Dopo la presentazione avvenuta ieri di Kjaer, è il momento di Miralem Pjanic, giocatore acquistato dal Lione per 11 milioni.
Questa la conferenza completa :
Perché hai scelto la Roma? Perché vuoi metterti in gioco qui?
La scelta è avvenuta un po’ tardi ma mi ha convinto lo staff della Roma che mi ha voluto più di qualsiasi altro giocatore. Per me l’arrivo in questa società può rappresentare il salto di qualità. Non si può rifiutare un grande club come la Roma, sono contento della mia scelta perché il campionato italiano può farmi crescere.
Il progetto. C’è bisogno di tempo o si può essere già vincenti?
La squadra è un mix di giovani con esperienza e qualità e di grandi giocatori molto esperti. Penso che ci sia molta qualità fra gli uomini che sostiuiranno i giocatori titolari. I grandi giocatori possono sicuramente dare una mano a quelli giovani e questa non è una scusa per la lotta allo scudetto.
A centrocampo potreste essere titolari tu, Daniele e Gago. Vi siete mai parlati?
Non sono riuscito a parlare con loro anche perché Daniele era in Nazionale. C’è tanta esperienza e deve adattarmi rapidamente se voglio giocare titolare. C’è il problema della lingua ma cercherò di impararla in fretta e di dare il massimo per il mister.
Sai già le caratteristiche sulle quali vorrebbe lavorare Luis Enrique?
Ho già visto i primi allenamenti e ho visto cosa vuole e come vuole che giochiamo. Il suo è un calcio offensivo e piacevole che sarà sicuramente divertente per i tifosi, poi spetterà a noi capire come difendere. La sua filosofia mi piace molto e per questo ho scelto la Roma.
Da piccolo ti chiamavano Zidane…
Zidane è il mio idolo, è straordinario. È un po’ presto per parlarne. Io ho il mio stile e ho acquisito esperienza perché ho giocato in campionato e in Champions League ma il paragone con Zidane è affrettato. Ho anche obiettivi personali ma ora voglio mettermi a disposizione del gruppo.
Nel centrocampo a tre, in quale ruolo ti trovi meglio?
Io sono pronto anche perché ho saltato anche l’ultima partita con la Bosnia e la preparazione col Lione è stata buona. Il ruolo lo sceglie il mister, a me importa fornire palloni e fare assist. Destra, sinistra, non cambia nulla.
Totti, giocherai insieme a lui. Che giudizio hai sul Capitano?
Totti è un grande giocatore, ha vinto i Mondiali. In squadra ci sono anche altri due giocatori che hanno vinto i Mondiali ed è importante. Ma Totti è un grande giocatore, lo stimo tantissimo e penso che potrò imparare moltissimo da lui.
Qual è il settore più attrezzato di questa squadra?
Non so rispondere anche perché non siamo deboli da nessuna parte. Ogni settore è messo bene, anche la panchina, abbiamo una squadra super.
Come ti è sembrato il Mister? Uno pronto per i successi o ci vuole ancora un po’ di tempo per arrivare al top?
Il mister è un tipo scherzoso ma sa anche cosa vuole dalla squadra, mi ha impressionato. Ci vorrà forse un po’ di tempo per sistemare il tutto ma noi ci sentiamo a nostro agio. Non dobbiamo mettere troppa pressione su di lui, ma sono sicuro che è pronto per fare bene.
Eri stato accostato alla Lazio, poi sei finito alla Roma. Come vivi il derby?
Ho sentito della trattativa con la Lazio. Il derby è una partita particolare so cosa si prova perché ne ho giocati diversi. Questi vanno assolutamente vinti, cercheremo di vincerli entrambi. Conosco la grande rivalità con la Lazio ma la Roma è un grande club, vogliamo far felici i tifosi.
Menez, in Italia, ha fallito. Come te lo spieghi?
Non lo so, non ho seguito molto Jeremy. So che è un buon giocatore e credo che riuscirà ad imporsi al PSG. Io dico solo che tutto il possibile per impormi qui a Roma, ce la metterò tutta.
Perché il 15 come numero di maglia?
È il numero col quale ho esordito col Metz.
Quanto è stato importante il tuo trasferimento in Francia? C’è un allenatore che ritieni importante per te? Dato che il calcio italiano sta perdendo fascino e campioni, ci hai pensato un po’ prima di accettare l’Italia?
Ho avuto diversi allenatori ma forse quello a cui tengo di più è quello che mi ha fatto esordire col Metz. Con Puel al Lione non c’è stato un buon feeling ma con Garde la situazione è cambiata. In Italia ci sono ancora grandi squadre che vogliono fare bene in Champions, anche la Roma ha fatto grandi sforzi per raggiungerla. L’italia è ancora una grande piazza.
C’è un calciatore a cui ti ispiri? L’esclusione dell’Europa della Roma può limitare la tua carriera?
I migliori ora sono Messi e Ronaldo, ma i miei preferiti erano Zidane, Riquelme e Maradona. Sono giocatori che mi piacevano per il loro modo di giocare e per questo mi ci identifico. Le coppe non avrei comunque potuto giocarle perché ho giocato col Lione i preliminari. Non è un problema, ma uno stimolo per raggiungere la Champions il prossimo anno.
Sei un grande giocatore ma ancora molto giovane. Su cosa devi migliorare?
La ringrazio per i complimenti ma devo ancora migliorarmi in molti aspetti : sia tatticamente che sia difensivamente. Ho scelto la Roma perché so che qui potro migliorare anche fisicamente e fare più esperienza. Sono molto contento.
Hai già giocato a grandi livelli in Francia. Temi il salto di qualità necessario qui in Italia?
A 21 anno è normale che io abbia giocato in un solo campionato. Questa è una grande opportunità per me dato che ho già una buona esperienza e posso aggiungerne altra. Sono felice di questa nuova sfida e non la temo affatto. Si sente un po’ di pressione ma è una cosa positiva. Darò il meglio di me anche se ci vorrà un po’ per ambientarmi dato che sono in una nuova città e devo imparare una nuova lingua. Non ho paura di nulla e non vedo l’ora di cominciare.