Come ogni anno il calcio d’agosto può regalare sogni e desideri. Come però fantasticare sulla situazione attuale della Roma? Preoccupata per l’imminente stagione, la piazza, non ha alcuna voglia di sognare, anzi, le voci di possibili manifestazioni di malcontento, ormai sembrano non essere più favole campate in aria. Tutto ciò giustificato da alcuni avvenimenti: la UEFA che sceglie come stadio per la finale di Champions League l’Olimpico, la società che ha effettuato più cessioni che acquisti importanti, e le solite telenovele sulla situazione economica della famiglia Sensi che comunque non fanno mai stare tranquilli.
Ma, improvvisamente, come fa’ un chirurgo plastico, i difetti legati alla qualità tecnica della Roma, vengono ripristinati e mascherati da mister Spalletti nella gara amichevoloe di Monaco, terminata 0-0 ma con primissima prova della banda giallorossa.
Il tecnico di Certaldo, amato dalla maggioranza della tifoseria capitolina, aveva subito un calo di stima negli ultimi tempi per la mancanza di carattere, passando per quello che per ultimo crede nella qualità del gruppo. In effetti se si vuol vincere un campionato bisognerebbe subito dichiararlo, non mettere le mani avanti. Ma è anche vero che i miracoli accadono una volta "ogni cambio di tecnico a Manchester" (scusaci Ferguson).
Quindi potrà esser vero che, l’altro ieri la Magica ha fallito almeno 4-5 nitidissime occasioni da goal, ed altre situazioni importanti, il che suggerisce di operare subito sul mercato, ma è altrettanto vero che il potenziale espresso dai 6-7 titolari di ieri sera, è di notevole spessore.
Okaka potrebbe esser pronto a far parte dei 2-3 out-sider come Brighi ed Esposito, mentre altri giovani si sono messi in mostra, sottolineando a che livelli la società ormai operi con efficacia. Mentre i titolari, Vucinic su tutti, dimostrano che ormai, le qualità per essere tra i migliori le abbiamo.
Perciò cari tifosi, stiamo tranquilli. Come siamo sicuri che abbiamo bisogno di qualcuno per completare la rosa, allo stesso modo dobbiamo essere consapevoli di tifare una squadra di grossi campioni, che forse non avranno i piedi di C.Ronaldo o di Messi, ma ricordiamoci che qui in Italia i mondiali li abbiamo vinti con i Graziani, i Gattuso e i Perrotta. Nervi rilassati quindi, e pronti a cantare.
Forza ragazzi ci siamo anche noi!!!