Non è stata una disfatta come domenica ma comunque un’altra sconfitta, la terza consecutiva in partite ufficiali. Nemmeno la Champions risolleva la Roma, che perde col Chelsea 1-0. Un ko figlio anche del 4-0 rimediato dall’Inter all’Olimpico e, più in generale, del momento no dei giallorossi. La squadra di Spalletti, infatti, nel tentativo di mettere fine alla striscia negativa, ha badato più a togliere gli spazi al Chelsea chiudendosi che a proporre qualche trama offensiva. Il piano ha retto per un tempo, il primo, poi però le forze sono venute gradualmente meno, la squadra di Scolari ha preso sempre più campo fino a chiudere la Roma negli ultimi trenta metri e a punirla con un colpo di testa di Terry alla mezzora della ripresa. Un successo tutto sommato meritato, anche perchè Doni ha dovuto più volte chiudere la porta di fronte ai tentativi di Lampard (in particolare) e compagni, dall’altra parte invece Cech non ha compiuto nemmeno un intervento degno di nota. Non è stata tutta da buttare, comunque, la prestazione della Roma a Stamford Bridge. In particolare l’atteggiamento e la determinazione mostrati nel primo tempo e anche nella prima parte del secondo dai giallorossi rappresentano un segnale positivo in vista della trasferta di domenica a Udine. Dove forse non sarà protagonista Aquilani, ultima vittima dell’infinita sequela di infortuni che sta tormentando la banda Spalletti. Il centrocampista è uscito al quarto d’ora della ripresa toccandosi dietro la coscia sinistra. Per il tecnico della Roma fare i conti con l’infermeria piena ormai non è più una novità. Anche con il Chelsea deve fare a meno di Pizarro e, all’ultimo, pure di Juan, mentre Perrotta resta in panchina. Ce la fa a recuperare, invece, Doni, che al 9′ deve tuffarsi su un destro di Lampard. Malgrado le occasioni siano appannaggio degli inglesi, che al 23′ vanno di nuovo vicini al gol con un incrocio scheggiato ancora da Lampard, la Roma mostra grande personalità, dimostrando di essersi messa alle spalle la scoppola rimediata con l’Inter. Sia sulle fasce, specie sulla destra dove Cicinho e Taddei annullano Malouda, che in mezzo, grazie anche al sacrificio di Aquilani, il Chelsea trova pochi spazio giocabili. Alla Roma mancano solo i tempi giusti per quel contropiede in grado di portarla dalle parti di Cech. Deluso dalla brutta prova di Malouda, Scolari lo cambia con Belletti ad inizio ripresa e il Chelsea piano piano comincia a conquistare metri. I giallorossi, peraltro, al quarto d’ora perdono uno tra i migliori in campo. Aquilani, infatti, esce toccandosi dietro la coscia sinistra e Spalletti deve cambiarlo con Perrotta. Un minuto e Kalou, lasciato completamente solo, di testa costringe Doni all’intervento. Al 22′, poi, Anelka sporca un tiro di Mikel e per poco non beffa il portiere della Roma. Ormai è un assedio e la squadra di Spalletti crolla al 32′ quando capitan Terry anticipa Taddei e De Rossi e di testa, su angolo di Lampard, batte Doni. Sei minuti più tardi Doni deve alzare sulla traversa una punizione di Lampard. A rendere meno amara la serata la vittoria del Bordeaux sul Cluj, ma adesso la Roma non potrà veramente più fallire un colpo altrimenti il cammino in Champions League rischia seriamente di fermarsi prima degli ottavi.