Champions League: La Roma non regge

Rassegna Stampa – Il Messaggero – Il muro della Roma crolla a Monaco: il ritorno in Champions coincide con la terza sconfitta stagionale in quattro gare ufficiali. E’ crisi, anche se resta l’alibi delle sei assenze, troppe per essere competitivi in Europa. Il Bayern si aggiudica la sfida nel finale, 2 a 0, ma i giallorossi sono in partita solo nei primi dieci minuti e passano la gara ad aspettare la rete degli avversari. Ranieri, stavolta, si specchia in se stesso e non negli avversari. Ma paga la rinuncia a giocarsi la sfida, con l’obiettivo di aspettare chissà che cosa, consegnandosi all’esperto Van Gaal.

Pur non avendo esterni di ruolo per il centrocampo e addirittura due terzini destri per l’indisponibilità dei mancini Riise e Castellini, torna al sistema di gioco a lui più caro, il 4-4-2. Davanti a Julio Sergio, al debutto in Champions, due linee parallele e strettissime: in difesa sui lati Rosi e Cassetti, quest’ultimo inizialmente intraprendente, in mezzo la coppia titolare Burdisso e Juan; a centrocampo sulle fasce Brighi e Perrotta, al centro Pizarro e De Rossi, formula che funzionò contro l’Inter di Mourinho a San Siro, l’8 novembre del 2009, stessi uomini e 1 a 1. In attacco Totti e Borriello affiancati e spesso costretti ad abbassarsi pure loro. Anche Van Gaal, senza le stelle sui lati, Robben a destra e Ribery a sinistra, torna al passato, cioè all’edizione dell’anno scorso: fuori, come era nell’aria, Klose, con Olic prima punta nel solito 4-2-3-1. Il trequartista è Kross, sulle corsie Müller, supportato a destra da Lahm che parte terzino e spesso si sovrappone, e Altintop, con alle spalle Contento. Si gioca, però, soprattutto dalla parte del giovane fenomeno Müller. Perrotta, Cassetti e anche De Rossi accettano la sfida e da lì la Roma, prima di schiacciarsi davanti a Julio Sergio, spaventa i vicecampioni d’Europa. De Rossi fa partire Cassetti che va al cross, Borriello in tuffo di testa sul primo palo e respinta con il braccio di Badstuber: l’arbitro Lannoy, impreparato e deconcentrato, non assegna il rigore evidente al sesto. Ancora Cassetti a sinistra: rientra e calcia di potenza. Sul destro rasoterra, Lahma sporca in angolo, ma la palla esce prorio accanto al palo lontano. La partita non è bella. I tifosi bavaresi, applauditi da quelli giallorossi quando espongono in curva prima dell’inizio lo striscione ‘No alla tessera’, non apprezzano l’atteggiamento delle due squadre. Il Bayern è lento nel possesso palla, alla fine 73%, e non concluderà mai sino alla fine del tempo. La Roma non vuole perdere e rinuncia a ripartire. Ma sarà nuovamente pericolosa con Borriello, al quarantesimo: Rosi da destra, cross forte e a giro, il centravanti anticipa Van Buyten e con la punta, di sinistro, indirizza sul palo più vicino: Butt respinge.

Van Gaal interviene dopo l’intervallo: Müller ora è a sinistra, Altintop passa a destra. Subito due occasioni del Bayern, anche perché la Roma si abbassa troppo, nonostante Ranieri chieda, già dalla prima parte, alla difesa di non rinculare verso Julio Sergio. Il portiere brasiliano si fa trovare pronto sul sinistro da fuori di Kross al decimo, alzando sopra la traversa. Ma, un minuto dopo, si supera sul tiro ravvicinato di Müller, liberato in area da un rimpallo. Ancora Kross di sinistro, su incursione improvvisa: Julio Sergio blocca in due tempi. E’ un assedio. Van Gaal a metà tempo cambia l’assetto e va a vincere il match: dentro Klose e Gomez, fuori Altintop e Olic, per il 4-2-4 con doppio centravanti e con Müller di nuovo a destra e Kross largo a sinistra. Klose ci prova di testa: Julio Sergio in angolo, con la palla che accarezza il palo. E dal corner il vantaggio: Muller colpisce, in area, con l’esterno del piede destro e infila accanto al palo opposto al trentaquattresimo. Esce Totti per Menez, Pizarro mette Borriello solo davanti a Butt ma il centravanti rovina la sua prova facendosi chiudere dal portiere. Tre minuti dopo il Bayern archivia la partita e torna al successo per la prima volta dal 20 agosto: punizione di Kross, deviata con la punta del piede da Klose, il solito cecchino. E la Roma esce ferita anche dall’Allianz Arena.

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