Forza-Roma.com – Doveva essere la giornata giusta per festeggiare il passaggio di proprietà, avvenuto a notte fonda e a poche ore dalla partita che doveva tenere accese le speranze per agganciare l’Europa che conta, soprattutto dopo la miracolosa vittoria di Udine che aveva riaperto le speranze giallorosse.
Invece così non è stato, il risultato finale ci lascia ancora una volta con l’amaro in bocca, dopo aver visto una Roma che aveva l’opportunità di chiudere i conti, ma che non ha saputo far valere la sua superiorità, almeno sulla carta, facendosi ribaltare il risultato, rimanendo a mani vuote. Dimostrando per l’ennesima volta la mancanza di una mentalità vincente.
All’inizio del primo tempo è quasi un monologo giallorosso. La Roma si ritrova varie volte davanti alla porta di Sirigu, ma il portiere rosanero si fa trovare pronto in più di una occasione. Poi al 19’, grazie all’ennesimo rigore della stagione la Roma si porta in vantaggio con il solito capitano che questa volta non tira fuori il suo colpo preferito ma mette a segno la 7ma rete nelle ultime cinque partite di campionato, riportandosi a meno una lunghezza da Roberto Baggio.
Da questo momento in poi, la squadra giallorossa cala e comincia a salire il Palermo, che a solo due minuti dalla fine del primo tempo si ritrova con un rigore molto discutibile, ma che permette chiudere i primi 45’ minuti in parità.
Nel secondo tempo sembra essere una copia della prima frazione di gioco, quando la Roma ci prova svariate volte, con De Rossi prima che scaglia un sinistro dalla distanza a fil di palo, poi Menez che angola troppo a tu per tu con Sirigu. È soprattutto Vucinic, appena entrato per Rosi, all’altezza del 15′, a sbagliare un gol colossale: quando viene servito alla perfezione da un taglio di Menez, ma ancora una volta si mangia un gol già fatto, sparando alto sopra la traversa da tre metri della linea di porta con Sirigu battuto.
Quando ormai tutto sembrava finire in parità, a solo 5 minuti dalla fine, avviene l’ennesimo crollo della squadra giallorossa, che si fa punire per ben due volte con Hernandez, lasciando tutto lo stadio Olimpico ammutolito e con grande amareza. Non bastando poi, nei secondi finali, arriva la rete siglata da Vucinic che però non serve per farsi perdonare l’errore precedente.
A questo punto, altro che festeggiamenti a stelle e strisce. Solo fischi per la squadra di mister Montella, che vede svanire la possibilità di raggiungere il quarto posto in classifica. Ora non ci rimane altro che puntare sulla coppa Italia, per cercare di concludere almeno a testa alta questa ennesima stagione buttata al vento. Ci auguriamo che la nuova dirigenza ci faccia fare quel salto di qualità che tanto è mancata alla nostra Roma in tutta la sua storia.