che fanno la differenza e ci vuole un modo di stare in un contesto e di dare disponibilità di lavorare e lui si che è completato. Lui è un calciatore di livello ora”.
Baptista personaggio della settimana, come sta. Lo ha visto più agguerrito?
“Le motivazioni sono le stesse. A lui ho chiesto come ha vissuto il contesto della partita e il giorno dopo magari andando a prendere un caffè  e lui ha detto che una cosa del genere non l’ha mai vista”.
Abbiamo visto Doni allenarsi con il caschetto.
“Si. L’altra settimana, era un cappello”.
Il rombo è il modulo della Roma?
“Noi abbiamo dei calciatori nel settore centrale, dopo il mercato fatto che ci fanno adoperare questo modulo. Sia con il trequartista e due punte e sia con i due trequartisti e la sola punta. Non cambia nulla. Per certi versi potremmo avere dei vantaggi così, dipende dagli avversari. Se riusciamo a praticarlo bene come con l’altro modulo abbiamo potenzialità superiori non escludendo che si possa riprendere il modulo precedente. Ci ha fatto vincere, fare buon calcio e non vedo perché archiviarlo”.
Si buttano palloni da calci d’angolo, impressione?
“Dipende da che punto di vista si vede. Alcuni tuoi colleghi dicono che ne abbiamo tratto il massimo del beneficio con le palle inattive. Io dico che siamo riusciti a concretizzare abbastanza. A volte possiamo fare di più. A volte li battiamo male. Il gol del derby viene da calcio d’angolo. Sulla traiettoria Juan e Panucci erano in condizioni di completare l’azione. Fa capire che i ragazzi sanno cosa si deve sviluppare in campo”.
Questo modulo avvantaggia Vucinic dandogli  un ruolo di meno copertura?
“I compiti di copertura è sempre meglio averli. Tanto poi se gli altri giocano in dieci e tu difendi in sei o sette hanno vantaggi gli altri. Compiti di copertura vuol dire non far giocare la palla ai difensori avversari. Io penso ci sia un comportamento totale che dà vantaggio ed equilibrio”.
Potremmo vedere Aquilani al posto di Perrotta?
“Possiamo vedere Pizarro, Taddei. Come dicevo prima, ci sono giocatori che hanno maggiori qualità da corsia centrale. Di conseguenza la scelta del modulo è nata da queste caratteristiche”.
Che ruolo si potrà ritagliare Menez?
“Menez è un calciatore che in futuro farà vedere, ha qualità deve migliorarsi in esperienza, ha grandissima gamba”.
Taddei può adattarsi al ruolo che ha occupato Perrotta ultimamente?
“Secondo me può farlo”.
Aquilani in che condizioni è?
“C’è da vederlo. Siamo stati attenti a non caricarlo, visto il lungo periodo che non è stato utilizzato, può avere bisogno di altri allenamenti o può fare la partita, non siamo in grado di analizzarlo completamente”.
Tommasi e Brighi, si assomigliano?
“Sono due calciatori che si assomigliano per le qualità umane e di disponibilità dove c’è bisogno, di qualsiasi natura. Brighi è un giocatore di sacrifico e sa stare da tutte le parti. Magari non sa far vedere la qualità ma con l’impegno porta a casa la sufficienza”.
Ha parlato con Totti e Panucci che sono usciti adombrati per la sostituzione?
“Il mio pensiero lo sanno. Devo fare il mio lavoro. Andando a rivederlo ho visto giusta la mia scelta, ci rimango un po’ male anche io. Quando non viene accettata si valuta in che maniera non è stata accettata e ci si confronta. Si, loro hanno fatto vedere che non sono stati contenti, non è che poi siano stati offensivi, un sano dispiacere è corretto”.
Il ruolo di Aquilani in questo rombo?
“Se tu mi aiuti a trovarlo, secondo me può fare tutti e quattro”.
La Roma è uscita più dalla crisi adesso che dopo il Chelsea, vero?
“Ho visto segnali importanti. Vincere queste partite ti da convinzione che hai delle qualità, io ho dei ragazzi che sanno valutare e rendersi conto. Hanno aspettato il momento adatto per spingere sopra  un episodio che ti girasse a favore. Siamo in condizioni di ripartire ma con qualità”.
Come è nata la cena di giovedì?
“Mi è stato detto. I ragazzi dentro lo spogliatoio ci hanno invitato e scroccare una cena fa sempre comodo”.
Cicinho e Riise hanno perso un po’ di fiducia?
“Ho convocato 21 giocatori con tre portieri e ho lasciato Panucci e Perrotta a casa. Possono giocare tutti. Cerchiamo di avere creatività. Cicinho non ne ha giocato una di partita, a Bologna è stato determinante facendo gol.(Ride n.d.r.). Cicinho è un calciatore della Roma e che a noi sta bene. Oggi parlando con Montella l’ho visto meglio, sta bene e ha rimesso in moto poi il giocatore apprezzato. Ci verrà comodo anche lui. Ci saranno molte partite e tutti i calciatori ci stanno a cuore”.

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3 commenti su “Conferenza stampa di Spalletti pre Lecce-Roma”

  1. [quote comment=”37877″]speriamo sia cosi la formazione doni cicinho juan mexes tonetto :26: de rossi brighi totti vucinic baptista totti[/quote]
    se riesci a far sdoppiare Totti va bn

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