Il roscio è tornato a Roma: “voglio esserci con l’Inter”

Rassegna Stampa – Corsport – Meno male che c’è John Arne Riise. Oddio, dire c’è rimane ancora un esercizio di ottimismo, ma il roscio è finalmente tornato a Roma. E ieri, magliettina viola a maniche corte ovviamente, era in tribuna all’Olimpico con la speranza di poter applaudire la prima vittoria dei suoi compagni.

IN TRIBUNA -Il solo fatto di averlo rivisto e sorridente, non può comunque che essere una buona notizia per una Roma che sta facendo una fatica maledetta a tornare quella che la passata stagione ha regalato un sogno. Forse anche perché qualcuno ha fatto una macumba sulla corsia sinistra giallorossa. Prima, in nazionale, il tremendo infortunio del norvegese di ferro, poi l’immediato stop di Castellini dopo una manciata di minuti della partita di Cagliari, ieri, infine, ancora nel primo tempo, la bandiera bianca di Cassetti costretto a chiedere il cambio per una contrattura che, continuando a giocare, rischiava di costringerlo a un lungo stop. Il risultato è che mercoledì a Brescia sarà un problema per Ranieri trovare un mancino per completare la linea difensiva a quattro. Ci sarebbe, per la verità, Cicinho. Ranieri è convinto che a sinistra il brasiliano non abbia mai giocato. Forse sarebbe il caso che qualcuno a Trigoria gli ricordasse che Cicinho sulla fascia mancina ci ha giocato. E pure bene. Per chi ha poca memoria, ricordiamo: nove marzo 2008, la Roma vince due a zero sul campo del Napoli, Cicinho gioca tutta la partita da esterno mancino difensivo, nella pagella di questo giornale prende sette, forse il miglior voto della sua poco fortunata avventura in giallorosso. Magari se qualcuno se lo fosse ricordato ieri, poteva essere lui il sostituto giusto del l’infortunato Cassetti.

«VOGLIO GIOCARE» – Ma è chiaro che il titolare di quella corsia sinistra, rimane il nostro roscio norvegese. Che ha una voglia di tornare in campo che gliela leggi in faccia. E di cui ieri ha dato conferma appena qualcuno gli ha chiesto quando pensasse di riprendersi il suo posto:

«Il prima possibile. Voglio tornare ad allenarmi subito e farmi trovare pronto per la sfida di sabato prossimo contro l’Inter. Non siamo partiti bene, ma c’è tutto il tempo per tornare a essere protagonisti »

Il tempo c’è, con Riise in campo già sarebbe un primo ritorno a un recente passato che invece oggi sembra assai remoto. Intanto, però, bi sognerà attendere l’esito degli accertamenti a cui il norvegese comincerà a sottoporsi già da oggi al Gemelli. In mattinata si allenerà, con molta cautela, a Trigoria, poi è già stato fissato un appuntamento con un luminare che dovrà valutare la cartella clinica con cui Riise è tornato da Oslo. Solo dopo questo con sulto si deciderà come procedere, ma sembra scontato che il giocatore dovrà sottoporsi a una nuova risonanza magnetica spettroscopica, fondamentale per capire se le difese cerebrali sono tornate nella norma. Del resto la botta che ha preso è stata durissima, come ha ricordato ieri lo stesso giocatore:

«Stavo facendo allenamento con i miei compagni di nazionale, sono saltato su un pallone per prenderlo di testa facendo la classica torsione con il collo, solo che con la testa, per la precisione qui (e indica la mascella sinistra ndr) sono andato a sbattere contro la spalla del mio compagno Ruud. Di quel momento non ricordo più nulla, ho perso subito i sensi e mi sono svegliato che stavo già in ospedale. Ora però è tutto alle spalle e non vedo l’ora di tornare in campo».

Pure la Roma.

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