Forza-Roma.com | Sul sito della Gazzetta si parla ancora della cessione della Roma, che oggi vive una giornata importante.
Dopo la smentita del fondo arabo Aabar e il comunicato ufficiale pubblicato in mattinata, oggi pomeriggio sarà fatta la prima selezione, probabilmente eliminando le offerte francese e arabo-Usa.
Smentite, imbarazzi, strane coincidenze, possibili conflitti d’interesse, le solite pressioni politiche. E il faro della Consob, pure questo un classico. Ecco, si ha la sgradevole sensazione di assistere a un film già visto, tanto che ormai i colpi di scena si possono prevedere. Mercoledì il comunicato — sollecitato dalla Consob — con cui Aabar si è chiamato fuori dalla partita. “Mai presentata un’offerta di acquisto per la Roma né intendiamo farlo in futuro”. Letto il comunicato, il coinvolgimento del fondo di Abu Dhabi nell’offerta presentata dalla fiduciaria lussemburghese Claraz Sa è diventato solo il frutto di una “speculazione giornalistica”, ovvio. Ma tre giorni fa, chi gestisce la cessione della Roma giurava che l’offerta di Aabar ci fosse e fosse pure “seria e competitiva”. Poi stamattina ancora un comunicato, anche questo sollecitato dalla Consob: Italpetroli e Unicredit confermano che le offerte sono cinque e che Aabar non c’entra.
Che imbarazzo — Un malinteso? Un equivoco? O c’è qualcosa che non torna? La città è passata dall’euforia allo sgomento, i tifosi sospettano che più di qualcuno spinga per Angelucci (ieri contestato all’Olimpico, clicca qui per vedere Roma-Brescia) o comunque non voglia dare la Roma a DiBenedetto. “Noi abbiamo fatto la nostra offerta e siglato il nostro accordo. Aspettiamo news dal venditore”, è il messaggio che arriva da Boston, per nulla intenzionati a mollare. UniCredit è imbarazzata. Si racconta di vivaci telefonate con l’advisor Rothschild, reo, secondo la banca, di non aver ancora chiarito chi si cela dietro Claraz, se comunque fondi arabi o un gruppo europeo. Ma possibile che la banca non si sia informata prima? Oggi UniCredit e Sensi si incontreranno per ascoltare le relazioni dell’advisor sulle offerte. Probabile che due vengano eliminate (la francese e l’arabo-Usa), restano in tre: a Claraz verranno chiesti approfondimenti, ad Angelucci e americani di pazientare, altri dieci giorni.
Il comunicato di oggi — E in mattinata UniCredit e Italpetroli hanno diffuso un comunicato, su richiesta della Consob: “In data 31 gennaio 2011 sono pervenute cinque offerte, attualmente in corso di esame con l’ausilio dell’advisor finanziario e dei consulenti legali. Le predette offerte saranno oggetto di approfondita valutazione nei prossimi giorni. Con specifico riferimento alle indiscrezioni relative alla formulazione di offerte da parte del fondo Aabar, si conferma che tale investitore non ha preso parte al processo di vendita né ha formulato alcuna offerta”.