Queste l’intervista rilasciata da mister Claudio Ranieri a Mediaset Premium in occasione dello speciale “Un anno di Roma”
Un bilancio del 2010?
“Sicuramente positivo. La venuta alla Roma è stata nel 2009 , il 2010 è stato molto bello. Lo ricorderò con piacere”
La Roma a gennaio ha acquistato Toni. Nella partita con il Genoa il giocatore fu autore di una doppietta. I suoi ricordi?
“Totti grandissimo campione. Volevo levargli l’incombenza di rimpire anche l’area. La Roma di Spalletti si era contraddistinta proprio per questo gioco privo di una punta di riferimento ma gli avversari prima o poi riconoscono il tuo gioco e abbiamo dovuto creare altre soluzioni. L’acquisto di Luca Toni ci ha permesso di fare un altro tipo di gioco e anche Totti se n’è avvantaggiato”
Juventus-Roma è stata una gara particolare per lei. Dopo un addio traumatico torna a Torino e vince. Le sue sensazioni?
“Sono ricordi belli. Ogni vittoria della Roma evoca bei ricordi. C’era la voglia di far bene da parte di tutti noi che venivamo da un periodo positivo. Sull’onda del succesesso volevamo mantenere trend positivo. Io comunque non ho motivi di rivalsa, non è nel mio catìrattere. So di aver fatto un gran lavoro alla Juventus. Ovviamente fa piacere tornare e vincere. Ma sono importanti i tre punti della Roma e non la rivicinta, la rivalsa sul passato”
Si gioca poi Roma-Inter. La sfida contro la grande antagonista degli ultimi anni. Inoltre c’è anche lo scontro tra lei e Mourinho a fare notizia.
“Si comincia ad entrare nel vivo del sogno. L’Inter perde punti e noi ci avviciniamo. Recuperiamo una squadra che era avanti anni luce e con squadrone in cui tutto funzionava alla perfezione. La Roma ha la detemrinazione, “la tigna” come si dice a Roma, di voler reagire e riprenderli e alla fine ce la facciamo. Ricordo l’Olmpico stracolmo e strafelice per la partita”
Il Derby. Ci racconti le sue sensazioni
“Ho vissuto il derby prima da giocatore della Roma e quindi allenatore, ma sono sopratutto un tifoso. E’ una partita a se, vale i tre punti ma se ne parla tutto l’anno e appena si è giocato si pensa a quello dell’anno successivo. Quindi c’è sempre quel pathos in più e lo sfottò che rappresenta la tifoseria romana. Le emozioni sono tate tantissime. Ricordo un brutto primo tempo, poi il rigore parato da Julio Sergio e i nostri due gol. Grande soddisfazione da parte di tutti”
Roma-Sampdoria: primo tempo magnifico e poi quei 45 minuti di black-out. Cosa è successo?
“Noi abbiamo fatto un primo tempo stupendo. Abbiamo segnato un gol e ne abbiamo sfiorati altri due o tre. Avevamo la Samp alla nostra mercè. Nella ripresa loro con due tiri in porta e due contropiedi hanno fatto due gol. Questo nel calcio ci sta. Noi non siamo stati bravi o fortunati a chiudere nel primo e loro invece sono stati bravi a riaprire la partita. Ma non mi rammarico in quella partita, semmai lo faccio con il Livorno. In due incontri con i toscani abbiamo perso 5 punti. Sono stati quelli i veri punti persi dalla Roma”
Nonostante la sconfitta di Brescia, arrivati anche per tanti errori arbitrali, lei ha dichiarato di aver ritorvato la Roma quella sera. Ce lo spiega?
“Proprio per questo. Nella prima parte, ne ho parlato con i ragazzi, avevo la sensazione che non fossimo entrati nel vivo del campionato. Avevamo ancora la testa all’anno precedente in cui facevamo cose normali e venivano bene naturalmente e vincevamo. Funziona come una macchina: bisognava riaccenderla, dargli una nuova spinta d’inerzia. E a Brescia ho rivisto quella spinta e ho ritrovato la squadra”
Arriva poi l’Inter che non era quella bistrattata degli ultimi tempi. La Roma in quell’occasione vince e convince
“Quella è stata la più convincente perchè la Roma veniva da un momento in cui l’allenatore aveva perso una partita ma aveva dichiarato “La Roma c’è”. E quella partita ne è stata la riprova”