(Gianfilippo Bonanno – forza-roma.com) – “Un pomeriggio della vita ad aspettare che qualcosa voli a indovinare il viso di qualcuno che ti passa accanto…Tornare indietro un anno, un giorno, per vedere se per caso c’era e sentire in fondo al cuore… un suono di cemento mentre ho già cambiato uomo un’altra volta… Come si cambia per non morire, come si cambia per amore, come si cambia per non soffrire come per ricominciare”.
A volte si cambia, si cambia la storia, il corso delle cose, la Roma per incanto diventa cinica e abile e supera chi per un’era ci ha sempre fatto i dispetti, l’acerrima nemica o la rivale di sempre (che dir si voglia), quella odiata Juventus che ha dovuto vestire i panni della poveraccia, mettersi la coda in mezzo alle gambe e costringere il proprio ambasciatore (Marotta) colui che era stato per mesi il re del mercato a tornare senza attaccante chiudendo il mercato con un grosso punto interrogativo, nonostante i dodici acquisti ne manca sempre uno. Tutta colpa della Roma, tutta colpa della Sensi, che ha deciso domenica di cambiare la storia. Rosella Sensi, presidente in carica (fino a prossima vendita) ha di fatto stravolto la storia che ci ha perseguitato. Con Ibra al Milan non ci ha pensato su due volte ad anticipare la Juve nella corsa per Borriello telefonando Galliani e dichiarando apertamente, avvisando Unicredit, di volere a tutti i costi la punta rossonera. Borriello è giunto a Roma oggi in un clima strano, il tifoso giallorosso che per anni ha aspettato sempre quel momento per scagliarsi contro Rosella Sensi è attratto dalla strategia di mercato della as Roma che è riuscita a rinforzare nonostante le non partenze di Baptista e Doni un organico già forte di suo, non altro per lo scudetto sfumato lo scorso maggio a 30 minuti dalla fine. La Roma ha battuto la Juventus su un terreno dove per batterli siamo riusciti a dilapidare un patrimonio, loro ci hanno sempre fregato i pezzi migliori a condizioni migliori, noi eterni secondi in un mercato che li ha visti primeggiare per lunghi decenni. Roma stamani si è risvegliata fiera e orgogliosa di una dirigenza brava, capace, volenterosa e coraggiosa.
“Come si cambia per non morire, come si cambia per amore, come si cambia per non soffrire come per ricominciare”. (F. Mannoia 1984).