La Roma è senza guida

Rassegna Stampa – Il Messaggero – Chiunque, sbarcando sul pianeta Roma, può prendere atto di due cose:
1) la squadra è gravemente malata: crisi di risultati e di gioco;
2) nessuno, proprio nessuno, fa qualcosa per guarirla. Senza guida è normale che sbandi e che anzi sia già uscita di strada, non avendo più obiettivi veri dopo 8 gare di campionato e 3 di Champions, dopo aver perso la Supercoppa italiana, lasciata due mesi fa a Milano contro l’Inter.

La Roma, dunque, senza guida. Non è un’accusa, ma un dato di fatto. Il riferimento non è solo a Claudio Ranieri, con gravi colpe di gestione dopo il miracolo nella scorsa stagione. A mancare negli interventi, oltre al tecnico che quando ci prova addirittura peggiora la situazione, anche i dirigenti, dalla presidenza fatta in casa alla Triade de’ noantri. E dai calciatori più rappresentativi, big o esperti che siano, ci vorrebbe più partecipazione nello spogliatoio e in campo. Nessuno supporta nessuno. Che poi si sopportino tra loro, importa poco e serve a niente.
La società non c’è. La Roma è in vendita e si sa da fine luglio. Tante offerte, non vincolanti, con l’augurio che un acquirente si riveli in modo definitivo al più presto, entro Natale. Il club, però, perde valore nel mondo. E potere a Trigoria. Dove manca chi può prendere una decisione. L’allenatore è in bilico, ma in pubblico nessuno lo può scaricare. La scusa sta facendo il giro del mondo: non c’è un numero uno da prendere, meglio non cambiare. Ma Ranieri, dietro le quinte, è chiaramente deligittimato. Rosella Sensi, ieri telefonatina di sostegno al tecnico, non gli ha più proposto il rinnovo del contratto, i giocatori non gli remano contro ma cercano di sopravvivere alle scelte che non capiscono e alla preparazione che non approvano (cose che gli hanno detto in faccia).

I dirigenti sono in mezzo al guado: non potendo prendersela con il tecnico, finiscono per perdonare pure la squadra. Pensate al ritiro: i giocatori hanno detto no alla Sensi dopo la figuraccia con il Basilea. Solo Montali alza la voce e prende di petto in pubblico i problemi. Ma Rosella, per non creare divisioni e gelosie tra i dirigenti, non lo ha più indicato come suo rappresentante nello spogliatoio. Senza contratto, rispetto a Conti e Pradè, non ha mai ricevuto la nomina di direttore generale. Anzi, come abbiamo visto a Parma (casa sua), deve accettare in tempi di silenzio stampa il turn over imposto dalla Sensi: la prossima volta toccherà a Conti.
Ranieri colleziona errori. La preparazione atletica inadeguata, i continui cambi di modulo per la conseguente perdita d’identità, il gioco sparito, i tanti gol subiti e i pochi segnati, gli equivoci di mercato e le sostituzioni sballate. I numeri lo inchiodano, ma a galla adesso vengono soprattutto l’organico non adatto alle sue idee e i cambi in corsa spesso dannosi. Per il rafforzamento, ha chiesto solo un giocatore: Nicolas Burdisso, finito in panchina a Parma e costato 8 milioni più optional (il fratello Guillermo). Avrebbe, invece, dovuto insistere, chiedendo altri esterni (e magari tenendosi Guberti). A complicargli la vita, non mettetevi a ridere, l’acquisto di Borriello. Con l’arrivo dell’ex milanista, montano le sostituzioni di Totti che non fa più il centravanti e le lamentele di Vucinic che si sente poco considerato (pure economicamente). Se si tornerà al 4-2-3-1, uno tra l’ex milanista e il capitano resterà fuori. Quando il tecnico interviene, in partita, fa harakiri. E’ successo 7 volte in 12 gare ufficiali; in Supercoppa a Milano contro l’Inter, con Taddei mediano per Pizarro; in campionato a Cagliari, Burdisso junior per Totti al 21° e in svantaggio, a Napoli, fuori Menez, il migliore, e dentro Brighi dopo un tempo, all’Olimpico contro il Genoa, sul 2 a 0 (poi 2 a 1, cambio ritardato) Castellini per Perrotta, a Parma, nell’intervallo, Simplicio per Totti; in Champions a Monaco, Menez per Totti appena subito l’1 a 0 di Muller, e a Roma contro il Cluj, Adriano per Menez tra i due tempi.
I singoli che non incidono. Dei sette attaccanti, solo Borriello, 5 gol, e Vucinic, 1, sono stati capaci di far centro. In trasferta solo 3 reti, tra l’altro inutili. In tutto 11 in 12 gare, 7 in campionato e 4 nelle coppe. Una miseria. E qui non c’entra più il gioco. Nessuno si prende la responsabilità di saltare l’uomo, di rischiare l’uno contro uno, semplicemente di tirare. Se questa è una squadra.

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8 commenti su “La Roma è senza guida”

  1. Qualche mese fa…in un sito sportivo precisamente in una notizia riguardante la roma (Ranieri) avevo letto un commento di un utente che diceva che l’errore della Roma è stato riconfermare Ranieri…perchè lui è solo un gran traghettatore…PUNTO! e dati alla mano ha avuto ragione! purtroppo non avendo una società SERIA e di livello….la riconferma di Ranieri dopo il campionato scorso era cosa normale..

    in effetti se pensiamo agli ultimi anni di Ranieri da allenatore…le uniche volte che ha fatto bene era quando c era da salvare una stagione (Parma-Juve-Roma)…tutte al primo anno….nel successivo solo danni!

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    • io non so che gli ha detto il cervello alla dirigenza… ma soprattutto non riesco a credere che la piazza gli stesse così appresso ad agosto! ti giuro, non me ne capacito. la sua incompetenza era palese già allora!

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  2. ma ranieri nella sua cultura calcistica iper professionale tanto da fare le scenate stile moruinho non sa fare un semplice 433.Tanto anche i sassi sanno che le ali per il 442 non le abbiamo,tanto vale giocare con 3 centroicampisti e tre punte

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    • il problema del 433 è ke (salvo disposizioni “eccezionali” in campo ed un gioco di squadra da paura) rikiede CORSA. Vedi il Barcellona. Purtroppo quasi tutti i nostri giocatori nn sono in grado di disputare una partita del calibro ke impone il suddetto modulo vuoi ke sia per l’età o per la preparazione atletica ricevuta. Può essere usato caso mai quando gli avversari sono 1 umo in meno per fargli male ed infierire cosa ke la Roma nn fa dai tempi del Catania 7-1.

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      • prendo atto;pero’ bisognerebbe a mio parere fare un modulo che permetta ai giocatori di essere impiegati nei loro ruoli.Allora piuttosto un 4312 con menez trequartista e in alternativa simplicio che l’ha sempre fatto a palermo prima di pastore.e davanti alternare borriello totti e vucinic

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