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Il Derby si avvicina ed annulla l’uomo tifoso da tutto il resto che lo circonda: il pensiero a domenica sera è incancellabile, non si riesce ad allontanarlo neanche per un attimo, tutto scorre, tutto passa verso il Derby. E’ un mix di emozioni che solo un romanista può raccontare, chi ne ha vissuti tanti, chi tanti anni fa si accodava per ore davanti al botteghino per prendere un tagliando, felice come se in mano avesse avuto un trofeo vinto, chi invece è al primo, inizierà ad entrare nel clima, un’atmosfera unica che rende questa gara la più importante in assoluto per un giallorosso. E’ inutile che qualcuno in passato si è lasciato andare con parole della serie “una gara normale”,“gara come tutte le altre” no! e non lo sarà mai neanche con posizioni di classifica opposte (il nostro momento), mai e poi mai il derby per la città e per il suo dominio.
Il derby di Roma, già di per sé il nome illumina, e la storia della Roma sono due facce della stessa medaglia, perché non puoi essere grande senza che lo hai vinto, puoi vincere scudetti e coppe senza vincere il derby ma ti rimarrà sempre la traccia di quel rimpianto, di quell’occasione persa che a Roma è molto più che a Torino, a Milano, a Genova, loro non vivono quella gara come la si respira nell’Urbe eterna, è diverso, è molto diverso, qualcuno cerca di stemperarne i toni, di gettare acqua ma il fuoco avvolge i tanti romanisti, che solo al fischio d’inizio inizieranno a chiedere aiuto alla ragione, tenuta nascosta da un istinto unico ed una passionalità senza confini.
La Sud è la raccolta umana delle sensazioni giallorosse, è l’emblema dello stato d’animo del tifoso Romanista, è rugantina come tutti i suoi figli che la riempiono e che son passati da lì, un pensiero anche a chi non c’è più, a quei fratelli giallorossi che forse da lassù se la guarderanno assieme a zio Franco e tiferanno più che mai per spingere Roma alla Vittoria.
Anche per loro il derby va vinto, per chi è scomparso da Romanista, sinonimo di immensità anche di fronte all’amara forza del destino che sovrasta fisicamente ma nel ricordo quel giallo ocra e rosso pompeiano dipingono e annullano il nero del lutto.
Ricorda cara Roma che, ti criticheranno sempre, parleranno male e sarà difficile risalire e battere chiunque trovi nel tuo percorso, vivi come credi, fai cosa ti dice il cuore, il Derby è un’opera di teatro senza prove iniziali, quindi: gioca, incanta, diverti, vivi intensamente ogni momento di quei 90 minuti prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.