Forza-Roma.com – Il più antico torneo calcistico internazionale del mondo è arrivato ormai alla conclusione, e come sempre accade in questi casi è ora di fare i conti e cominciare a svelare qualche verdetto.
Molti addetti ai lavori sono dell’opinione che questa Coppa America sia stata deludente, o abbia lasciato molto a desiderare. Il motivo principale di questa opinione tiene come fondamento l’eliminazione anzi tempo dal torneo di Argentina (paese organizatore) e Brasile, le due nazionali emblematiche del calcio sudamericano.
Sicuramente possiamo definirla come una Coppa America atipica, visto e considerato che la precoce eliminazione delle due nazionali più importanti del continente ha sorpreso un po’ tutti. Considerarla deludente mi sembra un pò troppo.
Certamente ci aspettavamo molto di più, sia dall’Argentina padrona di casa, così come dal Brasile, squadre emblematiche sia del sudamerica ma anche a livello mondiale, che possiedono nelle loro vetrine 22 edizioni delle 43 disputate fino ad oggi. Il gioco del calcio però è un gioco che si basa sul collettivo e proprio per questo non basta avere grandi nomi, è necessario costruire intorno a questi un gruppo che possa raggiungere un gioco di squadra e così raggiungere un obiettivo comune… la conquista del titolo.
Questa Coppa America ci ha regalato la conferma della nazionale uruguaiana che ha dimostrato di essere ad oggi la più forte del continente, prendendo in considerazione il quarto posto nel mondiale sudafricano e la conquista di questa edizione scavalcando in questa maniera l’Argentina con 15 titoli, diventando la nazionale più vincente di questo torneo.
Così come due grate rivelazioni, come sono il Peru e il Venezuela che hanno fatto vedere la crescita dei loro valori calcistici, frutto di una pianificazione basata nel tempo e che comincia a dare i sui frutti. Non a caso queste due nazionali hanno una media di età molto bassa, che gli fa ben sperare per il futuro, sempre e quando si continui su questa strada.
Mai come questa volta la Coppa America ha dimostrato tanta parità, delle 26 partite giocate durante tutto il torneo, ben 11 sono finite alla pari, 42% una percentuale molto elevata, se pensiamo che il calcio sudamericano fino a poco fa era compreso solo da Brasile, Argentina, e Uruguay. Un altro fattore che ci dimostra il gran equilibrio di questa edizione è il fatto che siano state segnate soltanto 55 reti, il che significa che la 43esima edizione sia stata quella con la media di reti segnate più bassa di tutti i tempi (2,08), dimostrando che il reparto difensivo ha prevalso sul reparto offensivo delle varie nazionali.
Infine possiamo affermare che il verdetto finale della 43esima edizione della Coppa America non è cosi scandaloso come molti addetti ai lavori pensano. Al contrario è stata una competizione mai come questa volta così equilibrata a tale punto che sarà un biglietto da visita per quanto riguarda le prossime qualificazioni mondiali dove il continente sudamericano manterrà 4 piazze, più il ripescaggio e l’anfitrione Brasile.
Riccardo Lelli