Le condizioni di Adrian Mutu continuano a tenere banco nella Fiorentina. Ce la farà a recuperare per domenica, quando i viola faranno visita al Siena, oppure sarà ancora tenuto a riposo in vista della partita con il Bayern Monaco in Champions? A fare un pò di chiarezza su come stia effettivamente il ginocchio sinistro di Mutu ci pensa il medico sociale della Fiorentina, Paolo Manetti. «La nostra scelta di non intervenire chirurgicamente è la migliore e non è certo una decisione di comodo. Adrian- precisa Manetti- soffre di una iperpressione rotulea che è stata accentuata nella partita contro il Palermo a causa di una botta ricevuta. Speravamo potesse recuperare, ma mercoledì sentiva un forte dolore e non lo abbiamo rischiato. Il rapporto di fiducia tra lo staff tecnico e lo stesso giocatore, che conosce alla perfezione il proprio organismo, ha permesso di valutare le condizioni senza nessun problema. Adrian è il miglior medico di se stesso in queste situazioni». La Fiorentina rilancia quindi nella polemica a distanza con il ct della Romania, Piturca, che aveva puntato sull’intervento chirurgico come ipotesi migliore per il bene del giocatore. «In Romania nessun medico della nazionale ha mai parlato di operazioni, casomai è stato il tecnico a parlare di interventi chirurgici necessari, però lo ha fatto giocare per settanta minuti in un incontro internazionale. Sembra un pò una contraddizione in termini». La tabella di marcia di Mutu prevede ancora molto lavoro da fare per recuperare completamente l’uso del ginocchio. «Adrian- prosegue Manetti- continuerà il lavoro specifico al ginocchio per migliorare la muscolatura e risolvere, diciamo nell’arco di un mese, la situazione alla perfezione ma la sua disponibilità verrà valutata giornata per giornata». Sulle condizioni di Mutu interviene anche l’amministratore delegato della Fiorentina, Sandro Mencucci. «Non sono troppo preoccupato per le condizioni del ragazzo, è stata più una pausa precauzionale, non so se sarà disponibile per domenica: pensiamo che mercoledì c’è una partita importantissima. E poi Pazzini e Osvaldo hanno fatto bene, consideriamo che con tante assenze abbiamo tenuto testa all’Inter». Nel frattempo, Martin Jorgensen è tornato sulle critiche rivolte a Vargas dopo le ultime prestazioni disastrose che hanno attirato su di lui i fischi dei tifosi. «Concordo con Mutu quando dice che in questo modo si tocca tutto il gruppo. Questo vuol dire essere una squadra, quando un gruppo è unito si diventa molto più forti. Quando si arriva da un’altra società ci vuole sempre un periodo di ambientamento. Anche io il primo anno ho avuto qualche problema e sono convinto che anche Vargas riuscirà a uscirne». E il giocatore, fermato da una brutta influenza, dice la sua anche sul caso Gilardino e l’ormai famoso gol di mano. «Che Alberto abbia toccato il pallone di mano è sicuro così come che sia stato spinto dal difensore. Credo che sarebbe stato meglio che Gila dopo il match avesse detto di averla toccata perchè era stato spinto e che altrimenti l’arbitro avrebbe fischiato il calcio di rigore. Adesso non si deve fare altro che accettare la squalifica e sperare che la squadra continui a giocare come ha fatto ieri, quando non si è sentita tanto la sua assenza». Per finire una battuta sul suo ruolo da terzino: «Mi trovo bene, è più semplice per uno come me che ha fatto l’attaccante. Sai sempre quali sono le mosse del tuo avversario- conclude Jorgensen-. Anche fisicamente è più semplice per me perchè si fatica meno e potrò rinnovare il contratto con la Fiorentina per altri anni…»