Il Patto per la Roma

Rassegna Stampa | Il Romanista | Dopo gli episodi dei giorni scorsi, si è tornati a respirare un po’ di serenità a Trigoria, dopo un incontro del presidente Rosella Sensi con Montali e la Mazzoleni, responsabile pianificazione e controllo del club.

Il day-after il chiarimento tra Totti e Ranieri, a Trigoria si è tornati a respirare un piacevole senso di normalità. La presenza a Trigoria di Rosella Sensi, ieri, è stata in questo senso significativa. Estremamente significativa. A Trigoria è stato siglato un patto. Un’unione di intenti. Una santa alleanza. Per la Roma. In questi giorni così tumultuosi vuoi per la complicata fase di transizione che si sta vivendo, vuoi per episodi come i quattro minuti di Totti a Genova, serviva soprattutto questo. Occorreva che il presidente intervenisse. Ecco spiegato il motivo del comunicato diffuso due giorni fa sul sito internet della società. Rosella Sensi ha voluto mettere la parola fine alle polemiche scatenate dal tardivo ingresso di Francesco a Marassi: «A Totti, che indico come il numero uno tra quanti hanno avuto l’onore di vestire questa maglia, dico che più di ogni altro è stato messo al centro del nostro progetto per farne in futuro, il più tardi possibile, un dirigente di riferimento. Dico quindi al mio capitano, anche se la famiglia Sensi presto lascerà la Roma, di pensare alla responsabilità che insieme ci siamo presi nei confronti di una tifoseria, di una città: la nostra». Al Capitano, sostanzialmente, Rosella Sensi ha chiesto di mettere da parte la tristezza per il difficile momento che sta vivendo. Di farlo per la Roma. Normalità, ripetiamolo. È la parola chiave. Senza, non si va da nessuna parte. Ieri mattina, Rosella Sensi si è incontrata apposta con Montali e con la Mazzoleni, responsabile pianificazione e controllo del club.

Per delineare insieme le strategie future, sì. Ma anche, e forse soprattutto, per dimostrare ai giocatori che la società non sta andando alla deriva. Unicredit supervisiona l’attività del club, senza intervenire però direttamente nella gestione. La presenza di Rosella Sensi a Trigoria, assieme alla contemporanea uscita anticipata dal campo di allenamento di Totti e De Rossi, aveva portato qualcuno a immaginare un incontro con Capitano e Capitan Futuro. Incontro che non c’è stato. Ma semplicemente perché non ce n’era bisogno. Il comunicato del giorno prima diceva tutto. Senza contare che il rapporto tra Francesco e Rosella è talmente forte che Totti non ha certo bisogno di vedere il suo presidente per sentirne l’affetto. Per sgombrare comunque il campo dagli equivoci, nel pomeriggio la società ha spiegato sul suo sito che Totti ha interrotto anticipatamente la seduta di allenamento «per un lieve affaticamento muscolare degli arti inferiori» e De Rossi «per riacutizzarsi di un fastidio al ginocchio destro». A Trigoria ora c’è calma. Quella con il Cesena sarà una tappa fondamentale. Una tappa da non fallire. Anche per questo la società ha voluto modificare un’abitudine. Quella di prendere un volo di linea per l’andata e un charter per il ritorno. Abitudine legata anche alla necessità di contenere i costi. Ma in società c’è chi ritiene che la Roma debba volare con un charter sia all’andata sia al ritorno. Perché la Roma – questo è il messaggio rivolto ai giocatori – è una grande squadra. E le grandi squadre si affidano solo ai charter. Oltretutto, nel caso specifico, è una scelta decisamente intelligente dal punto di vista logistico. Il volo di linea avrebbe significato dover atterrare a Bologna, per poi fare un’ora o un’ora e mezza di pullman fino a Cesena. Con il charter, invece, si arriva direttamente a destinazione.

CICINHO Oggi arriva a Roma il procuratore di Cicinho, Ricardo Satri. La società proverà così a mettere in piedi l’operazione con il Villarreal. Con la collaborazione dei mediatori internazionali Ernesto Bronzetti e Giampiero Pocetta, si lavora attorno all’ipotesi del prestito secco per 6 mesi. A Trigoria sono ottimisti.

BAPTISTA Cominciano a esserlo un po’ meno per la cessione di Baptista. Non si sono ancora visti i 2.5 milioni pattuiti con il Malaga per il trasferimento del brasiliano. Finché non arriveranno i soldi, che sembra siano ancora bloccati ad Abu Dhabi, la Roma non concederà il transfer. Questione di giorni. Speriamo.

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