De Canio, mister del Lecce, a Sky Sport:
Nel finale ha rischiato, ha messo tre punte…partita difficile da gestire, da impostare.
Si, ma dipende dagli episodi. A volte ti gira male, a volte un po’ meno bene. Parleremo con i nostri dirigenti e parleremo in parlamento, vediamo un po’! (ride)
Non è soddisfatto di Damato?
No, era una battuta…è un grande professionista! ma alcuni errori…
A cosa si riferisce?
C’erano almeno tre rigori per il Lecce, nel secondo tempo. In tre occasioni, Damato si è messo il fischietto in bocca e non se l’è sentita.
Possiamo dire che rispetto la partita con la Juventus c’è stato un passo indietro?
Sono partite diverse…lì avevamo anche di Michele, che ci garantisce la profondità. Jeda non ha quelle caratteristiche. La Roma è diversa dalla Juventus, ha un palleggio notevolmente migliore ed ha giocatori davvero fisici.
Sugli episodi…
Sono episodi, appunto, e li accettiamo!
Di Biagio: Soffermiamoci sul cambio Chevanton! Voleva vincere a tutti i costi?
Se si da pressione si può giocare anche più di 20 minuti con tre punte, spostando la pressione sui difensori avversari. Andando a prendere le seconde palle…invece di attaccare con tutta la rosa, attacchiamo con le punte e un centrocampista a supporto. Soprattutto quando l’altra squadra smette di giocare e butta la palla avanti, come la Roma nel secondo tempo.
Panucci: con i lanci lungh più pericolosi. A posteriori, rifarebbe la stessa formazione?
Si, per forza. Ad ora avrei cambiato qualcuno, ma se poi fossero andati male i sostituti?
Corvia ha dato molto fastidio a Mexès e Juan…
Prima avevo impostato la partita sulle ripartenze, sapendo che la Roma palleggia più e meglio di noi. D’altronde sono la Roma e noi il Lecce. Non ci hanno consentito d’impostare, abbiamo dovuto modificare, inserendo un attaccante in più, pressando più alti.