Cessione Roma: contatto con gli americani

Rassegna Stampa | Il Romanista | Nei prossimi giorni un emissario della Roma, una figura molto vicina ai Sensi, incontrerà il gruppo di investitori americani interessati a rilevare la società.

A New York, dove si terrà l’incontro, saranno presenti anche i dirigenti di Unicredit e Rothschild.

Un autorevole emissario dell’As Roma incontrerà nei prossimi giorni il gruppo di investitori americani interessati a rilevare la società. Non sarà solo. Con lui partiranno i dirigenti di Unicredit e Rothschild. Il volo per New York era programmato per ieri. È stato rinviato causa neve. Sulla Grande Mela si è abbattuta una tormenta che ha costretto ad annullare migliaia di voli, tra cui quello dell’emissario giallorosso. Non è un colpo di scena, perché non è la prima volta che la banca e il suo advisor si vedono con questi (ancora per poco, forse) misteriosi interlocutori a stelle e strisce. Ma è certamente un segnale importante che viene spedito oltre oceano. L’ambasciatore dell’As Roma non è un dirigente del club, ma una figura vicina ai Sensi. Agli americani spiegherà che la famiglia non farà nulla per ostacolare l’eventuale trattativa. Anzi. Da parte dei Sensi c’è la massima disponibilità ad agevolare ogni operazione che possa mantenere l’As Roma competitiva. Una volta che l’emissario e i delegati di Unicredit più Rothschild saranno tornati in Italia, il quadro del processo di vendita dell’As Roma sarà sicuramente più chiaro.

Bisognerà comprendere meglio quali siano gli effettivi progetti degli americani. Come andrà magari un giorno svelato quale è stato l’effettivo ruolo dello studio legale Tonucci in tutta questa vicenda. L’impressione è che lo studio non sia, come sembrava in un primo momento, direttamente legato agli imprenditori a stelle e strisce che prossimamente si incontreranno con l’ambasciatore dell’As Roma. Potrebbe però avere rappresentato – o lo sta facendo ancora – altri soggetti che si sono interessati al fascicolo. Non è invece un’impressione la speranza che Unicredit e Rothschild stanno nutrendo in questo gruppo made in Usa. Piazza Cordusio immaginava tempi più rapidi per la cessione della società. Era tutto scritto: info memo, offerte non vincolanti, data room, offerte vincolanti e poi la trattativa con un solo aspirante acquirente. Invece, il processo si sta rivelando più complesso di quanto non sembri. Senza il denaro della Champions (la Roma l’anno scorso era in Europa League), e con meno soldi dai diritti tv, il bilancio giallorosso ha fatto registrare un passivo superiore ai 20 milioni di euro. Oltre alla liquidità necessaria per acquistare il club, bisognerà quindi risolvere i problemi contabili, investire sul mercato e rinnovare i contratti in scadenza. La banca e i tifosi sognano che ci pensino gli americani e non la famiglia Angelucci. Che peraltro continua a offrire molto meno dei 150 milioni (originariamente) previsti.

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28 commenti su “Cessione Roma: contatto con gli americani”

  1. un sensi FRANCO,con intenzioni e possibilita paragonate ai tempi in corso,nn mi sarebbe sgradito.dopotutto si poteva vincere almeno il doppio durante la sua presidenza.abbiamo avuto squadre da sogno,rose ampie e mi sembra che x crearle nn abbia badato a spese..e sè fatto senti spesso senza peli sulla lingua.era un tributo x una persona che x me è stata degna nel ruolo che ha avuto..onore a FRANCO!

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  2. se x “colpe”,gia accadute xaltro,di societa’nordiste tramite i loro dirigenti politici,dovessero saltare trattative serie e da salto di qualita’..e’in quel caso che la risposta popolare dovrebbe essere da”guerra civile”.o solo loro possono permettersi di spendere con bilanci disastrosi e continuare a vincere,se cosi si puo’dire..??!? adesso basta. largo allo straniero spendaccione.daje lupi!!

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  3. notizie di pochi minuti fa dalle mie fonti:
    as roma a fine mese passerà di mano:
    con il 67% agli americani
    15% ad angelucci
    10% unicredit
    8% azionariamento popolare più i piccoli impreditori e Totti(che il 2,5%)

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  4. vedrete che a fine gennaio…diranno che non se ne fa nulla perchè erano tutte calle …da qui a giugno zozzella troverà “soci danarosi” appoggi politici già ce li ha…e si riprenderà la Roma…sic!!!

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  5. bah. è dal 2008 che leggiamo articoli del genere. chissà l’ultima data è fine gennaio per sapere qualcosa di piu no? quindi aspettiamo, mancano meno di venti giorni.
    io dico che la roma agli arabi o agli americani ovvero gente che ha i soldi nn la daranno mai. altrimenti inter,miln, e juve sarebbero costrette a spendere tanti soldi x star al passo degli arabi o americani.
    per me la roma come ogni volta che è passata di mano, sarà data al sensi di turno, imprenditori che hanno i soldi ma che nn faranno mai fare il salto di qualità.

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  6. Tutti questi articoli e questa vicenda sono ridicoli, da anni ne avrò letti miliardi e non è mai successo nulla, speriamo di non finire come il bologna.Probabilmente bisognerà accontentarsi ma che almeno le cose succedano, un imbo così è devastante, la squadra non può essere tranquilla.

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  7. un emissario vicino ai sensi ma non facente parte della società? lo studio legale Tonucci non è legato direttamente agli americani come sembrava in un primo momento? Potrebbe però avere rappresentato – o lo sta facendo ancora – altri soggetti che si sono interessati al fascicolo? un volo per new york per spiegare che i sensi non ostacolerebbero un eventuale passaggio di proprietà?

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