Forza-Roma.com | Ricardo Lelli – La partita giocata domenica a Genova dimostra ancora una volta quanto questa stagione sia caratterizzata da risultati altalenanti. Peccato… perché anche questa volta la Roma ha sprecato una ghiotta opportunità.
E pensare che ad inizio stagione la Roma era considerata una delle più accreditate pretendenti al titolo, una rosa migliorata, un Inter sazia di vittorie e una squadra che, a differenza delle altre big manteneva lo stesso gruppo e lo stesso allenatore.
Purtroppo la nostra storia è piena di momenti come questo, partiamo con un ambiente pieno di speranze e di sogni e ci scontriamo subito dopo con la cruda realtà, complicandoci noi stessi l’esistenza. Problemi d’identità?, sicuramente.
Archiviato il girone di andata è arrivato il momento di tirare le prime somme. La Roma, al di là della sconfitta clamorosa di Genova, in questa stagione ha dimostrato poca continuità e soprattutto un cammino molto stentato, addirittura negativo in trasferta, dove gli uomini di Ranieri hanno ottenuto soltanto 9 punti su 27 possibili con solo 2 vittorie. Decisamente troppo poco per ambire allo scudetto.
Fragili in trasferta e invincibili all’Olimpico. Le grandissime prestazioni in casa hanno portato un bottino di 23 punti su 27 a disposizione rendendoci l’unica squadra italiana imbattuta tra le mura amiche. Ampliando lo sguardo all’Europa, l’unica formazione ad avere le sconfitte in casa ancora a 0 è il Manchester United che si trova capolista solitario nella Premier League… questo tanto per far capire che per vincere in campionato in casa bisogna vincere ma il contributo in trasferta è veramente fondamentale.
Capitolo rimonte effettuate e rimonte subite. Lo scorso campionato erano nettamente superiori le prime e la Roma era temuta anche per quel carattere indomito che la portava a lottare fino all’ultimo secondo. Ora questa caratteristica si è invertita, buttando all’aria partite praticamente già vinte ed i relativi punti. Un problema di attenzione o di superficialità, tutte le SEI rimonte subite finora in gare ufficiali sono infatti arrivate da errori personali dei giocatori (vedi Juan a Genova)
La Roma chiude così il girone di andata a quota 32 punti, gli stessi ottenuti l’anno scorso al termine del girone di andata. Un dato che porta due riflessioni, una positiva e una negativa. Al giro di boa dello scorso anno il distacco dalla prima in classifica era di ben 13 punti (l’Inter ne aveva 45) e i giallorossi sfiorarono comunque l’impresa, rovinata solo dalla sconfitta contro la Sampdoria. Niente è precluso per il proseguo della stagione poiché questo è un campionato anomalo (per non dire mediocre). Il primo bilancio, seppur provvisorio, non può però essere positivo perché viziato da una partenza disastrosa, come accaduto lo scorso anno, con la differenza che questa volta non c’è stato alcun cambio di allenatore, con Ranieri che ha potuto modulare la squadra a sua immagine e somiglianza fin dall’inizio. Inoltre, la rosa è migliorata rispetto alla passata stagione: basti ricordare gli innesti di Greco, Simplicio, ma soprattutto di Borriello. La classe, la qualità e la forza per far bene ci sono, i numeri per ora no. Ma c’è ancora tempo. Almeno ce lo auguriamo tutti.