Rassegna Stampa – Il Messaggero – Gli arbitri chiedono scusa. Lo fanno per voce del loro presidente Marcello Nicchi, imbarazzato da quanto accaduto mercoledì sera a Brescia.
«Siamo molto amareggiati. C’è molto rammarico per la direzione di Brescia-Roma. Da un certo punto di vista capisco le proteste della Roma, a volte gli errori arrivano quando meno te lo aspetti».
Carmine Russo, già finito sulla graticola dopo Cesena-Milan («arbitro di sinistra», lo aveva definito Berlusconi) pagherà il disastro del Rigamonti con un periodo di stop, annunciato dallo stesso Nicchi ieri mattina.
Oltretutto, l’arbitro di Nola rischia di veder messa in dubbio la candidatura a internazionale, dato che il suo e quello di Valeri sono i nomi che l’Aia era intenzionata a comunicare entro fine mese all’Uefa. Certo, Russo ci ha messo tanto del suo mercoledì sera, ma sul banco degli imputati, al suo fianco c’è soprattutto l’assistente Stefano Ayroldi (fratello dell’arbitro che se n’è andato sbattendo la porta) non nuovo oltre ad errori marchiani anche ad accostare il proprio nome a situazioni imbarazzanti per l’Aia.
Suo è stato l’errore clamoroso al Mondiale, che è costata la carriera a Rosetti, sua la plateale esultanza che fece infuriare Mourinho in Fiorentina-Inter. Erorri che ad altri sarebbero valsi un biglietto di sola andata per la sua casa di Molfetta, e che per Ayroldi creano ancora imbarazzo allo stesso Nicchi, costretto ieri a chiedere scusa alla Roma.
Anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, ha riconosciuto le ragioni giallorosse, pur con un distinguo dovuto al suo ruolo.
«La Roma è stata danneggiata a Brescia, e peraltro in un momento complesso. trovo dunque naturale e legittimo qualunque tipo di critica, ma purché si resti nei limiti di una relazione normale. Il richiamo fatto dalla Sensi ad una crescita collettiva è giusto»
Per aprire proprio un tavolo di confronto, come chiesto anche dal presidente della Lazio Lotito e dal numero uno della Lega di A Beretta, Abete sta pensando di riunire arbitri e società per la metà di ottobre (giovedì 14).
«Ci siamo trovati di fronte ad un inizio sfortunato», ha spiegatoBeretta provando a giustificare il disastroso inizio degli arbitri di A. «Pensavamo di aver selezionato il meglio, e invece ci sono più errori di quanto ci aspettassimo», ha poi aggiunto facendo capire che neppure la selezione è stata così fortunata.
A proposito di selezione, oggi sarà comunicata la scelta dell’arbitro per la sfida di sabato sera all’Olimpico di Roma. Rocchi e Rizzoli sarebbero un azzardo dopo gli errori di domenica scorsa, Morganti è quello del gol di Milito viziato nell’ultimo Roma-Inter di campionato, Bergonzi ha diretto la Supercoppa. Restano De Marco, Banti e Tagliavento, ma su quest’ultimo difficilmente cadrà la preclusione della scorsa stagione, ora che non c’è più Mourinho, sia ancora in vigore. Deciderà Braschi, il designatore dimezzato, che per qualche turno dovrà far girare solo 19 arbitri e non venti. Anzi no, a questo punto deciderà lo stesso Nicchi, supervisore delle designazioni di A e B. «L’arbitro sarà sicuramente all’altezza». In soccorso degli arbitri è intervenuto il presidente del Coni,Gianni Petrucci: «Sono avvilito e dispiaciuto per quello che ho sentito. Sembrava una corsa a voler insultare l’arbitro».