Astolfo, aiutaci tu.

Come ci raccontava Ludovico Ariosto, Astolfo è colui che venne incaricato per recuperare il senno di Orlando. Per recuperarlo si sarebbe dovuto recare sulla Luna, luogo dove finivano tutte le cose che si perdevano sulla Terra.

Quest’oggi la Roma ha perso di nuovo, dopo la batosta del Sant’Elia. In questa partita ci si aspettava una Roma diversa, convinta e vogliosa. Nel primo tempo l’abbiamo vista compatta e ben organizzata ma nella ripresa ha fatto quello che ha potuto. Già con le tante assenze sul groppone è mancato un uomo di spinta come Menez, per il momento il più in forma di tutta la squadra, che sicuramente nel secondo tempo avrebbe dovuto avere più spazio ma soprattutto più tempo. Un Bayern che ha controllato il pallino del gioco, ma con le ripartenze la Roma avrebbe potuto far male, complici anche le assenze di Ribery (per squalifica) e di Robben (infortunato). Come mio solito non metto solo una persona sul banco degli imputati ma “si vince in 11 e si perde in 11” anche se questa sera mi sento di non condividere a pieno le scelte di Ranieri : atteggiamento troppo volto a difendersi, nonostante ci potesse essere la possibilità di portare a casa la partita.

La Roma ha perso quella cattiveria e quella reattività che c’erano la scorsa stagione, ha perso quella condizione che ci permetteva di arrivare sempre per primi sui palloni vaganti, ha perso quella voglia di spingere sull’acceleratore senza temere nessuno. Le ha perse proprio qua, sulla Terra e, come la leggenda c’insegna, probabilmente sono finite sulla Luna. Già da oggi si potrebbe chiedere aiuto ad Astolfo e dirgli che se magari capita sulla Luna può dirci cosa c’è di nostro, cosa c’è di giallorosso che abbiamo perso in quest’avvio di stagione. Ma d’altronde, Astolfo non esiste, quindi abbiamo bisogno di qualcuno che lo sostituisca. Qualcuno che prenda il suo posto e svolga il suo lavoro per noi. Quell’Astolfo che si rechi sulla Luna e arraffi tutto ciò che ci manca.  Sono sicuro che nella nostra società, nella nostra squadra un Astolfo c’è, basta solo saperlo trovare. Che sia Vucinic, che sia Riise, che sia Totti o lo stesso Ranieri. O magari tutta la squadra unita insieme a noi tifosi. Insomma, a noi va bene chiunque. Ma, attento Astolfo, non abbiamo molto tempo, le lancette girano e noi perdiamo colpi. Sbrigati Astolfo, non possiamo permetterci troppi passi falsi. Astolfo svegliati. Astolfo, aiutaci tu.


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