LE PAGELLE GIALLOROSSE DI PALERMO-ROMA, Gianfilippo Bonanno – forza-roma.com – Nella serata nera del Barbera chi ha avuto il piacere iniziale di gustarsi la sfida con i propri occhi, ben presto ha dovuto modificare il piacere in dispiacere e come chi vi scrive assaporare l’ennesimo risultato amaro subito in terra rosanero. La Roma non va a Palermo con la solita grinta, con la consapevolezza dei propri mezzi, i giallorossi di Ranieri entrano in campo molli e senza quel nerbo giusto. Il Palermo come del resto anche il Napoli, mi permetto di analizzare le ultime due sconfitte della Roma che a parer mio sono analoghe, Napoli-Roma vista in tv mentre Palermo-Roma (ahime!) l’ho vista dalla tribuna, hanno un gioco dedito al contropiede ed alle ripartenze stupefacenti. L’allenatore, prima dei calciatori, deve impostare la gara in base alle condizioni in cui versa il suo organico, capire che una rimonta in Champions è difficile da smaltire sia in testa che sulle gambe. Proprio la sfida con il Palermo come a Napoli meritava una attenzione maggiore soprattutto all’inizio della sfida, concedere l’uomo in più a centrocampo è stato deleterio e distruttivo, forse un atteggiamento speculare e pragmatico avrebbe pagato di più. La Roma capitombola e Ranieri mastica amaro. Il tridente Totti-Borriello-Menez non ha funzionato come il suo predecessore Menez-Borriello-Vucinic, Pizarro è ancora al di sotto delle sue performance, De Rossi e Simplicio costretti a rattoppare, Riise e Cassetti non hanno osato e sono stati colpiti spesso e volentieri. Mexes e Julio Sergio si salvano dal grigiore generale. Morale della favola Palermo-Roma: 3-1.
PAGELLE GIALLOROSSE DI PALERMO-ROMA:
JULIO SERGIO: 6 nonostante i tre goal beccati, in un paio di occasioni, la parata nel finale è stata prorompente, salva il passivo, le colpe dell’amara palermitana non sono sue. INCOLPEVOLE.
CASSETTI: 4,5 la partenza del laterale di Ranieri faceva ben sperare ma dal minuto 20 vive una gara diversa fatta di indecisioni, incomprensioni e quant’altro possa pregiudicare una degna prestazione. INDECISO.
RIISE: 5 al norvegese che tanti orrori in difesa non ha commesso gli si imputa una mancanza di coraggio nell’osare di più perchè il Palermo da quel lato lo guardava a distanza e lui sulla corsia poteva fare male. Un solo tiro sullo 0-0 e nulla più. TIMIDO.
MEXES: 6 viva il fair play quando “assegna” un corner agli avversari, è in palla e risulta fino alla fine uno dei romanisti più belli che in questa serata del Barbera l’aggettivo somiglia tanto ad una metafora. Tenta la via della rete gettandosi in avanti. CORAGGIOSO.
JUAN: 5,5 qualche intervento decisivo alternato ad altri scomposti e pericolosi, regge fino all’uno a zero poi abbandona la nave pure lui ma grandi responsabilità sui goal il brasiliano non ha. FLEBILE.
PIZARRO: 4,5 trotterella in campo ma si vede dal primo tocco di palla che non è in condizione per poter giocare ai suoi livelli. Da il la al vantaggio di Miccoli con un errore in mezzo al campo. Poi con il tacco stava combinando il patatrac. SFORMATO.
SIMPLICIO: 5 l’impegno non manca ma qualche pasticcio di troppo l’ex in campo lo commette a ruota libera. Responsabilità su uno dei tre goal rosanero. In quella zona le ripartenze del Palermo sono state pesanti. SDRAIATO.
DE ROSSI: 5 i centrocampisti del Palermo sempre in superiorità numerica quando ripartivano hanno fatto ammattire il 16 giallorosso che non ha brillato correndo a vuoto contro avversari che hanno saputo come colpire. INGABBIATO.
MENEZ: 5 ha svariato nel primo tempo per trovare il corridoio giusto ma non è risultato decisivo come nelle ultime uscite. L’intesa con Totti deve migliorare, un disturbo muscolare lo toglie di mezzo.
TOTTI: 5 il goal riesce a far lievitare il voto solo di poco. Nella notte del Barbera il capitano è stato uno dei peggiori. Sparacchia spesso da fuori area ma senza imporre il suo talento. A Palermo bisogna correre per imprimere il proprio gioco… FERMO.
BORRIELLO: 5,5 qualcosina la mette in mostra ma troppo poco. Comunque rimane l’unico che può duellare con gli arcigni difensori rosanero. Reclama per un tocco , lotta su ogni palla concessagli ma alla fine non combina nulla. STERILE.
CICINHO: S.V. entra nel momento in cui tutti nonostante mancano alla fine circa 20 minuti aspettano che finisca la partita. INGIUDICABILE.
BAPTISTA: 4,5 ha avuto lo spazio per mettersi in luce ma se ha a disposizione 5 uno contro uno ne perde 6 (non ho sbagliato, proprio uno in più) cosa vuole di più dalla vita? PIATTO.
RANIERI: 5 lui che è sempre dedito al pragmatismo che lo ha reso celebre, nel momento topico della sua recente storia giallorossa e memore dell’impresa di martedì manda in campo una Roma con Totti, Menez e Borriello concedendo, specie nelle ripartenze, l’uomo in più ad un Palermo che ha l’arma migliore nel capovolgimento devastante. La Roma crolla e lui forse si starà mangiando le mani. Uno speculare 4-4-2 avrebbe pagato di più. Con il senno di poi è facile giudicarlo ma per quello che ho visto, mi dispiace per Sor Claudio, stavolta poteva accorciare di più la squadra. PENTITO.