Derby “Bestiale” tutto da ricordare

La testa de «La Bestia» regala il derby alla Roma. Julio Baptista è stato di parola. Aveva detto di sapere come giocare partite di questo tipo, avendolo già dimostrato in Spagna segnando al Barca nel vero derby della Liga (quello col Real), e i fatti hanno dato nuovamente ragione a lui. E a Spalletti, che lo ha gettato nella mischia da subito tenendo in piedi il modulo col centrocampo a rombo e le due punte. Il centesimo successo sulla panchina giallorossa del tecnico toscano è di quelli pesanti. La Roma si allontana dalla zona calda con un successo che in campionato le mancava dal 28 settembre (2-0 all’Atalanta), anche se non può dire di avere risolto tutti i suoi problemi. Il derby, infatti, è stato in bilico fino all’ultimo e la squadra di Spalletti ha avuto il demerito di non riuscire a chiuderlo prima, malgrado la Lazio abbia giocato in dieci dal 21′ della ripresa, a causa dell’espulsione di Ledesma. Zarate (imprendibile per gli avversari e grande trascinatore dei biancocelesti) e compagni in più circostanza hanno sfiorato un pari che, alla fine dei conti, avrebbero meritato e negli ultimi incandescenti minuti hanno anche riacquistato la parità numerica, per l’espulsione di Perrotta al 42′. La Lazio ha pagato a caro prezzo gli errori sotto porta di Pandev e Lichtsteiner (nel finale) ma certo non le è mancato il coraggio di credere in un aggancio che sembrava impossibile ma che non si è materializzato per un soffio. Rossi fino all’ultimo non ha sconfessato il tridente con il quale aveva cominciato. Il tecnico dei biancocelesti fin dall’inizio non ha voluto rinunciare al suo modulo e Spalletti ha fatto lo stesso. Senza lo squalificato Pizarro, l’allenatore della Roma piazza Baptista vertice alto del rombo di centrocampo dietro a Totti e Vucinic. Il brasiliano è l’unico volto nuovo tra i giallorossi, per il resto prevale la volontà di affidarsi alla vecchia guardia: Doni va in porta senza caschetto protettivo, Tonetto torna a sinistra in difesa e Panucci a destra, Perrotta e Brighi si mettono ai fianchi di De Rossi, che gioca con un bendaggio rigido al polso sinistro. Tanti esordienti nel derby, invece, nella Lazio che Rossi schiera col tridente pesante, cioè Mauri più Pandev, Rocchi e Zarate. Per l’argentino è la prima stracittadina, come per Lichtsteiner, Rozehnal, Radu, Brocchi e Carrizo. Proprio quest’ultimo al 19′ compie la prima parata della partita togliendo da dentro la porta un colpo di testa di Vucinic. Alla stessa maniera risponde Zarate al 22′ ma sbaglia la misura. Ci riprova al 31′ ma il suo destro è centrale. Preciso al millimetro, invece, sia l’assist di Totti che il colpo di testa di Julio Baptista che al 5′ della ripresa sblocca la partita. La reazione della Lazio è ancora affidata a Zarate: complice un’uscita avventata di Doni, l’attaccante dopo 2′ può pareggiare di testa ma il portiere brasiliano si riscatta e alza in angolo. Il gol realizzato galvanizza Baptista che diventa punto di riferimento nella manovra della Roma, come non gli era riuscito nel primo tempo, e conquista diverse punizioni nel giro di pochi minuti. Al 21′, poco dopo una fucilata di Pandev uscita di un soffio, il già ammonito Ledesma lo mette giù procurandosi il secondo giallo. L’inferiorità numerica non demoralizza la Lazio, che sfiora il pari al 25′ con un destro a giro di Rocchi ma soprattutto al 29′, quando Doni è pronto su un tiro troppo centrale di Pandev. Alla ricerca dell’1-1, fatalmente la Lazio rischia di prendere il secondo ma Carrizo (già bravo su De Rossi al 27′) la salva stoppando il neo entrato Menez. Lichesteiner, invece, grazia Doni al 90′ lanciando i titoli di coda a questo derby «bestiale». Per la Roma.

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4 commenti su “Derby “Bestiale” tutto da ricordare”

  1. AHO CHE VOLEVA LA LAZZIE??????
    GIA’ STAVANO ARZANDO TROPPO LA TESTA E HANNO SBATTUTO CONTRO NOI!!!!!!!!!!!!!!!!!
    E’ DAR PRIMO DERBY IN ASSOLUTO CHE PERDONO STI LAZZIELI MALEDETTI MA ADESSO SONO C***I LORO PERCHE’ SPERO PROPRIO CHE CI RIMARRANNO ANCORA PER POCO LA’ SOPRA A NOI IN CLASSIFICA!!!!!!!!!!!!!

    Poesia:
    “Quanno che Romolo tracciò li confini,
    noi dentro e voi vicini,
    noi Romani e voi….BURINI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

    ce voleva sennò pijo foco!!!!!!!!!!!!

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  2. JULIO ER BARISTA è ER PIU FORTE..CMQ VO GIURO SU MI MADRE STO GOL MO SO IMMAGGINATO A AGOSTO QND è ARIVATO..SOLO CHE M ERO IMMAGINATO ER CROS DE QUER CAMMELLONE DE RIISE.. ASR CREW..27

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